FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 29
gennaio/marzo 2013

Velocità

 

CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 29


Redazione

Alessio Brandolini (coordinatore)
È nato nel 1958 e vive a Roma, dove si è laureato in Lettere. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna) e Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore).
Scrive anche racconti e traduce dallo spagnolo. Organizza incontri letterari, soprattutto con il gruppo "I libri in testa".

alexbrando@libero.it
www.alessiobrandolini.it

Javier Marías, Gli innamoramenti

Martha Canfield
Di origine anglo-italiana, è nata a Montevideo nel 1949; ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza in Sud America, prima in Uruguay e dopo in Colombia, e dal 1977 vive a Firenze dove insegna Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Scrive in spagnolo e in italiano.
È autrice di quattro raccolte di versi in spagnolo: Anunciaciones (1977), El viaje de Orfeo (1990), Caza de altura (1994) e Orillas como mares (2004; trad. rumena con testo a fronte, Ţărmuri precum mările, Bucarest, 2006); e di quattro in italiano: mar/mare (1985, versione bilingue), Nero cuore dell'alba (1998), Capriccio di un colore (Le Lettere, 2004) e Per abissi d'amore (LietoColle, 2006).
Ha pubblicato saggi e monografie su autori ispanoamericani quali Borges, Cortázar, García Márquez, César Vallejo, Octavio Paz. Ha curato in italiano le singole opere poetiche di numerosi autori (Carlos Germán Belli, Idea Vilariño, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Benedetti, Eugenio Montejo, Márgara Russotto); l'antologia di narrativa Donne allo specchio. Racconti ispanoamericani fra Ottocento e Novecento (Le Lettere, Firenze, 1997) e due antologie di poesia, Voces y luces. Poesia ispanoamericana attuale (Olivares, Milano, 1998) e per la serie Poesia Straniera de «La Biblioteca di Repubblica», Poesia spagnola e ispanoamericana (2004). In spagnolo ha curato e tradotto diversi autori italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Gesualdo Bufalino, Valerio Magrelli, Paolo Ruffilli, e per LietoColle Alessio Brandolini e Guido Oldani.
Da dodici anni è consulente italiana del Festival Internazionale di Poesia di Medellín. Dirige la collana "Latinoamericana", della Casa Editrice Le Lettere, ed è presidente del Centro Studi Jorge Eielson, dedicato alla diffusione della cultura latinoamericana.

mcanfield@alice.it

Viviane Ciampi
È nata in Francia, a Lione, nel 1946. È co-fondatrice della rivista d’arte e cultura on line Progetto Geum. Ha tradotto dal francese vari saggi di Bernard Noël, poi apparsi sulla rivista di Donatella Bisutti “Poesia e Spiritualità”, Viennepierre edizioni, e per la rivista annuale di Jacques Darras e Jean Portante “Inuits dans la Jungle”, Ed. Le Castor Astral, un’antologia delle poesie di Alda Merini. Nel 2011 ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Québec, Edizioni Fili d’Aquilone 2011.
Collabora, dal 1998, come traduttrice al Festival Internazionale di Poesia di Genova e ad Alliance Française della stessa città. Ha pubblicato: Domande Minime Risposte, Ed. le mani 2001; La quercia e la memoria, Ed. Il ponte vecchio 2004; Pareti e Famiglie, Ed. Liberodiscrivere 2006; Inciampi, Ed. Fonopoli 2008; Le ombre di Manosque, Ed. Internòs 2011. Dirige la collana di poesie “Stelle vagabonde” per le edizioni Internòs, di Chiavari.

viviane.c@alice.it

Dire sì al mondo. La poesia di Nathalie Riera

Il ritmo della vita. Intervista a Régine Detambel

Giuseppe Ierolli
Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura sono essenzialmente quattro: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; l'organizzazione di incontri letterari con il gruppo "I libri in testa"; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha inoltre curato un'antologia di poesie di Emily Dickinson: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012) e scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013).

ierolli@hotmail.com

Grazia Valente, Il poeta

L'ANGOLO DI ED: L'immobile corsa dell'eternità

Ambra Laurenzi
Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto.
Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane.
Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990.
Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania.
Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma
Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste.
Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo.
Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.

ambralaurenzi@gmail.com
www.ambralaurenzi.com

Cercando un prato verde

Jolka Milič
È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto almeno una ventina di libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letteratura di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".

