FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 15
luglio/settembre 2009

In cornice

In cornice


Il numero estivo di FILI D’AQUILONE lo dedichiamo all’arte, alla pittura, per questo lo abbiamo intitolato IN CORNICE.
Così Elio Pecora nel suo Scritti per tre pittori, parla del lavoro di Pino Reggiani, Domenico Colantoni e Anna Esposito. Ma ad aprire il nuovo numero è Gabriella Alù che esplora un libro di Eric Karpeles, pubblicato negli Usa e poi in Francia, che ci permette di vedere tutte le opere d’arte citate da Marcel Proust nella sua ricerca del tempo perduto.
Viviane Ciampi in La cornice come soglia descrive un Rubens visto dal poeta francese Jacques Darras nel testo poetico (da lei tradotto) “Peter Paul Rubens mentre dialoga con Helena Fourment, sua Moglie, nuda sotto una pelliccia nera”.
Su questa relazione poeta-artista torna la pittrice americana Nancy Watkins, nel suo Dipingere la stanza del poeta, mentre Alessio Brandolini e Ambra Laurenzi affrontano il libro uscito in Cile Nada queda atrás (Nulla resta indietro), dove si instaura una stretta relazione tra fotografia (di Milton Rogovin) e poesia (di Carlos Trujillo).
Restando nella cornice fotografica: Ambra Laurenzi propone le foto della giovane artista Anna Di Prospero (Frammenti di un diario privato), e quelle della cilena Maria Paz Graino, che fotografa i muri “che parlano” (La parola, il segno... e per cornice il muro).
Bernard Noël in Il romanzo della fluidità tratta delle immagini relazionate alla percezione della vista. Il racconto di Damiano Zerneri L’uomo nel quadro ha per argomento un famoso dipinto di Johannes Vermeer (“Giovane donna assopita”). Anche il racconto di Annarita Verzola – come di consueto dedicato al mondo dell’infanzia – ha un quadro (una "Marina notturna") al centro della narrazione.
Armando Santarelli chiude il suo intervento sull’arte sottolineando l’importanza dell’amore anche nell’atto creativo (In cornice mettiamo l’amore).

Come sempre molto spazio alla poesia.
Di due libri di poesia in cui l’arte e la pittura hanno una rilevante importanza ci parla Alessio Brandolini, sono L’attesa del giovane boliviano Pablo Gozalves, che inserisce nel testo poetico suoi disegni, e Pitture nere su carta, ultimo lavoro del friulano (da tempo trapiantato a Milano) Mario Benedetti.
Vera Lúcia de Oliveira porta avanti la sua indagine sui poeti del Merendacolo (circolo poetico perugino), e in questa terza tappa propone la poesia di Gladys Basagoitia Dazza e quella di Paolo Ottaviani; torna poi a esplorare la poesia contemporanea del suo Brasile presentando la poesia di Marina Colasanti (Passeggera in transito) che vive a Rio de Janeiro (di origini italiane) e per noi traduce una silloge poetica tratta dal suo ultimo libro.
Jolka Milič che, numero dopo numero, sta realizzando una approfondita mappatura della poesia slovena, propone la solida voce di Miklavž Komelj.
Martha Canfield in Un doppio malinconico addio, rende omaggio a due grandi poeti scomparsi da poco, entrambi del suo stesso paese, l’Uruguay: Idea Vilariño e Mario Benedetti, nati e morti lo stesso anno (1920-2009), con un'ampia scelta delle loro poesie.
Oscar Palamenga in L’unione carnale con il creato ci presenta un libro di poesia uscito ora in Italia La Bibbia Umida di Rafael Courtoisie, che qui si conosceva come talentuoso narratore e sembra un miracolo (biblico?) che la raccolta poetica uscita in Uruguay nel 2008 appaia in Italia a distanza di un solo anno.
Infine abbiamo la poesia di due giovani, Giuseppe Rizza che propone la silloge Giacenza e Lauren Mendinueta, colombiana trapianta a Lisbona, qui presentata e tradotta da Alessio Brandolini.

Apre la zona RUBRICHE Giuseppe Ierolli (L'angolo di ED) con Colori, ovvero con una scelta di poesie di Emily Dickinson che hanno a che fare con l’arte, con i colori, appunto.
Elvio Cipollone fa parlare in versi, sulla creazione, la Voce della terra. Nel Cinema a parole Verónica Becerril parla del film Moulin Rouge! dell’australiano Baz Luhrmann, film che vede come protagonista uno dei grandi artisti del post-impressionismo francese, Henri de Toulouse-Lautrec.
Federico Platania, nella sua consueta rubrica dedicata all’ascolto, cede spazio alle immagini di dieci copertine rock da incorniciare.

È tutto. Buona lettura, di immagini e parole.
Al mare, in montagna, in giro per città e musei.

L’appuntamento è a ottobre con il numero 16, che avrà per titolo ISOLE, intese come spazi fisici e geografici, ma anche come luoghi mentali e interiori.

Sommario

Le musée imaginaire de Marcel Proust
di Gabriella Alù

Scritti per tre pittori
di Elio Pecora

I poeti del Merendacolo III
di Vera Lúcia de Oliveira

La cornice come soglia. Rubens visto da Jacques Darras
di Viviane Ciampi

L'unione carnale con il creato. Sulla Bibbia umida di Rafael Courtoisie
di Oscar Palamenga

Il romanzo della fluidità
di Bernard Noël

La poesia di Miklavž Komelj
di Jolka Milič

Tra immagine e parola. Su L'attesa di Pablo Gozalves
di Alessio Brandolini

Frammenti di un diario privato
foto di Anna Di Prospero, testo di Ambra Laurenzi

La parola, il segno... e per cornice il muro
foto di Maria Paz Graino, testo di Ambra Laurenzi

Nada queda atrás / Nulla resta indietro. Milton Rogovin e Carlos Trujillo
di Alessio Brandolini e Ambra Laurenzi

Marina notturna
racconto di Annarita Verzola

Un doppio e malinconico addio: Idea Vilariño e Mario Benedetti
di Martha Canfield

In cornice mettiamo l'amore
di Armando Santarelli

Passeggera in transito. La poesia di Marina Colasanti
di Vera Lúcia de Oliveira

Dipingere la stanza del poeta
di Nancy Watkins

Mario Benedetti, Pitture nere su carta
di Alessio Brandolini

Giacenza
di Giuseppe Rizza

L'uomo nel quadro
racconto di Damiano Zerneri

La poesia di Lauren Mendinueta
di Alessio Brandolini


Rubriche

L'ANGOLO DI ED
Colori
a cura di Giuseppe Ierolli

ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
Album rock: dieci copertine da incorniciare
di Federico Platania

IL CINEMA A PAROLE
Moulin Rouge!
di Verónica Becerril

LA VOCE DELLA TERRA
La condanna infinita
di Elvio Cipollone




Chi ha realizzato questo numero




redazione@filidaquilone.it