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CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 51
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Redazione
Alessio Brandolini (coordinatore) È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.
alexbrando@libero.it www.alessiobrandolini.it
Santiago Espinosa, Il movimento della terra
Luis Armenta Malpica, Chiamatemi Ismaele
David Cortés Cabán, Il libro dei ritorni
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Martha Canfield nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).
canfieldmartha@gmail.com
Il mondo cantato di Humberto Ak’abal
José Ángel Leyva, Tre quarti. Una poesia che sconcerta, sfida e illumina
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Viviane Ciampi Poeta e traduttrice, nata in Francia, a Lione. Vive a Genova. Nella volontà di ripensare la lettura poetica intreccia spazi sonori tra poesie, poesie performative e voce cantata, mormorata, stratificata. Collabora, dal 1998 come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”. Partecipa a festival nazionali e internazionali: Altramarea, Printemps des poètes, Rencontres des Suds, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée nelle edizioni di Sète (Francia), Genova, Sidi Bou Saïd (Tunisia), Ramallah (Palestina), Toledo (Spagna). Nel 2015 è entrata a far parte della squadra degli animatori di Voix Vives a Sète. Ha cofondato la rivista on line www.progettogeum.org ed è redattrice della rivista Fili d'aquilone. Ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone 2011) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Ed. Le Castor Astral). Dei libri pubblicati citeremo gli ultimi tre: Scritto nelle saline, Genesi Editrice, Torino 2014 (Premio I Murazzi), D’aria e di terra, Ed. Fili d’Aquilone, Roma 2016 e Du bleu autour / Azzurro attorno, Ed. Plaine Page, 2018 Barjols.
viviane.c@alice.it
Camminare tra i fragori del mondo. La poesia di Jean-Louis Clarac
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Giuseppe Ierolli Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura sono essenzialmente quattro: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; l'organizzazione di incontri letterari con il gruppo "I libri in testa"; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha inoltre curato due antologie di Emily Dickinson, una di poesie: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012) e una di lettere: Lettere d'amore (ilSaggiatore, 2014) e scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013).
A gennaio 2013 è stato uno dei cinque fondatori della "Jane Austen Society of Italy" (JASIT).
ierolli@hotmail.com
L'ANGOLO DI ED: Non baderei a mura
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Ambra Laurenzi Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto. Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane. Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990. Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania. Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo. Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.
laurenziambra@gmail.com www.ambralaurenzi.com
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Jolka Milič È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".
(Foto di Ljubo Radovac)
jolka.milic@siol.net
I Bruttoni di Gaja Kos
La poesia di Marij Čuk
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Vera Lúcia de Oliveira È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.
www.veraluciadeoliveira.it veralucia.deoliveira.m@gmail.com
La poesia partecipe di Alexandre Pilati
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Collaboratori
María Baranda È nata a Città del Messico, dove vive, nel 1962. Tra i suoi libri si segnalano: Fábula de los perdidos (1990), Los memoriosos (1995), Moradas imposibles (1997), Narrar (2000), Atlántica y el rústico (2001), Dylan y las ballenas (2003), Ávido mundo (2005), Ficticia (2006), Arcadia (2009), Yegua nocturna corriendo en un prado de luz absoluta (2013), Un hervidero de pájaros marinos (2015) e Teoría de la niñas (2018).
Ha ricevuto diversi premi letterari, tra i quali: Nacional de Poesía Efraín Huerta (1995), Villa de Madrid (Spagna, 1998), Nacional de Aguascalientes (2003), Sabines-Gatien Lapointe (Messico-Quebec, 2015) e Internaciónal Ramón López Velarde.
Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti e pubblicati all’estero.
mariabaranda62@yahoo.com.mx
Un lieve ululato sotto la sabbia
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Verónica Becerril È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.
becerril.veronica@gmail.com
IL CINEMA A PAROLE: Quasi nemici di Yvan Attal
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Marco Benacci Iberoamericanista e traduttore, è nato a Prato nel 1980. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Firenze dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sulla poesia cubana.
Specializzato in culture latinoamericane, è autore di numerosi saggi critici su letteratura e arte. Nel 2012 ha vinto la Beca S.R.E. del Gobierno de México. Collabora con il Centro Studi Jorge Eielson di Firenze, svolgendo varie mansioni che vanno dalla curatela di esposizioni di artisti latinoamericani in Europa, alla gestione della casa editrice omonima.