(Foto di Ljubo Radovac)


jolka.milic@siol.net

Vera Lúcia de Oliveira
È ricercatrice di Letteratura Portoghese e Brasiliana presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Lecce. Scrive sia in portoghese che in italiano, tra i vari riconoscimenti il Premio di Poesia dell'Accademia Brasiliana di Lettere. È presente in antologie poetiche italiane e straniere. Ha pubblicato le raccolte di poesia: A porta range no fim do corredor (1983); Geografia d'ombra (1989); Pedaços / Pezzi (1992); Tempo de doer / Tempo di soffrire (1998); La guarigione (2000); Uccelli convulsi (2001); No coração da boca / Nel cuore della parola (2003); A chuva nos ruídos (2004, Premio di Poesia dell'Accademia Brasiliana di lettere); Verrà l'anno (2005, Fara Editore). Ha pubblicato inoltre il saggio Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (2002).

veralucia.deoliveira.m@gmail.com

Un vento fresco del mare. In memoria di Lêdo Ivo


Collaboratori

Verónica Becerril
È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.

becerril.veronica@gmail.com

IL CINEMA A PAROLE: Non ti muovere, di Sergio Castellitto

Stefano Bernardinelli
È nato a Milano nel 1970. Dopo aver conseguito la maturità classica si è laureato in Lettere moderne all’Università degli studi di Milano nel 1997. Attualmente è impiegato amministrativo presso l’Università degli studi di Milano. Lettore di poesia fin dall’adolescenza, durante gli studi universitari si è avvicinato alle letterature spagnola e ispanoamericana, folgorato da un verso di un sonetto di Francisco de Quevedo: “soy un fue, y un será, y un es cansado”. Una passione che, terminati gli studi, ha continuato a coltivare attraverso la lettura dei suoi autori preferiti. Collabora con numerose riviste letterarie (Poesia di Crocetti editore, Nuovi Argomenti, Testo a fronte, Lo Straniero) pubblicandovi articoli e traduzioni da poeti spagnoli e ispanoamericani. Per le Edizioni Medusa ha curato l’antologia di poesie di José Emilio Pacheco Gli occhi dei pesci (2006), e l’antologia di poesie di Nicanor Parra Le montagne russe (2008).

s.bernardinelli@tiscali.it

Interno con poeta. Sulla poesia di Juana Bignozzi

Daniela Carmosino
È nata e vive a Roma. Critica letteraria, saggista, editor, ha insegnato presso l’Università del Molise. Ha pubblicato saggi e interventi sulla letteratura e la cultura italiana di primo Novecento (Gadda, Tozzi, Bacchelli, Jahier) e negli ultimi anni ha condotto ricerche sulla narrativa contemporanea del Sud, confluite nel volume Uccidiamo la luna a Marechiaro (Donzelli 2009). È in uscita un suo studio su C. E. Gadda critico letterario (Come combattenti in duello, Perrone 2012).

carmosino.y@gmail.com

Si può fuggire dalla (propria) storia? Sul romanzo di Massimiliano Scuriatti Mico è tornato coi baffi

Marco Cappadonia Mastrolorenzi
È nato a Roma, dove vive, nel 1970. Laureato in Letteratura italiana presso l’Università Tor Vergata è semiologo del testo e docente di letteratura e lingua italiana.
Ha pubblicato poesie in antologie e collabora a riviste. Si occupa soprattutto di poesia in dialetto (collabora con il Centro studi “Giuseppe Giocchino Belli”) e di comunicazione poetica. Affianca l’amore per la letteratura a quello per il cinema e il teatro.

malomastro1@alice.it

Sul romanzo globalizzato. Velocità d'azione e delocalizzazione dello spazio

Marco Ercolani
(Genova, 1954), psichiatra e scrittore. Per la narrativa ha scritto: Col favore delle tenebre, Vite dettate, Lezioni di eresia, Il mese dopo l’ultimo, Carte false, Il demone accanto, Taala, Il tempo di Perseo, Discorso contro la morte, A schermo nero, Turno di guardia, Camera fissa. Per la saggistica: Fuoricanto, Vertigine e misura e L’opera non perfetta. Per la poesia: Il diritto di essere opachi e Si minore. I suoi taccuini sono raccolti in Sentinella e Nottario. In coppia con Lucetta Frisa: L’atelier e altri racconti, Nodi del cuore, Anime strane e Sento le voci.

