FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 4 ottobre/dicembre 2006 Sacro e profano |
Sacro e profano Sacro e profano, due termini saldamente in contrapposizione ma, come sempre, necessari l'uno all'altro. Tutto ciò che è sacro ha a che fare con la divinità e quindi impone un particolare atteggiamento di rispetto e di venerazione; il profano sembra invece come un gradino più in basso, ma ne siamo proprio sicuri? Nel dubbio, teniamoceli entrambi questi due termini contrapposti e, magari, cerchiamo di farli convivere senza troppe deflagrazioni, anche se, a dire il vero, sfogliando i libri di storia, ma anche i giornali contemporanei, parrebbe che le scintille sprizzino con largo margine più dal lato del sacro. Per dire, quale vi è più familiare fra questi due concetti: "guerre di religione" o "guerre di ateismo"? e se contate le volte in cui si parla di "estremismi religiosi" e di "estremismi laici" notate qualche differenza quantitativa? E quando sentite parlare di "sacri principi" vi viene la pelle d'oca per l'emozione o per lo spavento? Prendete pure tempo per rispondervi, e intanto date un'occhiata qui a destra, ci trovate il sommario di questo numero, con immagini, idee e poesie che scivolano un po' di qua e un po' di là. Certo, forse c'è una qualche supremazia del sacro ma, come abbiamo detto prima, in genere nella contesa il profano ci rimette sempre. Armando Santarelli analizza gli aspetti religiosi del Monte Athos, in Grecia, "fiaccola della fede" dove il senso del sacro si contrappone al secolarismo, e Alessio Brandolini parla di un libro appena uscito in Italia che ha per titolo proprio Hagion Oros (Il Monte Santo) dello scrittore colombiano Armando Romero, che "Fili d'aquilone" ha già presentato come narratore. Per rimanere nella scia della spiritualità: Marco Testi traccia un profilo sulla "religiosità in poesia" in Italia nell'ultimo secolo, parlando anche di poeti poco noti o dimenticati. Sergio Sozi approfondisce la poesia di Carlo Betocchi ("Men che nulla son io") e il senso della sua fede, Magda Vigilante la cosmologia poetica di Arturo Onofri, quella sua tenace ricerca d'una dimensione trascendentale della vita. Nel reportage fotografico curato da Ambra Laurenzi, i ragazzi del primo anno del dipartimento di Fotografia dell'Istituto di Design di Roma narrano con le loro immagini la vita religiosa nella capitale, tra storia e futuro. Sara Piazza ci parla delle tradizioni sacre e profane sulle rive del lago Titicaca (Perù), in riferimento alla famosa festa della vergine "della Candelaria" di Puno. Alessio Brandolini presenta il grande poeta spagnolo José Hierro e la sua poesia tesa alla ricerca del significato dell'esistenza, e l'intensa opera poetica della rumena Ana Blandiana, in riferimento a un'antologia di suoi testi apparsa da poco in Italia ("Un tempo gli alberi avevano gli occhi"). Di Alessio Brandolini proponiamo anche un racconto, "Fumo a piazza dei Mirti", in cui si narra di un lavoratore precario che trova nella fede e nel suo amore (nel sacro e nel profano) il modo di sopravvivere dignitosamente a una vita di fatiche e di stenti. Jolka Milič prosegue nell'analisi della poesia contemporanea slovena presentando e traducendo il poeta (e pittore) Matjaž Kocbek, così fa Vera Lúcia de Oliveira con la poesia brasiliana, con la breve antologia poetica dedicata a Donizete Galvão. Mariangela Semprevivo e Vera Lúcia de Oliveira presentano la poesia del portoghese Eugénio de Andrade, morto l'anno scorso. Caterina Camporesi riprende il suo percorso nella poesia contemporanea boliviana, e dopo Pablo Gozalves (nel numero 2) propone e traduce La dismemoria di Cé Mendizábal. Viviane Ciampi presenta il poeta francese Gérard Blua e il suo libro pubblicato da poco in Italia: In corso d'opera. Fabio Pierangeli ci parla di Carlo Emilio Gadda ("Alli Du Santi") tra sacro e profano. Per la poesia italiana contemporanea Alessio Brandolini propone i testi della siciliana Daniela D'Angelo, ancora del tutto inedita. Nel settore "Rubriche" Federico Platania ricorda le canzoni scritte da Pasolini (e ora riproposte in cd da Grazia De Marchi) e sottolinea come la sua opera sia la sintesi delle due categorie del sacro e del profano. Verónica Becerril ci parla del controverso, ma interessante film di Mel Gibson, La passione di Cristo. Giuseppe Ierolli propone alcuni "paradisi" di Emily Dickinson, in sei poesie di sua traduzione. Elvio Cipollone inaugura la rubrica ecologista "La Voce della Terra", con un intervento che ha lo stesso titolo di questo numero. Da qualunque parte stiate, buona lettura. |
Sommario
Aghion Oros, fiaccola della fede
Armando Romero, Hagion Oros (Il Monte Santo)
Breve antologia poetica di Donizete Galvão
Ritratti tra tenebra e luce
Meno che nulla son io. Il senso religioso nella poesia di Carlo Betocchi
La poesia di Eugénio de Andrade
Fumo a piazza dei Mirti
Le religioni a Roma, tra storia e futuro
La poesia di Matjaž Kocbek
Alli Du Santi con Carlo Emilio Gadda, tra sacro e profano
In corso d'opera, di Gérard Blua
Sulla poesia di José Hierro
Cé Mendizábal, La dismemoria
Miguel Otero Silva: la voce di una generazione
Ana Blandiana, Un tempo gli alberi avevano occhi
La cosmologia poetica di Arturo Onofri
Festa de "La Virgen de la Candelaria" di Puno
La poesia di Daniela D'Angelo
L'ANGOLO DI ED
ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
IL CINEMA A PAROLE
LA VOCE DELLA TERRA
Chi ha realizzato questo numero
|