FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 46
aprile/giugno 2017

D'acqua o di fuoco

 

CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 46


Redazione

Alessio Brandolini (coordinatore)
È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.

alexbrando@libero.it
www.alessiobrandolini.it

Vera Lúcia de Oliveira, Ditelo a mia madre

Felipe García Quintero, Qualche battito

Ol’ga Sedakova, Solo nel fuoco si semina il fuoco

Martha Canfield
nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).

mcanfield@alice.it

José Enrique Rodó: pensiero e vocazione didattica

Viviane Ciampi
Poeta e traduttrice, nata in Francia, a Lione. Vive a Genova. Nella volontà di ripensare la lettura poetica intreccia spazi sonori tra poesie, poesie perfomative e voce cantata, mormorata, stratificata. Collabora, dal 1998 come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova. Partecipa a festival nazionali e internazionali (Printemps des poètes, Rencontres des Suds, Voix Vives, nelle edizioni di Sète, Genova, e in Tunisia, Sidi Bou Saïd). Nel 2015 è entrata a far parte della squadra degli animatori di Voix Vives a Sète. Ha cofondato con Lino Cannizzaro la rivista on line www.progettogeum.org Ha curato l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone 2011) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Le Castor Astral). Dei libri pubblicati citeremo gli ultimi due: Scritto nelle saline, Genesi Editrice, Torino 2014 (Premio I Murazzi), D’aria e di terra, Ed. Fili d’Aquilone, Roma 2016.

viviane.c@alice.it

se per caso l’acqua o il fuoco

Resistenza e resilienza. La poesia di Nicole Drano-Stamberg

Giuseppe Ierolli
Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura sono essenzialmente quattro: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; l'organizzazione di incontri letterari con il gruppo "I libri in testa"; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha inoltre curato due antologie di Emily Dickinson, una di poesie: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012) e una di lettere: Lettere d'amore (ilSaggiatore, 2014) e scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013).
A gennaio 2013 è stato uno dei cinque fondatori della "Jane Austen Society of Italy" (JASIT).

ierolli@hotmail.com

L'ANGOLO DI ED: Come il fuoco rifluisce a ondate

Ambra Laurenzi
Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto.
Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane.
Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990.
Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania.
Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma
Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste.
Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo.
Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.

laurenziambra@gmail.com
www.ambralaurenzi.com

Jolka Milič
È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".

(Foto di Ljubo Radovac)

jolka.milic@siol.net

Aksinja Kermauner: Lo spaghetto Raimondo va a spasso per il mondo

La poesia di Milan Šelj

Vera Lúcia de Oliveira
È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.

www.veraluciadeoliveira.it
veralucia.deoliveira@gmail.com

La provincia oscura nella poesia di Narlan Matos


Collaboratori

Verónica Becerril
È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.

becerril.veronica@gmail.com

IL CINEMA A PAROLE: Erin Brockovich – Forte come la verità, di Steven Soderbergh

Lucia Cupertino (1986)
Antropologa culturale, poetessa e traduttrice. Ama anche mettere le mani nella terra e sta cercando di apprendere agricoltura naturale e strumenti della transizione culturale. Scrive in italiano e spagnolo e suoi lavori sono apparsi in riviste italiane e internazionali. Ha pubblicato Mar di Tasman (Collana Isole, Bologna, 2014) e la raccolta italiano-spagnolo Non ha tetto la mia casa (Casa de la poesía, Costa Rica, 2016).
È curatrice e traduttrice di 43 poeti per Ayotzinapa. Voci per il Messico e i suoi desaparecidos (Arcoiris, Salerno, 2016). Cofondatrice della rivista La macchina sognante, con la quale prende parte a eventi culturali in Italia e all’estero.

luciacupertino@email.it

Rituale dei dimenticati: tra acqua e fuoco in una comunità nahuatl. Poesia nahuatl-spagnolo di Martín Tonalmeyotl

Gabriela Fantato
insegna lettere in un liceo milanese. Critica e poetessa è stata tradotta in inglese, francese, arabo. Tra le ultime cose pubblicate: A distanze minime, silloge inserita nell’antologia Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012); L’estinzione del lupo (Empiria, 2012); The form of life, bilingue, traduzione di E. Di Pasquale (Chelsea edition, 2011); Codice terrestre (La Vita Felice, 2008); Northern geography (Gradiva pubblication, 2001); Moltitudine, silloge in VII Quaderno di poesia, (marcos y marcos, 2000).
Ha scritto testi per libretti d’opera del maestro Carlo Galante, andati in scena nei maggiori teatri italiani (Messer Lievesogno e la Porta Chiusa, La bella Melusina, Ghost Cafè). Ha fondato e diretto per circa 15 anni la rivista di poesia e filosofia La mosca, pubblicata a Milano.