Ha curato l’edizione in italiano di Chiostro di Lucero Alanís, uscito nel 2018 per Edizioni Fili d’Aquilone, e di prossima uscita è La pelle dell’anima di Teresa Porzecanski.
marco.benacci@live.com
Ai piedi dell’albero dell’ambra liquida. Sul libro di poesia di Carmen Villoro Liquidámbar
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Danila Boggiano È nata nel 1951 a Sestri Levante dove vive. Si è laureata in Filosofia all’università di Genova.
Ha pubblicato le raccolte di versi Piccole foglie e sparse (S. Marco dei Giustiniani, 1997); La pazienza del tempo (Resine, 1999); La tessitrice di vento (Le Mani, 2004); Amorosi sentieri (Bastogi, 2008) e Inconsapevole musa (S. Marco dei Giustiniani, 2010). Cura il “Quaderno”, pubblicazione del Centro di cultura “Agave” di Chiavari. E naturalmente tiene conferenze e presenta libri, qui e là, dove capita e quando può.
danila.boggiano@libero.it
Grazia che di ostacolo in ostacolo avanza
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Gabriele Borgna (Savona, 1982) Vive a Porto Maurizio (Imperia). Suoi testi sono presenti in antologie, riviste e siti letterari e hanno ottenuto premi, menzioni d’onore e segnalazioni in svariati concorsi per la poesia edita e inedita. È stato giudicato tra i migliori autori under 35 dalla Biennale di Alessandria (2016). È del 2017 la sua silloge d’esordio Artigianato Sentimentale (puntoacapo Editrice – prefazione di Giuseppe Conte), presentato nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino e del Festival Internazionale di Poesia di Genova.
gabrieleborgna@gmail.com
L'età di amare (Oltre gli ostacoli)
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Emanuela Chiriacò (1972) Vive tra Lecce, la lettura e la scrittura. Laureata in Lingue e Letterature Straniere (Inglese e Francese), è redattrice della rivista letteraria Zest Letteratura Sostenibile.
Ha pubblicato i racconti Fame da Bue nell’antologia Non ti resisto edito da Emma Books (Concorso Donna nel Quotidiano - Literaria Consulenza editoriale & Agenzia Letteraria), Il nero assottiglia anche la notte e Uastasignu sulla rivista Fili d’aquilone, Mièrum nell’antologia Racconti divini (Giacovelli editore). Ha tradotto e pubblicato i racconti A respectable woman (Una donna rispettabile) di Kate Chopin (Emmazine il magazine di Emma Books), The kiss (Il bacio) di Kate Chopin (Zest Letteratura Sostenibile) e A society (La società) di Virginia Woolf (Crapulaclub – Letteratura e Altri buchi).
emanuela.chiriaco@hotmail.com
Uno
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Silvia Comoglio È nata nel 1969 ed è laureata in filosofia. Fin dal suo libro di esordio la sua scrittura si connota per essere una ricerca che tenta di risolvere il chiasmo tra suono e senso imprimendo alla voce materia e sostanza, in un movimento che, coniugando scrittura e oralità, si traduce in nuove figure sonore e verbali e in nuovi equilibri espressivi.
Ha pubblicato le sillogi Ervinca (LietoColle, 2005), Canti onirici (L’arcolaio, 2009), Bubo bubo (L’arcolaio, 2010), Silhouette (Anterem, 2013), Via Crucis (puntoacapo, 2014), Il vogatore (Anterem, 2015 – Premio Lorenzo Montano – XXIX Edizione - Sezione raccolta inedita), scacciamosche (nugae) (puntoacapo, 2017), sottile, a microchiarore! (Joker, 2018). Suoi testi sono apparsi, tra l’altro, nei blog “Blanc de ta nuque”, “La dimora del tempo sospeso” e “BombaCarta”; nel sito di Nanni Cagnone, sulle riviste “Arte Incontro”, “Il Monte Analogo”, “Le voci della luna”, “La Clessidra”, “Italian Poetry Review”, sulla rivista giapponese “δ” e nelle riviste on-line “Carte nel vento”, “Tellusfolio” e “Fili d’aquilone”.
egle.monti@virgilio.it
Varcare l'oltre
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Amina Di Munno Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Genova nel 1974, dove attualmente vive. È stata docente di Lingua e Letteratura portoghese presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Genova. Fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato in Letterature Comparate Euro-Americane, Università di Genova. Dal 1977 al 1980 ha lavorato presso il World Translation Center di San Diego (California), approntando un manuale per la traduzione automatica dall’inglese al portoghese secondo il metodo SYSTRAN. Da questa esperienza ha ricavato una breve grammatica di lingua portoghese.
