FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 4 ottobre/dicembre 2006 Sacro e profano |
IN CORSO D'OPERA, DI GÉRARD BLUA a cura di Viviane Ciampi |
Fustiga e carezza, già dalla dedica in forma di anafora, il francese Gérard Blua e si capisce che è tutto fuorché uno di quei poeti che camminano in lungo e in largo tra le pareti di una stanza in cerca della cosiddetta ispirazione. Oh no, non aspetta che il mondo, là fuori, mastichi tranquillamente le sue tragedie: "Questo a te che hai sempre gli occhi chiusi / a te che li apri ma non vedi / a te che vedi ma non guardi..." e via verseggiando. La raccolta poetica In corso d'opera (nella traduzione dal francese di Bruno Rombi - 2006, LibroitalianoWorld) che ha come sottotitolo "Memoria poetica", è diviso in cinque sezioni dalla forte carica simbolica: "Il sangue del poema"; "La sabbia del poema"; "La pietra del poema"; "Impressioni"; "Ultimo lascito". In tutte le sezioni emergono temi civili:
esplode di rosso sulla roccia madre e filosofico-esistenziali:
a fior di spazio la deriva dell'origine in quel sogno folle di dissotterrare la verità. Ma ciò che emerge preponderante è quel ripercorrere la faticosa strada che porta dal silenzio alla parola. Perché Gérard Blua non parla della voce del poeta come di quella di un martire, bensì come di una voce che esce da un pozzo asciutto o da un'epoca remota, prima ancora d'incamminarsi per il mondo. Nel frattempo notiamo tra le pagine del suo laboratorio che non c'è posto per la gentile poesia ronfante e salottiera, piuttosto ci riporta alla verve (anche se molto più disciplinato e senza sbavature), di un Majakowski che avesse imparato le buone maniere e ridotto all'osso gli epifonemi. Ma sempre nudo rimane il poeta, con tutte le domande per le quali già intuisce che minime arriveranno le risposte, se arriveranno. Una di queste è sul perché nasce la poesia: "Ma da quale labirinto / catacomba o vulcano // la lava del poema?". Giunge, glaciale, la constatazione terrificante che "scrivere è un suicidio". Eppure, a furia di grattare l'angoscia originale, mentre il sangue sgorga, la poesia s'innalza e in essa il poeta trova l'energia per andare avanti come trovò l'energia Goethe, quando, stremato dal dolore per la morte del figlio suicida, invitava se stesso, nonostante tutto, a "scavalcare le tombe". Gérard Blua, sulla linea di Goethe scrive (e questo ci sembra un punto altissimo del volume):
i nostri occhi vivono in avanti al di là della loro morte. È singolare il viaggio di Gérard Blua che accede alla verità nascosta dell'universo, passando attraverso l'amore: "Mia donna / mia sopravvivenza", come in un canto che si fa grido di tutte le età della memoria, senza compromessi e senza rinunce. Ci insegna anche che la parola - quella poetica in particolare - da sola non basta, certo, ma che ha comunque la pelle dura; dura almeno quanto "la pietra della tomba che rotola". E a questo punto ci piace citare (di memoria) la nostra Alda Merini: "La vera poesia si scrive inginocchiati sulla pietra". Si rimargineranno, quindi, i luoghi della ferita? Sì, a patto che domani non assomigli a ieri nella dolorosa mancanza dell'incontro con l'altro. Non c'è da meravigliarsi quindi, che i poeti, in corso d'opera, prendano il vizio di farla loro, la storia.
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POESIE DI GÉRARD BLUA
traduzione di Bruno Rombi
Le poète maudit
Dépecer sa solitude
au vide galactique poussière dans le flux de poussière égarée hasard prémédité niant tous les hasards mourant infiniment aux cycles de la vie nous vint un jour l'idée du meurtre ?
conserver une trace du cri de la morsure un passage de l'étreinte Mais d'un visage il ne reste toujours que son appel contre l'oubli.
et fondre ses baisers à leurs couleurs giclées et puis les grappiller des ongles et des dents n'est-il point flétrissure sublime appelée de vos seins le droit possible ?
par les flots bouillonnants toute tiède d'écume encore se gonfle à leur insu de la pluie nourricière d'un soleil répandu qui germera sans fin au ventre du cadavre.
atrophié d'appétits et famines d'entrailles contradictoires allonge ses désirs et baise les étoiles d'une bouche mouvante ignorante des pieds qui creusent dans la roche un passé plus profond encore que le profond passé. |
Il poeta maledetto
Smembrare la propria solitudine
nel vuoto galattico polvere nel flusso di polvere smarrita azzardo premeditato che nega tutti gli azzardi morente infinitamente ai cicli della vita ci venne un giorno l'idea dell'omicidio?
conservare una traccia del grido della morsicatura un passaggio della morsa Ma d'un volto non resta per sempre che la sua invocazione contro l'oblio.
e fondere i loro baci ai loro colori sprizzati e poi racimolarli con le unghie e i denti non è affatto infamia sublime chiamata dai vostri petti il diritto possibile?
dai flutti gorgoglianti tutto tiepido di schiuma ancora si gonfia a loro insaputa della pioggia nutritiva d'un sole diffuso che germoglierà senza fine nel ventre di un cadavere.
atrofizzato da appetiti e carestie di viscere contraddittorie estende i suoi desideri e bacia le stelle con una bocca mobile ignorante dei piedi che scavano nella roccia un passato più profondo ancora che il profondo passato. |
Le poesie sono tratte da: Gérard Blua, In corso d'opera. Memoria poetica, Libroitaliano World, Ragusa 2006, pp. 116, € 16, traduzione di Bruno Rombi |
GÉRARD BLUA
È nato a Marsiglia nel 1945. Formazione: filosofia, lettere antiche e psicologia. La sua carriera letteraria comincia negli anni 70. Come editore, nel 1982 ha fondato Le Temps parallèle; nel 1990 Le colletif d'auteurs francophones e il gruppo editoriale Autres Temps, di cui è tutt'ora direttore generale (nel suo catalogo: Guillevic, Tahar Ben Jelloun, Michel Butor, Tristan Cabral, Jacques Gaucheron, Norge); nel 1998 la rivista poetica e letteraria Autre Sud; nel 2002, il trimestrale di cultura e tempo libero Pourtours magazine. È stato presidente dal 1993 al 1999 dell'Associazione degli Editori del Sud-Est della Francia. Ha prodotto e continua a produrre un'opera poetica varia che consta di circa quaranta libri, tra romanzi, commedie, racconti, saggistica, editoriali. Tradotto in molte lingue, ha rappresentato e rappresenta la Francia all'estero nei più importanti festival internazionali. Blua è anche polemista: memorabile il suo Pamphlet contro la riforma dell'ortografia. Le sue ultime pubblicazioni: Ivre Québec 2002, Ed. Ecrits des Forges-Canada; Mot à mot, Antologia poetica di tutta l'opera pubblicata dal 1974 al 2000, ACM éditions, 2001, collection Les Poètes du 21
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