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CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 50
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Redazione
Alessio Brandolini (coordinatore) È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.
alexbrando@libero.it www.alessiobrandolini.it
Roger Santiváñez, Melagrana
Dinu Flãmând, Ombre e Falesie
Héctor Cañón Hurtado, Prima delle onde, l’acqua
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Martha Canfield nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).
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Viviane Ciampi Poeta e traduttrice, nata in Francia, a Lione. Vive a Genova. Nella volontà di ripensare la lettura poetica intreccia spazi sonori tra poesie, poesie performative e voce cantata, mormorata, stratificata. Collabora, dal 1998 come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”. Partecipa a festival nazionali e internazionali: Altramarea, Printemps des poètes, Rencontres des Suds, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée nelle edizioni di Sète (Francia), Genova, Sidi Bou Saïd (Tunisia), Ramallah (Palestina), Toledo (Spagna). Nel 2015 è entrata a far parte della squadra degli animatori di Voix Vives a Sète. Ha cofondato la rivista on line www.progettogeum.org ed è redattrice della rivista Fili d'aquilone. Ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone 2011) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Ed. Le Castor Astral). Dei libri pubblicati citeremo gli ultimi tre: Scritto nelle saline, Genesi Editrice, Torino 2014 (Premio I Murazzi), D’aria e di terra, Ed. Fili d’Aquilone, Roma 2016 e Du bleu autour / Azzurro attorno, Ed. Plaine Page, 2018 Barjols.
viviane.c@alice.it
Aurora sì aurora se
Nicolas Vargas: il corpo, il verbo
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Ambra Laurenzi Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto. Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane. Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990. Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania. Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo. Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.
laurenziambra@gmail.com www.ambralaurenzi.com
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Jolka Milič È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".
(Foto di Ljubo Radovac)
jolka.milic@siol.net
La poesia di Marko Matičetov
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Vera Lúcia de Oliveira È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.
www.veraluciadeoliveira.it veralucia.deoliveira.m@gmail.com
Antonella Giacon, Qualcosa di speciale
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Collaboratori
Verónica Becerril È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.
becerril.veronica@gmail.com
IL CINEMA A PAROLE: Un saluto a Bernardo Bertolucci
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Marco Benacci Iberoamericanista e traduttore, è nato a Prato nel 1980. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Firenze dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sulla poesia cubana.
Specializzato in culture latinoamericane, è autore di numerosi saggi critici su letteratura e arte. Nel 2012 ha vinto la Beca S.R.E. del Gobierno de México. Collabora con il Centro Studi Jorge Eielson di Firenze, svolgendo varie mansioni che vanno dalla curatela di esposizioni di artisti latinoamericani in Europa, alla gestione della casa editrice omonima.
marco.benacci@live.com
Alfredo Fressia, Radici del Paradiso
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Lino Cannizzaro Ha esordito negli anni '70 come compositore di musica e ha lavorato per le scuole liguri nell’ambito di progetti turistici-culturali. Ha firmato una decina di progetti per campagne pubblicitarie e culturali in particolare “I giovani e la città” in collaborazione con “Il Secolo XIX” e per importanti aziende del territorio ligure. Ha collaborato negli anni 80, con Radio Babboleo di Genova. I suoi interessi ruotano attorno alla fotografia e al computer graphic. È ideatore e animatore (con Viviane Ciampi) del sito letterario multilinguistico e d’arte www.progettogeum.org ed è co-autore del progetto “il Linguaggio degli alberi”. Per la rivista multiculturale “Icaro” ha organizzato insieme al “Centro Culturale Europeo” un incontro-dibattito sui temi della tv e sue derive tra Bernard Noël intellettuale francese e Antonio Ricci, l’ideatore di “Striscia la Notizia”. Parlando d’arte è convinto che: “Non solo le nostre mani ci fanno scoprire forme e materie, ma anche il cuore e gli occhi i quali ci mostrano oltretutto la troppa distanza che ci separa dagli altri”. Ha firmato progetti editoriali come “Ora vi racconto” e “Paesaggio mutevole” per le Edizioni Liberodiscrivere. Ha ideato e organizzato il concorso letterario triennale “La città dei poeti” per conto del “Festival Internazionale di poesia di Genova” e delle Edizioni Liberodiscrivere, in occasione di Genova Capitale Europea della cultura 2004.