Ha tradotto autori portoghesi e brasiliani a partire da Eça de Queirós a Fernando Pessoa e da Machado de Assis a Clarice Lispector, Raduan Nassar, Vinicius de Morais, Milton Hatoum, João Almino, Heloneida Studart, Chico Buarque e altri. Ha vinto una borsa di studio dalla Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisboa per la realizzazione di una ricerca su Fernando Pessoa. Ha tenuto corsi di traduzione e di Letteratura Comparata in varie Università brasiliane.
Nel 2013 è stata “professor visitante” presso la UFSC a Florianópolis. Ha tradotto dall’italiano al portoghese un libro di poesie di Roberto Malini, O silêncio dos violinos, Ibis Libris Editora, Rio de Janeiro, 2015. È membro onorario dell’Associazione de Lusitanisti Italiani, presidente dell’Associazione “Amici di Casa America” e vice presidente dell’Associazione di Brasilianisti Italiani Jacarandá.
adimunno@gmail.com
João Almino, Dove un oscuro fiume perde il nome
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Marco Furia Tra i suoi libri: Effemeride (1984), Efelidi (1989), Bouquet (1992), Forma di vita (1998), Menzioni (2002), Impressi stili (2005), Pentagrammi, con sette grafiche-collages di Bruno Conte (2009), La parola dell’occhio (2012), Scritti echi, (eBook, 2015), Iconici linguaggi (eBook, 2016), Tratteggi (2017), Pittorici idiomi (eBook, 2018). Suoi versi sono apparsi su svariati periodici e antologie. Svolge intensa attività critica. Sue poesie visive sono state inserite in rassegne internazionali e pubblicate su riviste italiane e straniere. Silente meraviglia, plaquette con pensiero visivo di Bruno Conte, è stata pubblicata nel 2009. Alcune brevi raccolte sono apparse on line su Fili d’aquilone, su perìgeion e su la dimora del tempo sospeso – I quaderni della foce e la sorgente. Ha fatto parte della redazione di Anterem, è redattore di L’Arca Felice e Il Segnale, collabora con la rivista giapponese δ.
marco.furia@virgilio.it
Quotidiane difficoltà
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Francesca Grimaldi È nata a Catania nel 1980. Dopo il liceo si trasferisce a Viterbo per continuare gli studi e consegue la laurea magistrale in Conservazione dei beni culturali indirizzo biblioteconomico con una tesi sulla nuova Biblioteca di Terni presso l’Università degli studi della Tuscia. Nel 2008 comincia la sua attività di insegnante di lettere presso istituti di istruzione superiore della provincia di Viterbo. Partecipa al Progetto promosso dall’Accademia dei Lincei “Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale” e a giornate di studio su una nuova didattica dell’italiano e delle materie umanistiche. È docente presso l’Istituto di istruzione superiore “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI).
fra80grimaldi@gmail.com
Il labirinto delle verità. Alcune riflessioni sopra Sentieri nascosti di Marco Testi
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Giorgio Mobili (1973) Laureato in Lettere moderne all’Università di Pavia, vive negli U.S.A. dal 1999. Nel 2005 ha ottenuto il dottorato in Letterature Comparate dalla Washington University in St. Louis, Missouri. Insegna alla California State University di Fresno. È autore di vari saggi e dello studio Irritable Bodies and Postmodern Subjects in Pynchon, Puig, Volponi (Peter Lang, 2008). La sua poesia in lingua italiana è apparsa nel volume collettivo 1° non singolo: Sette poeti italiani (Oèdipus, 2005), in varie riviste (tra cui “Poesia,”“L’immaginazione,”“Steve”,“Gradiva”,“La Clessidra”,“Fili d’aquilone”), ed è stata inclusa nell’antologia bilingue Poets of the Italian Diaspora (a cura di Joseph Perricone e Luigi Bonaffini, Fordham UP, 2014). La sua prima raccolta, Penelope su Sunset Boulevard, è uscita nel 2010 presso Manni. La seconda, Planet Maruschka, è apparsa nel 2013 presso La Vita Felice. Dello stesso anno è anche la sua prima raccolta in lingua spagnola Última salida a Ventura. (Mago Editores, Santiago, Cile). Waterloo riconquistata, la sua terza raccolta in lingua italiana, è uscita presso Puntoacapo nel 2014, ed ha ottenuto una Segnalazione di Merito al Concorso Nazionale di Poesia Città di Sant’Anastasia (XII Edizione, 2014). Una nuova raccolta, Miracoli ed effetti, è uscita nella primavera 2016 per i tipi di Pèquod.
