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CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 49
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Redazione
Alessio Brandolini (coordinatore) È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.
alexbrando@libero.it www.alessiobrandolini.it
Baret Magarian, Melting Point
Il cielo tra parentesi. Sulla poesia di Marisa Martínez Pérsico
La scienza degli addii. Sulla poesia di Adalber Salas Hernández
Igor Barreto, Il muro di Mandel’štam
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Martha Canfield nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).
canfieldmartha@gmail.com
L’ultima architettura del vento. Sulla poesia del messicano Carlos Higuera Ramos
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Viviane Ciampi Poeta e traduttrice, nata in Francia, a Lione. Vive a Genova. Nella volontà di ripensare la lettura poetica intreccia spazi sonori tra poesie, poesie performative e voce cantata, mormorata, stratificata. Collabora, dal 1998 come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”. Partecipa a festival nazionali e internazionali: Altramarea, Printemps des poètes, Rencontres des Suds, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée nelle edizioni di Sète (Francia), Genova, Sidi Bou Saïd (Tunisia), Ramallah (Palestina). Nel 2015 è entrata a far parte della squadra degli animatori di Voix Vives a Sète. Ha cofondato la rivista on line www.progettogeum.org ed è redattrice della rivista Fili d'aquilone. Ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone 2011) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Ed. Le Castor Astral). Dei libri pubblicati citeremo gli ultimi due: Scritto nelle saline, Genesi Editrice, Torino 2014 (Premio I Murazzi), D’aria e di terra, Ed. Fili d’Aquilone, Roma 2016.
viviane.c@alice.it
Abitante della speranza. Sulla poesia di Habib Tengour
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Ambra Laurenzi Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto. Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane. Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990. Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania. Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo. Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.
laurenziambra@gmail.com www.ambralaurenzi.com
Ricordando Chernobyl
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Jolka Milič È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".
(Foto di Ljubo Radovac)
jolka.milic@siol.net
La poesia di Patricija Dodič
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Vera Lúcia de Oliveira È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.
www.veraluciadeoliveira.it veralucia.deoliveira@gmail.com
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Collaboratori
Verónica Becerril È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.
becerril.veronica@gmail.com
IL CINEMA A PAROLE: L'avvocato del diavolo, di Taylor Hackford
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Paul Richard Cecchini Nato a Londra, classe 1973, si lega alla fotografia fin da giovanissimo frequentando il negozio di famiglia, tale esperienza ha da subito trasmesso una grande passione.
Ha avuto la possibilità di esplorare questo mondo dedicandosi allo studio e alle continue sperimentazioni in diversi settori della fotografia.
Fondamentale nel suo percorso è stata la frequenza del corso di fotografia di scena presso l'Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Attualmente lavora come fotografo e videomaker professionista freelance.
paulrichardcecchini@gmail.com
Ricordando Chernobyl
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Emanuela Chiriacò (1972) Vive tra Lecce, la lettura e la scrittura. Laureata in Lingue e Letterature Straniere (Inglese e Francese), è redattrice della rivista letteraria Zest Letteratura Sostenibile.
Ha pubblicato i racconti “Fame da Bue” nell’antologia Non ti resisto edito da Emma Books (Concorso Donna nel Quotidano – Literaria, Consulenza editoriale & Agenzia Letteraria) e “Il nero assottiglia anche la notte” su questa rivista (n. 47, luglio/dicembre 2017). Ha tradotto e pubblicato sulla rivista Emmazine di Emma Books il racconto “A respectable woman” di Kate Chopin e su CrapulaClub il racconto “A Society” di Virginia Woolf.
emanuela.chiriaco@hotmail.com
Uastasi (gnu)
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Antonella Di Nobile È dottore di ricerca in Studi Letterari, Linguistici e Comparati. Si occupa nello specifico di fumetto fantastico e fantascientifico argentino, con particolare attenzione alla critica sociopolitica e alle dittature. È interprete e traduttrice di fumetti e narrativa da/allo spagnolo.
antonelladinobile@gmail.com
João Gilberto Noll, Hotel Atlântico
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Marco Furia (1959) Tra i suoi libri: Effemeride (1984), Efelidi (1989), Bouquet (1992), Forma di vita (1998), Menzioni (2002), Impressi stili (2005), Pentagrammi, con sette grafiche-collages di Bruno Conte (2009), La parola dell’occhio (2012), Scritti echi, (eBook, 2015), Iconici linguaggi (eBook, 2016), Tratteggi (2017).
