FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 8
ottobre/dicembre 2007

Tracce d'Europa

Tracce d'Europa

Questo numero di "Fili d'aquilone" è dedicato ad Altiero Spinelli, a cent'anni dalla nascita (1907-1986), e provocatoriamente intitolato "Tracce d'Europa", perché, seguendo le linee da lui indicate, si poteva fare di più, per l'Europa. Nel 1941 Spinelli redige con Ernesto Rossi il "Manifesto per un'Europa libera e unita", più noto come "Manifesto di Ventotene", testo che è alla base del Movimento Federalista Europeo e primo atto di un lungo lavoro politico che avrebbe portato a quel trattato sul Mercato Comune Europeo firmato a Roma, esattamente cinquant'anni fa. Poi, ma solo nel 1993, si è arrivati all'Unione Europea, che dal 2007 si compone di ben 27 nazioni. Ora in questo grande territorio senza frontiere, ci si può spostare liberamente e quasi tutti i paesi aderenti hanno adottato la moneta unica, l'euro, introdotta nel 2002. Buone cose, certo, ma è giunto il momento di lavorare non solo orizzontalmente, per ampliare l'Unione, ma in modo verticale. Bisogna alzare il tiro, superare gli ostacoli e unire più a fondo i vari paesi, o almeno quelli che intendono proseguire nella strada indicata da Altiero Spinelli, quella della totale integrazione politica e della nascita degli "Stati Uniti d'Europa".

Emiliano Sbaraglia approfondisce questo argomento e traccia un profilo della nobile figura di Altiero Spinelli.
Armando Santarelli in "Tracce d'Europa? Siamo ancora i primi della classe" fa una rapida ricognizione delle "tracce" europee sparse nel mondo e lancia un messaggio ottimistico per il futuro dell'Europa: sta nascendo un nuovo bisogno di comunità.
Alberto Casadei in "Occorre una poesia europea?" parla di letteratura europea partendo dalla sua base: la cultura greco-latina, poi cementata dalla grande stagione umanistico-rinacimentale, in seguito frantumata dai nazionalismi. L'Europa non deve essere solo un'espressione geografica, o economica, e la poesia può aiutare a far riflettere in modo nuovo sui destini dell'uomo europeo. I frutti per l'Europa sono al centro del racconto Il dono di Annarita Verzola, che ha inizio con "C'era una volta un paese" ed è dedicato a tutti i bambini europei. Viviane Ciampi ci presenta (e intervista) il poeta francese, ed europeista convinto, Jacques Darras: poesia ironica e gioiosa di un "viaggiatore sentimentale europeo" che nei suoi testi lascia entrare il neerlandese, il tedesco, l'italiano, lo spagnolo e l'inglese.

Restando in Europa e nel campo della poesia.
Jolka Milič ci presenta (e per noi traduce) altri due poeti europei: la slovena Vanja Strle, con la sua poesia che si confronta con l'eternità ed è sorretta dall'amore, e il croato Mile Pešorda, con il suo intenso e drammatico L'albero dall'anima d'uccello, che ci ricorda una Sarajevo distrutta dalla guerra ("Mi avete calpestato anche le pietre / Nell'assalto / Il fuoco del vostro odio / Popola / Le case di apprensione").
Spostandoci a ovest, esattamene nella penisola iberica, incontriamo il caustico e complesso poeta spagnolo Ángel Guinda, presentando da Pablo Luque Pinilla (traduzioni di Gloria Bazzocchi) nella sua consueta ricognizione sulla poesia contemporanea spagnola, e il lucido e antiretorico poeta portoghese António Gedeão - a dieci anni dalla morte - proposto da Vera Lúcia de Oliveira (traduzioni di Anna Miniucchi).
Chiara De Luca ci presenta Thomas Kinsella, uno dei più solidi poeti irlandesi contemporanei, con il suo universo poetico efficacemente visivo e propone i testi da lei tradotti dalla raccolta Notizie dalla terra dei morti. Alessio Brandolini parla dell'antologia da poco uscita in Italia delle poesie (Mindfield - Campo mentale,) dello statunitense Gregory Corso: uno dei più grandi scrittori del secondo Novecento, che visse a lungo in Europa e le cui ceneri si trovano nel cimitero acattolico di Roma.
Restiamo nel continente americano con Louise Dupré e la sua toccante "pienezza del dire" ("nascere e crescere / poi lentamente prosciugarsi / fino al midollo "), una poetessa canadese del Québec proposta da Claudine Bertrand e Viviane Ciampi, e con Ferreira Gullar, irrequieto scrittore brasiliano che scrive versi per "umanizzare la storia", presentato da Vera Lúcia de Oliveira nel suo consueto percorso sulla poesia contemporanea del Brasile.
Per la poesia italiana Magda Vigilante rende un omaggio, nel centenario della morte, al poeta romano Sergio Corazzini e propone una silloge di suoi testi. Fabio Pierangeli ci propone Viaggio occidentale: poesia che s'immerge nel "mistero greco" per poi risollevarsi (o riapparire) tra la polvere delle torri sgretolate di New York.

