FILI D'AQUILONE |
Numero 46 D'acqua o di fuoco |
ERIN BROCKOVICH - FORTE COME LA VERITÀ La mancanza di esperienza nel settore legale non intimorisce Erin, il cui lavoro è quello di mettere in ordine tutta la documentazione dello studio legale. Una specie di archivista ed è così per caso che si imbatte in alcuni referti medici contenuti in un fascicolo che non dovrebbe contenerne. Incuriosita dalla presenza di quelle carte inserite nella documentazione relativa ad alcune proprietà immobiliari la donna comincia a leggerle, per poi accorgersi del motivo: si tratta di un abile sistema per coprire un gravissimo caso di avvelenamento delle acque. Allora inizia a mettere insieme tutte le schede di casi di cancro similari in una zona della California dove la multinazionale Pacific Gas and Electric Company ha la sua sede e dove via via ha contaminato le falde acquifere di Hinkley provocando tumori ai residenti.
Il caso inizia a crescere ed Erin viene coinvolta ogni volta di più nella causa e nelle ricerche. Perde amici, il lavoro, la causa in sé, ma proprio perché ha ormai perso tutto che si accanisce: le resta solo il successo, la vittoria contro Golia. Così continua la caccia alle prove per dimostrare che le malattie delle persone che vivono in quella zona sono dovute all’inquinamento con cromo delle falde.
Il regista Steven Soderbergh riesce a dare vita alla storia vera di Erin, e lo fa con una narrazione impeccabile, come solo lui sa fare, e così facendo coinvolge lo spettatore sin dalle prime scene. Ecco qui la chiave del successo: una storia reale narrata bene, non sempre è facile nel cinema.
Erin Brockovich – Forte come la verità, di Steven Soderbergh
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