È anche autore di traduzioni poetiche, avendo volto in italiano il brasiliano Narlan Matos (nel libro La provincia oscura, Fili d’aquilone, Roma, 2016) e il cileno Ennio Moltedo. Giorgio Mobili figura sul sito “Spazio Da Ponte”, l’atlante dei poeti italiani contemporanei all’estero creato dal Dipartimento di Italiano dell’Università di Bologna.
giorgiomobili@hotmail.com
Breve invito a ricomplicare la scrittura. La poesia di Andrea Ventura
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Matteo Moscarda Grafico pubblicitario, è nato a Bologna nel 1982 e non ha fatto niente di rilevante a parte aver pubblicato diversi racconti. Su cartaceo: Propriocezione (Italian Zombie, 80144 Edizioni, 2013). Sul web: Lettera al presidente (Collettivomensa), L’entropia esistenziale (Scrittori Precari), Lo spaccaossa (Generazionerivista), Regalo di compleanno (Grafemi, il blog di Paolo Zardi), Belli cervelli (Helter Skelter), Ne uccide più l’infanzia (Wanted), La lunga notte delle cause perse (L’inquieto) e altri.
moscardamatteo@gmail.com
Nessuno
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Gabriele Nicosia È nato nel 1995 a Roma; si iscrive alla scuola internazionale di comics dove si laurea nel 2017; ha frequentato il master di Graphic Novel sempre alla scuola di comics.
Attualmente realizza disegni su commissione e cerca di esordire come autore di fumetti.
Potete trovarlo su facebook: Gabriele Nicosia Art e su instagram: nicosia.gabriele
gabrynicosia@icloud.com
Ostacoli
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Armando Santarelli È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma). Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore. Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».
armando.santarelli@inwind.it
Jumping: da Epitteto agli algoritmi
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Federica Silvino È nata a Benevento nel 1989, dove tutt’ora vive e lavora. Laureata con lode in Lingue, letterature e culture dell’Europa e delle Americhe presso l’università “L’Orientale” di Napoli (con una tesi riguardante il romanzo poliziesco nella Spagna post-franchista e, nello specifico, la figura del detective nelle opere di Eduardo Mendoza), ha frequentato il Corso Specialistico in Traduzione Letteraria per l’Editoria, organizzato dall’istituto Cervantes della città partenopea. Insaziabile divoratrice di libri, ha sviluppato un forte interesse verso gli autori spagnoli del periodo della Transizione e verso la letteratura ispano-americana della seconda metà del Novecento.
federicasilvino@yahoo.it
Mariana Bernárdez, Respiro
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Marco Testi È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.
testi.marco@alice.it
Dentro lo spirito del luogo. In La malasorte Daniela Grandinetti racconta il sottile legame che tiene insieme vite di donne attraverso il tempo
Un passaggio tra la gente. L’incontro-scontro tra illusione e realtà nel nuovo romanzo di Lucrezia Lerro, L’estate delle ragazze
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Annarita Verzola È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un istituto scolastico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.
annver3@gmail.com
Come nelle favole
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Leonardo Zelli È nato a Roma, dove vive, nel 1991. Dopo gli studi classici si è laureato con lode in Lettere Classiche (Tesi triennale in Filologia greca: ‘Autografia e performance nell’Inno a Dioniso di Tbilisi’) e poi, ancora con lode, in Lingua, Letterature e Storia del mondo antico (Tesi magistrale in Filologia e Filosofia antica: ‘Plotino, Enn. 1.8, § 1-7: traduzione e commento’), presso l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’. È appassionato di letteratura, filosofia, cinema e musica classica; ha studiato e continua ad avere un grande interesse per la lingua e la letteratura tedesca.
leonardozelli@tiscali.it
Plotino, Quali sono e da dove vengono i mali. Introduzione alla lettura del trattato 1.8 delle Enneadi
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