Per la prosa.
Alessio Brandolini recensisce il romanzo dello scrittore colombiano Ricardo Cano Gaviria, che da tempo vive in Spagna, Il passeggero Walter Benjamin, sugli ultimi giorni del grande pensatore tedesco che scrisse opere fondamentali del pensiero contemporaneo e nel 1940 tentò la fuga dall'Europa devastata dal nazifascismo. Lo stesso Brandolini ci parla anche del romanzo dell'eclettico scrittore angolano d'origine portoghese Ruy Duarte de Carvalho, Le carte dell'inglese, una storia ambientata in Angola, ma piena di "tracce europee".
Giorgio Galetto ci parla di Massimo Bontempelli e della sua scrittura improntata a un "realismo magico" assai vicino ai quadri metafisici del primo De Chirico.

E poi, Gabriella Musetti ci parla di Trieste, della sua ricchezza culturale, ma anche del suo "mito ingannevole" (Trieste e l'Altra Europa).
Alessio Brandolini presenta il saggio di Emanuele Sbaraglia, I sogni e gli spari, che analizza il "movimento '77" e i fatti drammatici che furono il preludio dei "tre anni bui" dell'Italia (1978-1980). Poi intervista Sbaraglia, sia sul libro da lui pubblicato che sull'Europa.
Infine Ambra Laurenzi per far conoscere meglio l'Europa va oltre i confini e presenta i servizi fotografici di due giovani autori: il norvegese Øyvind Nyborg Gregersen (Il mio grande Nord) e il lettone Andrejs Zemdega (Lettonia, terra verde), che attraverso suggestive immagini ci parlano della loro terra: l'Europa deve realizzare una piena integrazione, ma salvaguardando le diverse identità.

In zona rubriche.
Elvio Cipollone nella sua rubrica che dà voce alla Terra augura ai figli della "Bella Europa" d'amare la bellezza e odiare l'inganno. Il film scelto da Verónica Becerril è Le vite degli altri, di Florian Hanckel von Donnersemarck, ambientato nella Berlino tagliata a metà da un muro, che fu anche un segno tangibile di un'Europa divisa.
Federico Platina ci parla di musica ("Ascoltare, una rubrica per lo orecchie") e ci conduce alla scoperta dell'Europa, tra punk e storia, tra il musicista Lindo Ferretti e il Roman de la Rose. Infine, nel consueto spazio riservato a Emily Dickinson, Giuseppe Ierolli propone una silloge di sette poesie intitolata Europa dove la poetessa americana scopre ed esplora il continente europeo.

Buona lettura a tutti e "tracciamo" assieme un'Unione Europea più bella!

Sommario

La poesia di Vanja Strle
a cura di Jolka Milič

L'Europa obliqua di Jacques Darras
di Viviane Ciampi

Occorre una poesia europea?
di Alberto Casadei

Tracce d'Europa? Siamo ancora i primi della classe
di Armando Santarelli

Oltre i confini. Per conoscere l'Europa
di Ambra Laurenzi

Il mio Grande Nord
di Øyvind Nyborg Gregersen

Lettonia, terra verde
di Andrejs Zemdega

Il passeggero Walter Benjamin nell'Europa devastata del 1940
di Alessio Brandolini

Louise Dupré: la pienezza del dire
di Claudine Bertrand e Viviane Ciampi

Massimo Bontempelli. Il mito (o il successo dell'anonimo)
di Giorgio Galetto

L'albero dall'anima d'uccello: poesie di Mile Pešorda
a cura di Jolka Milič

Emiliano Sbaraglia, I sogni e gli spari
di Alessio Brandolini

Trieste e l'Altra Europa
di Gabriella Musetti

Il dono. Frutti per l'Europa
racconto di Annarita Verzola

Il cuore del poeta. Sergio Corazzini (1886-1907)
di Magda Vigilante

Ruy Duarte de Carvalho, Le carte dell'inglese
di Alessio Brandolini

"Avvicinandomi al cuore del pozzo". Su Notizie dalla terra dei morti di Thomas Kinsella
di Chiara De Luca

L'Europa e Altiero Spinelli
di Emiliano Sbaraglia

Ferreira Gullar: poesia per umanizzare la storia
di Vera Lúcia de Oliveira

Viaggio occidentale. Dal mistero greco ai grattacieli di N.Y.
di Fabio Pierangeli

La poesia di Ángel Guinda
a cura di Pablo Luque Pinilla

António Gedeão
di Vera Lúcia de Oliveira

Mindfield - Campo mentale. La poesia di Gregory Corso
di Alessio Brandolini


Rubriche

L'ANGOLO DI ED
Europa
a cura di Giuseppe Ierolli

ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
La scoperta dell'Europa, tra punk e storia
di Federico Platania

IL CINEMA A PAROLE
Le vite degli altri, di Florian Henckel von Donnersmarck
di Verónica Becerril

LA VOCE DELLA TERRA
Auguri!
di Elvio Cipollone




Chi ha realizzato questo numero




redazione@filidaquilone.it