lino.cannizzaro@gmail.com
Aurora sì aurora se
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Rossana Carturan È nata a Torino nel 1966 ed è residente a Latina. Alcune sue opere sono state scelte per la presentazione di Antologie; racconti, articoli e poesie sono stati selezionati per la pubblicazione su prestigiose riviste letterarie, come “Terza Pagina” di Sovera Ed. e “Orizzonti” di Aletti Editore. Vincitrice di alcuni concorsi, tra i quali: Primo premio con la raccolta di racconti Sangue di Rapa, edita da Fusta Editore, pubblicazione ricevuta con il concorso letterario “Occhio alla Bozza” organizzato dal Comune di Ostana; 1° premio del concorso di poesia “altre poesie d’amore” organizzato dal Salotto Letterario di Torino;1° premio del concorso “Alla corte di Alessandro Farnese” con una raccolta epistolare tra Isabella D’Este e Francesco Gonzaga – organizzato dall’”Accademia Francesco Petrarca” di Viterbo con l’alto patrocinio dello Stato Italiano, Stato Vaticano; vincitrice del concorso Racconti nella Rete 2007 con la pubblicazione della Newton & Compton Editore; 2012 – Finalista al concorso Rai Radio 1 “Tramate con noi” con il Professor Claudio Gorlier e finalista Concorso IBISKOSNOIR 2012– con il romanzo “San Quirino”.
Dal 2009 docente di “Corsi di scrittura creativa”.
Ha pubblicato: Sangue di Rapa (Racconti, Fusta Editore, 2006); L’età dello scorpione (Antologia di racconti, quattro autori, Ilcasoeilvento, 2009); Quando le volpi si sposano (Romanzo, Navarra Editore, 2010 - finalista Premio Carver 2011); Adele (Romanzo, Caracò Editore, 2015 - premio 2016 alla Produzione letteraria italiana dall’Accademia Internazionale Francesco Petrarca - considerato tra i dieci libri più belli del 2015 per la rivista e agenzia letteraria “Sul Romanzo”); Ognuno finisce come può (Racconti, Ed. Il seme bianco, 2017).
rossana.carturan66@gmail.com
Giallo aurora 0,5
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Emilio Coco Nato a San Marco in Lamis (Foggia) nel 1940, è ispanista, poeta, traduttore ed editore. Tra i suoi numerosi lavori si segnalano i più recenti: Antologia della poesia basca (1994), i tre volumi del Teatro spagnolo contemporaneo (1998-2004), El fuego y las brasas. Poesía italiana contemporanea (2001), Los poetas vengan a los niños (2002), Poeti spagnoli contemporanei (2008), Jardines secretos (2008), La parola antica. Nove poeti indigeni messicani (2010), Dalla parola antica alla parola nuova. Ventidue poeti messicani d’oggi (2012) e Trenquattro poeti catalani per il XXI secolo (2014).
Come poeta ha pubblicato: Profanazioni (1990), Le parole di sempre (1994), La memoria del vuelo (2002), Fingere la vita (2004), Contra desilusiones y tormentas (2007), Il tardo amore (2008, tradotto in spagnolo, gallego e portoghese; Premio Caput Gauri, 2008), Il dono della notte (2009, Premio Alessandro Ricci – Città di Garressio, Premio Città di Adelfia, Premio Metauro, Premio della Giuria “Alda Merini”), El don de la noche y otros poemas (2011), Ascoltami signore (2012, tradotto in spagnolo col titolo Escúchame Señor), Las sílabas sonoras (2013), Es amor (2014) e alcune plaquette. È stato tradotto in una decina di lingue e ha partecipato a numerosi festival di poesia in Turchia, Francia, Spagna e nei paesi dell’America latina. Nel 2003 il re di Spagna Juan Carlos I gli ha concesso l’onorificenza Alfonso X il Saggio. Nerl 2014 è stato «poeta homenajeado» al Festival Internazionale «Letras en la Mar» di Puerto Vallarta.
www.emiliococo.it
e.coco1940@gmail.com
La poesia di Adhely Rivero
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Lucia Cupertino (1986) Antropologa culturale, poetessa e traduttrice. Ama anche mettere le mani nella terra e sta cercando di apprendere agricoltura naturale e strumenti della transizione culturale. Scrive in italiano e spagnolo e suoi lavori sono apparsi in riviste italiane e internazionali. Ha pubblicato Mar di Tasman (Collana Isole, Bologna, 2014) e la raccolta italiano-spagnolo Non ha tetto la mia casa (Casa de la poesía, Costa Rica, 2016).
È curatrice e traduttrice di 43 poeti per Ayotzinapa. Voci per il Messico e i suoi desaparecidos (Arcoiris, Salerno, 2016). Cofondatrice della rivista La macchina sognante, con la quale prende parte a eventi culturali in Italia e all’estero.
luciacupertino@email.it
In attesa di un’alba. La poesia di Andrés Morales
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Marco Ercolani (Genova, 1954) È psichiatra e scrittore.