gabrifantato@libero.it

Dieci passi nell'acqua

Elvira Landò Gazzolo
Dopo aver frequentato il Liceo classico Federico Delpino di Chiavari, sotto la guida dell’amatissimo preside Francesco Bono, ed aver conseguito la laurea in Filosofia - tesi in Estetica col professor Alberto Caracciolo, amato in ugual misura - Elvira Landò ha continuato ad interessarsi di arte, storia, filosofia, psicologia e pedagogia della formazione e della comunicazione.
Ha diretto per sei anni i musei della Società Economica di Chiavari, curando la pubblicazione del cataloghi del Museo Garaventa (2001) e del Museo del Risorgimento (2006).
Ha insegnato nei Licei di Chiavari.
Conferenze, interventi in convegni, articoli, saggi e soprattutto una assidua ricerca condotta sulla traccia dell’antropoanalisi e della fenomenologia la vedono attenta alla condizione umana nelle sue molteplici forme.
In particolare ha pubblicato Le piccole storie della sera (1991), La farfalla e la scatola (2009), Un altro sguardo (2011), Note e notte (2017) e con Vittorio Civitella Madri di guerra (2015).

elviralando@libero.it

Ancora l'uomo nemico all'uomo

Antonio Nazzaro (Torino, 1963)
Giornalista, poeta, traduttore e mediatore culturale italiano. Vive a Caracas in Venezuela.
Nel 2008 diventa coordinatore del Centro Culturale Tina Modotti con lo scopo di promuovere la cultura italiana e Latino Americana attraverso varie forme di interscambio culturale.
Nel 2010 ha adattato e messo in scena l’opera di video-teatro Pedro e il capitano di Mario Benedetti.
Nel 2013 ha scritto il libro in prosa poetica Odore a Torino-Caracas senza ritorno scritto e pubblicato in italiano e spagnolo dalla casa editrice Edizioni Arcoiris di Salerno (copertine e illustrazioni dell’artista argentina Mariana De Marchi).
Nel 2014 è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Festival Mondiale della Poesia di Caracas.
Nel 2015 è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Festival del teatro di Caracas con l’opera di video teatro: Cronaca di un cronista urbano Pedro Lemebel.
Attualmente dirige una nuova collezione dedicata alla poesia contemporanea latinoamericana per la casa editrice italiana Editore Arcoiris, Salerno. Coordina la sezione poesia latina per la rivista elettronica Parco Poesia e per la rivista Atelier poesia e collabora con altre presenti in rete. Inoltre sfoga la sua passione segreta con una rubrica dedicata alla fotografia sulla rivista Fuori Asse. In America Latina collabora con riviste cartacee e digitali tra le quali, Buenos Aires Poetry e Poesia dell’Università di Carabobo (Venezuela). Quest’anno è stato invitato al Primo Incontro di Scrittori Internazionali organizzato dalla Fondazione Renascentro di Bogotá (Colombia). Alla fine di agosto parteciperà nel VII Festival Internacional de Poesía Ignacio Rodríguez Galván in Messico.

cctinam@gmail.com

D'acqua o di fuoco

Rita Pacilio (Benevento 1963)
è poeta, scrittrice, collaboratrice editoriale, sociologa, mediatrice familiare, si occupa di poesia, di critica letteraria, di metateatro, di letteratura per l’infanzia e di vocal jazz. Curatrice di lavori antologici, editing, lettura/valutazione testi poetici e brevi saggi, dirige per La Vita Felice la sezione ‘Opera prima’.
Sue recenti pubblicazioni di poesia: Gli imperfetti sono gente bizzarra (La Vita Felice, 2012), traduzione in francese Les imparfaits sont des gens bizarres, (L’Harmattan, 2016 Traduction en français par Giovanni Dotoli et Françoise Lenoir), Quel grido raggrumato (La Vita Felice, 2014), Il suono per obbedienza – poesie sul jazz (Marco Saya Edizioni, 2015) e la recente raccolta Prima di andare (La vita Felice, 2016).
Per la narrativa: Non camminare scalzo (Edilet Edilazio Letteraria 2011) e la fiaba La principessa con i baffi (Scuderi Edizioni, 2015).

ritapacilio@gmail.com

Il fuoco del percorso

Armando Santarelli
È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma).
Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore.
Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».