Suoi versi sono apparsi su svariati periodici e antologie. Svolge intensa attività critica. Sue poesie visive sono state inserite in rassegne internazionali e pubblicate su riviste italiane e straniere. Silente meraviglia, plaquette con pensiero visivo di Bruno Conte, è stata pubblicata nel 2009. Alcune brevi raccolte sono apparse on line su Fili d’aquilone (num. 28 e num. 38). È redattore di Anterem, L’Arca Felice e Il segnale. Collabora con la rivista giapponese δ.
marco.furia@virgilio.it
Con (dis)sensi
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Matteo Moscarda Grafico pubblicitario, è nato a Bologna nel 1982 e non ha fatto niente di rilevante a parte aver pubblicato diversi racconti. Su cartaceo: Propriocezione (Italian Zombie, 80144 Edizioni, 2013). Sul web: Lettera al presidente (Collettivomensa), L’entropia esistenziale (Scrittori Precari), Lo spaccaossa (Generazionerivista), Regalo di compleanno (Grafemi, il blog di Paolo Zardi), Belli cervelli (Helter Skelter), Ne uccide più l’infanzia (Wanted), La lunga notte delle cause perse (L’inquieto) e altri.
moscardamatteo@gmail.com
Unisono
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Gabriele Nicosia È nato nel 1995 a Roma; si iscrive alla scuola internazionale di comics dove si laurea nel 2017; ha frequentato il master di Graphic Novel sempre alla scuola di comics.
Attualmente realizza disegni su commissione e cerca di esordire come autore di fumetti.
Potete trovarlo su facebook: Gabriele Nicosia Art e su instagram: nicosia.gabriele
gabrynicosia@icloud.com
Divergenze
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Fabiola Rinaudo È nata a Salta, in Argentina nel 1964. Poeta, saggista, avvocato, giornalista e docente. Vive tra Toronto, New Haven, Buenos Aires e Salta. Insegna spagnolo e collabora a quotidiani e periodici, tra i quali Identidad Latina. Ha pubblicato articoli, racconti e poesie su antologie e riviste. Nel 2014 è uscito in Argentina il suo primo libro di poesia Green Square.
fabipost99@hotmail.com
Concerto carioca. La poesia di Carlos J. Aldazábal
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Armando Santarelli È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma). Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore. Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».
armando.santarelli@inwind.it
Il disconnesso (papà, sei out)
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Federica Silvino È nata a Benevento nel 1989, dove tutt’ora vive e lavora. Laureata con lode in Lingue, letterature e culture dell’Europa e delle Americhe presso l’università “L’Orientale” di Napoli (con una tesi riguardante il romanzo poliziesco nella Spagna post-franchista e, nello specifico, la figura del detective nelle opere di Eduardo Mendoza), ha frequentato il Corso Specialistico in Traduzione Letteraria per l’Editoria, organizzato dall’istituto Cervantes della città partenopea. Insaziabile divoratrice di libri, ha sviluppato un forte interesse verso gli autori spagnoli del periodo della Transizione e verso la letteratura ispano-americana della seconda metà del Novecento.
federicasilvino@yahoo.it
Concerto carioca. La poesia di Carlos J. Aldazábal
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Marco Testi È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.
testi.marco@alice.it
Quella corsara che ha attraversato il Novecento. Un ritratto di Natalia Ginzburg di Sandra Petrignani
A guardia del mistero. Nei versi di Amore senza fine, la compianta Claribel Alegría ci offre una visione della poesia come sguardo nel mistero insondabile
Alla ricerca della sorgente perduta. Domenico Iannaco e la ripresa della forma-poema in Aurora dai biondi capelli
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Annarita Verzola È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un istituto scolastico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.
annver3@gmail.com
Signorsì e signornò
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Daniele Zerbinati Nasce a Latina il 15 gennaio 1996. Nel capoluogo pontino, dove vive ancora, frequenta il Liceo Classico Dante Alighieri: qui può maturare e definire le sue più grandi passioni, per la scrittura e per l’arte “tout court”, che finiscono per avvicinarlo agli studi universitari nella facoltà di Lettere Classiche dell’Università La Sapienza di Roma, purtroppo interrotti nella primavera del 2016.
Attualmente collabora con un quotidiano locale, continuando ad alimentare e “stendere” le sue intuizioni narrative nell’intimo di una periferica quotidianità: immagini di un momento, profumi da lontano che gli giungono anche dai personaggi incontrati lungo il percorso, tra talenti contemporanei e maestri di rilievo internazionale.
d.zerbinati96@gmail.com
Un libro di poesie e ritratti. Alessio Brandolini e Stefano Cardinali, Il volto e il viaggio
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