*
chi – oltrepassa!
il luogo sottile a vita?
chi dice – è oltre
il circolo di terra
l’ómbra
caduta a specchio,
a giallo – témpo –
della sete?
*
cos’è che rigemmi
a tempo di paura
dove hai smarrito
ancora l’amuleto
forgiato di follia? la fibra,
a mirácolo di mondo,
varcata in pura forma
dai luoghi lunghi di memoria:
terra dove frantuma il bosco
il sospetto di tenerti,
inatteso di coscienza,
nel semplice più chiaro
fiato che facciamo di rada
nostra forma, sfondata,
di terra a ca-poverso
*
è un dire – credi – teso di mercurio
questo solo vento – a notte –
di cocchiere : questa sola frana
sémplice e piegata nell’altro solo tono
dell’altro – solo mondo
*
lo giuro!
il fiore
restato di discesa
è dote
a chiederti soccorso,
terra
caduta di frontiera
dentro la sua piuma
soffiata —
ora a corno
*
è ímpeto di estremi
mondi-senza-mondi
il nudo
attrito della bocca? lo strano
nuovo incanto
dove esatto —
è il tempo di passaggio,
l’estasi disciolta
nel nero postulato
del piombo —
dello sguardo
*
dite, chi ala
l’eterno
carcere a tempo?
la terra
che-specchia-di-sotto!
le case be-
nedette d’aurora?
|