armando.santarelli@inwind.it

Gli angeli di Ballyvourney

Carmelo Andrea Spadola
È nato a Ragusa il 5 marzo 1980. Vive a Firenze, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Lingue, Letterature e Culture Comparate. Attualmente è Docente a contratto di Lingua, Traduzione e Interpretariato Italiano-Spagnolo presso l’Università di Macerata e collabora con Martha Canfield come Cultore della materia per la Cattedra di Letterature Ispanoamericane dell’Università di Firenze.
Tra i suoi ambiti di ricerca rientrano la tematica del paesaggio letterario, l’ecocritica applicata alla poesia, gli studi di genere, la riscrittura dei miti classici nell’epoca contemporanea e la tanatologia. Ha pubblicato articoli e saggi su diversi autori spagnoli e ispanoamericani, ha organizzato e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali e ha dato conferenze sui temi di ricerca.
Responsabile editoriale e membro del comitato scientifico della rivista «Comparative Cross Cultural Studies Latin America-Europe» (FUP), è socio di varie associazioni e istituzioni culturali, tra cui Centro Studi Jorge Eielson di Firenze, AISI, Archivo literario de la Biblioteca Nacional de Montevideo.

carmelo.spadola@unifi.it

Travestiti e angeli barocchi. Per una possibile lettura di Alfredo Fressia

Francesco Tarquini
È nato a Roma nel 1940 e dopo un’esperienza in campo editoriale ha lavorato per trent’anni alla RAI, dedicandosi in modo prevalente all’editing di attività di sceneggiatura di progetti di fiction e alla loro realizzazione. Per alcuni anni ha tenuto in qualità di “esperto della materia” seminari di letteratura ispanoamericana presso l’Università di Roma. Ha collaborato a riviste come “Lingua e Stile e Letterature d’America” oltre che al quotidiano “Il Manifesto”, con saggi e articoli su vari autori fra i quali Juan Carlos Onetti, Mario Vargas Llosa, Juan Gelman, Ricardo Guiraldes. Di Juan Carlos Onetti ha tradotto per Feltrinelli il romanzo Lasciamo che parli il vento. Organizza incontri letterari e conduce laboratori di scrittura. Nel 2003 ha pubblicato il libro di racconti Figure di spago (Manni) e nel 2011 ha curato Molestando i dèmoni, raccolta poetica di Daniel Samoilovich (Edizioni Fili d’Aquilone).

tarquini.francesco@fastwebnet.it

Eduardo Chirinos: Rimedi per i malesseri del falco

Marco Testi
È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.

testi.marco@alice.it

Contro i nuovi sofisti. Filippo La Porta attacca alcuni luoghi comuni contro i giovani e una cultura fatta solo di parole

Lontananze ed altri ritorni. Poema bianco di Pasquale Panella

Annarita Verzola
È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un circolo didattico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.

annver3@gmail.com

La sfida

Zingonia Zingone (1971)
Poeta, scrittrice e traduttrice; scrive prevalentemente in spagnolo. Cresciuta tra Italia e Costa Rica, è laureata in Economia. Ha pubblicato quattro raccolte poetiche in spagnolo: Máscara del delirio (Ediciones Perro Azul, 2005), Cosmo-Agonía (Ediciones Perro Azul, 2007), Equilibrista del olvido (Raffaelli Editore, 2011; Editorial Germinal, 2012), e Los naufragios del desierto (Vaso Roto Ediciones, 2013). I suoi libri sono tradotti in italiano, francese, inglese, arabo, kannada e marathi, e pubblicati in Italia, Spagna, Messico, Costa Rica, Francia e India. Il poema in francese Petit cahier du grand mirage è stato pubblicato in un libro d’artista illustrato da Robert Lobet (Éditions de la Margeride, 2016). La raccolta più recente è in italiano, le tentazioni della Luce (Edizioni della Meridiana, 2017). Le sue poesie appaiono in numerose riviste letterarie e sono tradotte in svariate lingue. Curatrice e traduttrice di raccolte poetiche da inglese, spagnolo e italiano. Cura per la rivista digitale MINERVA la rubrica di poesia internazionale “Il grido e il sussurro”. Ha tradotto in spagnolo: Alarma de Virus (Ediciones Espiral, 2012), del poeta marathi Hemant Divate e La Cruz es un camino (Edizioni della Meridiana, 2013) di Daniele Mencarelli, e in italiano: Utopia del Solitario (Rayuela Edizioni, 2014) del costaricense Osvaldo Sauma, La terra. Lampi e altre voci del messicano Eulalio Gómez (Edizioni della Meridiana, 2016) e Voci della nicaraguense Claribel Alegría (Premio Camaiore 2016). Ha curato l’antologia poetica Non scordarti di amare del turco Ataol Behramoğlu per Raffaelli Editore (2014) e Winds del poeta vietnamita Chi-Trung Nguyen, per Samuele Editore (2014).

zingonia@gmail.com

Claribel Alegría, Voci. Il Premio “Reina Sofía” corona una lunga carriera letteraria