mark.ercolani@libero.it

Velocità e lentezza

Lucetta Frisa
È poeta, scrittrice e traduttrice. Diversi i suoi libri di poesia, tra mito, autobiografia e metafisica (La follia dei morti, Notte alta, L’altra, Se fossimo immortali, Ritorno alla spiaggia, L’emozione dell’aria). È presente in varie riviste e antologie. Ha tradotto Henri Michaux, Sulla via dei segni, e due libri di Bernard Noël, Artaud e Paule e L’ombra del doppio. Ha vinto il Premio Lerici-Pea (2005) per l’Inedito e l’Astrolabio (2011) per il complesso della sua opera. In prosa ha scritto un libro di racconti, La torre della luna nera. Quattro libri in coppia con Marco Ercolani: L’atelier e altri racconti, Nodi del cuore, Anime strane e Sento le voci (gli ultimi due in traduzione francese).

Velocità e lentezza

Massimiliano Lanzidei
È nato a Roma nel 1967, ma vive da sempre a Latina. Laureato in Sociologia del lavoro, è attualmente in cassa integrazione dopo aver lavorato per vent’anni nel commercio in una delle più grandi realtà indipendenti italiane. Fortunatamente nel 2003 ha fondato l’Anonima Scrittori con il cugino Graziano e non corre il rischio di girare a vuoto con la mente. Per lo stomaco è un altro paio di maniche. Si occupa di letteratura e web come consulente, editor e coordinatore editoriale.

massimiliano@lanzidei.it

Sushi bar

Francesco Macciò
È nato a Torriglia nel 1954, vive a Genova dove insegna in un liceo.
Scrittore, saggista, ha curato il libro di studi su Giorgio Caproni «Queste nostre zone montane», con una introduzione di Giovanni Giudici, Genova, 1995. Ha pubblicato i seguenti libri di poesie: Abitare l’attesa, Milano, La Vita Felice, 2011 (finalista al Premio “Ultima Frontiera”); L’ombra che intorno riunisce le cose, Lecce, Manni, 2008 e Sotto notti altissime di stelle, con un saggio introduttivo di Luigi Surdich, La Spezia, Agorà, 2003. Con l’eteronimo di Giacomo di Witzell, ha pubblicato il romanzo Come dentro la notte, Lecce, Manni, 2006.
Nel 2009 ha vinto il Premio “Cordici” di poesia mistica e religiosa, nel 2012 il Premio “Satura Città di Genova”. Un ampio resoconto di tutta la sua attività poetica, corredato da testi e da un’antologia critica, è on-line in LETTERA IN VERSI, a cura di Rosa Elisa Giangoia, n. 31, settembre 2009.

francesco.maccio@fastwebnet.it

Rapsodia

Federico Platania
È nato a Roma nel 1971. Ha pubblicato Buon lavoro. Dodici storie a tempo indeterminato (Fernandel, 2006) e il romanzo Il primo sangue (Fernandel, 2008). Per la stessa casa editrice è uscito, a febbraio 2012, il romanzo Bambini esclusi..
È il curatore di www.samuelbeckett.it.
Il suo blog: platania.wordpress.com.

federico.platania@samuelbeckett.it

ASCOLTARE: Dieci brani per quando non c'è tempo da perdere

Stefania Portaccio
È nata a Lecce nel 1957 e vive a Roma. Pubblica per la prima volta le sue poesie nel volume 7 poeti del premio Montale (All’insegna del pesce d’oro, 1986). Nel 1987 un’altra silloge appare nel volume collettivo Testarda Tregua (Sciascia) e nell’aprile 1993 venti testi sulla rivista Poesia (Crocetti), presentati da Milo De Angelis. Nel 1996 pubblica la prima raccolta Contraria Pentecoste (I Quaderni del Battello Ebbro). È del 2007 la seconda raccolta di poesie, Continenti (Empiria). Sempre nel 2007 ha vinto il XXI Premio Haiku, bandito dall’Istituto di cultura giapponese di Roma. Nel 2008 Continenti vince il premio di poesia Alessandro Ricci - opera seconda, e il premio Città di Carignano per le opere edite. Nel 2011 pubblica un nuovo libro di poesie, La mattina dopo (Passigli).
Scrive racconti e saggi. Un suo saggio, Solitudine del leggere seriamente, è stato premiato con menzione d’onore nella XXV edizione del Premio Montano. Sul numero 8/2011 della rivista milanese Poliscritture è apparso il saggio Leggere contro, per una revisione della propria educazione.