Tra i suoi libri di narrativa: Col favore delle tenebre, Il ritardo della caduta, Vite dettate, Lezioni di eresia, Il mese dopo l’ultimo, Carte false, Il demone accanto, Taala, Il tempo di Perseo, Discorso contro la morte, A schermo nero, Turno di guardia, Camera fissa, Preferisco sparire. Colloqui con Robert Walser, Atti di giustizia postuma e Destini minori.
Per la saggistica: Fuoricanto, Vertigine e misura, L’opera non perfetta, Annotando.
Per la poesia: Il diritto di essere opachi, Si minore, Nel fermo centro di polvere. Suoi aforismi sono raccolti in Sentinella, Nottario e Paesaggio con viandanti (con Massimo Barbaro). In coppia con Lucetta Frisa cura la collana “I libri dell’Arca” per le edizioni Joker e scrive L’atelier e altri racconti, Nodi del cuore, Anime strane, Sento le voci, Il muro dove volano gli uccelli, Diario doppio e Furto d’anima.
mark.ercolani@libero.it
È questa l'aurora
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Mario Fresa (1973) Ha compiuto gli studi classici e musicali e si è laureato in Letteratura italiana. Esordisce in poesia alla fine degli anni Novanta, con l’avallo di Cesare Garboli e di Maurizio Cucchi. Ha collaborato alle principali riviste culturali italiane, da «Paragone» a «Nuovi Argomenti», da «Caffè Michelangiolo» all’«Almanacco dello Specchio». Suoi testi sono presenti in varie antologie, pubblicate sia in Italia sia all’estero, da Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004) alla recente Veintidós poetas para un nuevo milenio, numero monografico della rivista spagnola «Zibaldone. Estudios italianos» (Università di Valencia, 2017).
Nel 2002 pubblica il prosimetro Liaison, con la prefazione di Maurizio Cucchi (edizioni Plectica; Premio Giuseppe Giusti Opera Prima, Terna Premio Internazionale Gatto); seguono, tra le altre pubblicazioni di poesia, il trittico Costellazione urbana (Mondadori, «Almanacco dello Specchio», n. 4. 2008); Uno stupore quieto (Stampa2009, a cura di M. Cucchi, 2012; menzione speciale al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como); La tortura per mezzo delle rose (nel sedicesimo volume di «Smerilliana», 2014, con un saggio critico di Valeria Di Felice); Teoria della seduzione (Accademia di Belle Arti di Urbino, con disegni di Mattia Caruso, 2015); Svenimenti a distanza (prefazione di Eugenio Lucrezi; il melangolo, 2018).
Ha curato l’edizione critica del poema Il Tempo, ovvero Dio e l’Uomo di Gabriele Rossetti (nella collana «I Classici» di Rocco Carabba, 2010) e la traduzione e il commento dell’Epistola De cura rei familiaris dello Pseudo-Bernardo di Chiaravalle (Società Editrice Dante Alighieri, 2012). È redattore del semestrale «La clessidra» e della rivista internazionale «Gradiva» (Università di Stony Brook, New York). Dal 2007 dirige la collana editoriale «Coincidenze». Ha tradotto Catullo, Marziale, Sarandaris, Baudelaire, Musset, Apollinaire, Desnos, Frénaud, Cendrars, Char, Duprey, Queneau.
mario748@virgilio.it
L’oggetto del desiderio. Nove testi per trasformarsi in un’aurora
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Lucetta Frisa Poeta, traduttrice, lettrice a voce alta, è nata e risiede a Genova. Tra i suoi libri di poesia: La follia dei morti (Campanotto, 1993), Notte alta (Book, 1997), L’altra (Manni, 2001), Se fossimo immortali (Joker, 2006), Ritorno alla spiaggia (La Vita felice, 2009), L’emozione dell’aria (CFR 2012), Sonetti dolenti e balordi (2013) e l’autoantologia Nell’intimo del mondo. Poesie 1970-2014 (puntoacapo, 2016).
Traduce in volume Bernard Noël, Henri Michaux, Alain Borne, Claude Estebàn. Appare in diverse antologie tra cui Il pensiero dominante, Genova in versi, Trent’anni di Novecento e Altramarea. Collabora a riviste di poesia e a siti online. Tra i riconoscimenti più recenti: il Premio Lerici-Pea (2005) per l’Inedito e l’Astrolabio (2011) per il complesso della sua opera.
