1
D’acqua o di fuoco
sul limitare
fiamma onda
sarò cielo
bagliore incendiario
pioggerellina fine oceano
2
e tutte queste parole
ammucchiate a sostenere
lievi gesti degli occhi
velati da fumose dita
tacciono adesso
ancore nel mare
buio maestrale di finestra
aereoplanini barchette
vanno
3
Non baciarmi amore
non toccarmi
non accarezzarmi
perdimi
prova a cercarmi
in questo porto
dove i mari vengono
a riposare
sulla riva
delle stelle
4
Squassami con la tua voce
entra come onda selvaggia
affoga gli angoli
penetra qualsiasi ombra
splendente luce del mattino
l’aprirsi
degli occhi tuoi
5
tra di noi la distanza dell’acqua
l’incresparsi delle onde
lo spumeggiare bianco
che si perde nell’aria
l’ingobbirsi dell’urlo
prima di gridare sullo scoglio
e l’orizzonte dove si bagna il sole
di questo mare
che trattieni
tra le dita
6
(Maledizione, poesia o lei)
bussa a tutte le ore gioca a confonderti ti chiede d’uscire e tu sei nel bagno vuole stare con te e tu ti senti affogare e poi si fa mare e ti fa naufrago e così fino ad ormeggiare alle labbra di un amore precario come una cima stanca di porti.
7
sono Hassam
ho occhi d’africa e d’orizzonte marino
cosi salato da seccare la gola e rompere le labbra
e ondeggio come se ballassi ma non c’è terra
da pestare ma solo lo sciacquio di questo mare
che sale dal fondo della barca
dove i miei piedi tra morte e vita stanno
come i corpi delle donne che sotto l’acqua
ancora ci tengono la testa all’aria
adesso qualcuno viene a salvarci
ma senza donne non ci sono madri
e non c’è terra.
8
carezza di quelle che s’appoggiano all’oceanica spuma per sfiorarti il viso prima di brillare nello sparire luminoso di un sole al tramonto
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