stefania.portaccio@gmail.com

Il tempo brucia

Ginevra Pugliese
È nata nel 1971 a Motta di Livenza (TV). Si è laureata in lingua e letteratura serbo-croata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Attualmente è docente a contratto presso la stessa facoltà. Ha tradotto la raccolta poetica di Rade Šerbedžija L’amico dice di non conoscerlo più (Galaad edizioni, Teramo, 2012), e la raccolta poetica di Jozefina Dautbegović La televisione di Dio (Cicero editore, Venezia, 2009). Nel 2009 insieme a Neda Veličković Monti ha tradotto il romanzo Sahib di Nenad Veličković (Edizioni Controluce, Lecce) mentre nel 2012 per la casa editrice Zandonai ha tradotto il romanzo di Zoran Ferić I ragazzi di Patrasso.

ginevra.pugliese@gmail.com

Una danza sui mari. Sulla poesia di Nadija Rebronja

Sanja Roić
È nata nel 1953 a Pola in Istria. Insegna letteratura italiana all’Università di Zagabria e lingua serba e croata all’Università di Trieste. Studia gli aspetti interculturali nell’area adriatica, la letteratura italiana della migrazione, i rapporti tra letteratura e scienza. Ha pubblicato libri e saggi e curato volumi miscellanei e traduzioni croate di autori classici e moderni italiani.

roic@zamir.net

Una danza sui mari. Sulla poesia di Nadija Rebronja

Armando Santarelli
È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma).
Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (Quaderni dell’Ambiente, Provincia di Roma, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009).
Oltre che per "Fili d'aquilone", scrive per le riviste cattoliche "Tendopoli" e "Incontro per una Chiesa viva".

armando.santarelli@inwind.it

Ma 'ndo vai, co' quer fisico

Francesco Tarquini
È nato a Roma nel 1940 e dopo un’esperienza in campo editoriale ha lavorato per trent’anni alla RAI, dedicandosi in modo prevalente all’editing di attività di sceneggiatura di progetti di fiction e alla loro realizzazione. Per alcuni anni ha tenuto in qualità di “esperto della materia” seminari di letteratura ispanoamericana presso l’Università di Roma. Ha collaborato a riviste come “Lingua e Stile e Letterature d’America” oltre che al quotidiano “Il Manifesto”, con saggi e articoli su vari autori fra i quali Juan Carlos Onetti, Mario Vargas Llosa, Juan Gelman, Ricardo Guiraldes. Di Juan Carlos Onetti ha tradotto per Feltrinelli il romanzo Lasciamo che parli il vento. Organizza incontri letterari e conduce laboratori di scrittura. Nel 2003 ha pubblicato il libro di racconti Figure di spago (Manni) e nel 2011 ha curato Molestando i dèmoni, raccolta poetica di Daniel Samoilovich (Edizioni Fili d’Aquilone).

tarquini.francesco@fastwebnet.it

Per sempre, Mompracem

Linda Torresin
È nata a Cittadella (PD) nel 1986. Risiede a Venezia, dove nel 2011 si è laureata con lode in “Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali” presso l’Università Ca’ Foscari. Attualmente è dottoranda in Lingue, culture e società moderne presso la medesima università. I suoi interessi di ricerca abbracciano la letteratura russa del Novecento e, in particolare, la prosa simbolista. Ha partecipato con relazioni a numerosi convegni in Italia e all’estero ed è autrice di vari articoli e traduzioni. Collabora con “Retroguardia 2.0”, “Caffè Goya”, “La Frusta” e “L’Eretico”. Nel tempo libero scrive poesie e racconti.

nottibianche@alice.it

Aleksej Skaldin e la magia della parola

Annarita Verzola
È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un circolo didattico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.

annver3@gmail.com

Flop, il coniglio più veloce del mondo