Scrive in prosa La torre della luna nera e altri racconti (puntoacapo, 2012) e con Marco Ercolani L’atelier (Pirella, 1987), Nodi del cuore (Greco & Greco, 2000), Anime strane (ibidem, 2006), Sento le voci (La Vita felice, 2009), Il muro dove volano gli uccelli (L’arcolaio, 2013) e Diario doppio (Robin, 2017).
lux.frisa@libero.it
L'aurora mai mostra la morte
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Marco Lucchesi È nato a Rio de Janeiro nel 1963 da genitori lucchesi. Scrive in portoghese e in italiano. Poeta, saggista, scrittore, traduttore. Ordinario di letteratura comparata presso l’Università Federale di Rio de Janeiro. Ha ottenuto il Premio del Ministero dei Beni Culturali, il Premio George Bacovia, in Romania, il Premio Jabuti in Brasile. È Presidente dell’Accademia delle Lettere del Brasile.
marcolucchesi2018@gmail.com
Quasi aurora
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Matteo Moscarda Grafico pubblicitario, è nato a Bologna nel 1982 e non ha fatto niente di rilevante a parte aver pubblicato diversi racconti. Su cartaceo: Propriocezione (Italian Zombie, 80144 Edizioni, 2013). Sul web: Lettera al presidente (Collettivomensa), L’entropia esistenziale (Scrittori Precari), Lo spaccaossa (Generazionerivista), Regalo di compleanno (Grafemi, il blog di Paolo Zardi), Belli cervelli (Helter Skelter), Ne uccide più l’infanzia (Wanted), La lunga notte delle cause perse (L’inquieto) e altri.
moscardamatteo@gmail.com
Animali estinti e quando tutto è iniziato
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Gabriele Nicosia È nato nel 1995 a Roma; si iscrive alla scuola internazionale di comics dove si laurea nel 2017; ha frequentato il master di Graphic Novel sempre alla scuola di comics.
Attualmente realizza disegni su commissione e cerca di esordire come autore di fumetti.
Potete trovarlo su facebook: Gabriele Nicosia Art e su instagram: nicosia.gabriele
gabrynicosia@icloud.com
Aurora?
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Ginevra Pugliese È nata nel 1971 a Motta di Livenza (TV). Si è laureata in lingua e letteratura serbo-croata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste e per vari anni ha insegnato presso la stessa facoltà. Autrice del manuale di lingua croata, bosniaca e serba Sretan put! (Edizioni Goliardiche, 2015).
Ha tradotto romanzi e raccolte poetiche di autori croati, bosniaci e serbi, tra i quali Rade Šerbedžija (L’amico dice di non conoscerlo più, Galaad edizioni, Teramo, 2012), Jozefina Dautbegović (La televisione di Dio, Cicero editore, Venezia, 2009), Nenad Veličković (Sahib, insieme a Neda Veličković Monti, Controluce, Lecce, 2009), Zoran Ferić (I ragazzi di Patrasso, Zandonai, 2012), Jelena Dimitrijević (Lettere da Salonicco, Vita activa, Trieste, 2018).
ginevra.pugliese@gmail.com
Flamenco utopia. Sull’ultimo libro di poesia di Nadija Rebronja
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Sanja Roić È nata nel 1953 a Pola in Istria. Insegna letteratura italiana all’Università di Zagabria e lingua serba e croata all’Università di Trieste. Studia gli aspetti interculturali nell’area adriatica, la letteratura italiana della migrazione, i rapporti tra letteratura e scienza. Ha pubblicato libri e saggi e curato volumi miscellanei e traduzioni croate di autori classici e moderni italiani.
roic@zamir.net
Flamenco utopia. Sull’ultimo libro di poesia di Nadija Rebronja
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Armando Santarelli È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma). Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore. Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».
armando.santarelli@inwind.it
L'aurora è a est - Perché amo la Romania
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Federica Silvino È nata a Benevento nel 1989, dove tutt’ora vive e lavora. Laureata con lode in Lingue, letterature e culture dell’Europa e delle Americhe presso l’università “L’Orientale” di Napoli (con una tesi riguardante il romanzo poliziesco nella Spagna post-franchista e, nello specifico, la figura del detective nelle opere di Eduardo Mendoza), ha frequentato il Corso Specialistico in Traduzione Letteraria per l’Editoria, organizzato dall’istituto Cervantes della città partenopea. Insaziabile divoratrice di libri, ha sviluppato un forte interesse verso gli autori spagnoli del periodo della Transizione e verso la letteratura ispano-americana della seconda metà del Novecento.
federicasilvino@yahoo.it
Paura Rodríguez Leytón, Piccoli mutamenti
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Marco Testi È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.
testi.marco@alice.it
Camminare sulla terra. In un recente romanzo di Sergio De Santis emerge la ricerca di senso al di fuori dei progetti e dei fatalismi
Quell’essenziale parte di tutto. Mani di Lucio Saviani, “la più antica delle invenzioni”: le riflessioni di un filosofo su uno strumento mai separato dall’essere uomo
Alla riscoperta delle radici. In Il segreto di Bruto di Raffaele Alliegro, racconto e storia della Roma arcaica ci permettono di capire molte cose del nostro oggi
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Annarita Verzola È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un istituto scolastico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.
annver3@gmail.com
Il destino è quel che è
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