Vulcani

Numero estivo e per questo caliente: VULCANI è il titolo del numero 23, e prende avvio con la poesia di Eugenio Montejo, con una selezioni di testi della raccolta Terredad (Territudine), ancora inedita in Italia, tradotta da Alessio Brandolini. Viviane Ciampi presenta la poesia di Raymond Farina, poeta di lingua francese dell’Isola della Réunion, a est del Madagascar. Due le sillogi inedite: quella di Franca Figliolini (Dentro il vulcano) e quella di Luca Baldoni (Oro). Annelisa Alleva, in GFP, ci parla dell’ultima raccolta poetica di Gianfranco Palmery, Compassioni della mente, e del rapporto tra il Vesuvio e Giacomo Leopardi in La cresta fumante. In questo numero il Vesuvio è un argomento ricorrente: Oscar Palamenga rievoca la famosa e tragica eruzione del 24 agosto del 79 d.C. vista attraverso gli occhi di Plinio il Giovane. Anche Armando Santarelli si confronta con la famosa eruzione vesuviana, ma affiancandola a un’altra più recente, avvenuta nel 1995 sull’isola di Antigua.

Annarita Verzola ambienta il consueto racconto dedicato ai più giovani a Stromboli, rievocando il romanzo di Verne Viaggio al centro della terra. Marco Ercolani propone tre racconti, uniti dal titolo Nel magma della mente, mentre Mauro Maraschi, in L’estinzione delle bignonie, ambienta la sua storia alle pendici dell’Etna.

Tornando alla poesia: Anna Elisa De Gregorio ci parla di Antonia Pozzi, in occasione dell’uscita della sua opera completa; Jolka Milič propone la poesia della slovena Ines Cargol; Alessio Brandolini una silloge del poeta argentino Rafael Felipe Oteriño tratta dal suo ultimo libro, Todas las mañanas (Tutte le mattine), e Martha Canfield un lavoro sul colombiano Augusto Pinilla, poeta filosofo. Marco Testi ci parla della raccolta poetica di Jorge Boccanera, Palma Reale, uscita recentemente in Italia con Edizioni Fili d’Aquilone. Chiude il numero la recensione di Alessio Brandolini al volume I costruttori di vulcani, che riunisce la poesia del poeta romano Carlo Bordini.

Nella zona delle rubriche:
Giuseppe Ierolli seleziona alcuni testi di Emily Dickinson dove la poetessa americana scala vulcani “non visti”. Per la rubrica musicale Federico Platania investiga cinque lavori discografici non riusciti, come vulcani inattivi. Verónica Becerril rammenta il capolavoro cinematografico di Roberto Rossellini, Stromboli. Chiude Elvio Cipollone: questa volta “La voce della Terra” prenda di mira i grattacieli dove si decide dell’economia mondiale, spesso a discapito della collettività.

I primi due libri di Edizioni Fili d’Aquilone sono in commercio da qualche mese e acquistabili, tra l’altro, direttamente dal sito della nostra casa editrice.
Come annunciato nei numeri precedente sono:

• l’antologia Poeti del Québec, a cura di Viviane Ciampi;
• Palma Reale di Jorge Boccanera, a cura di Alessio Brandolini.

Beh, anche per questa volta è tutto, la redazione di Fili d’aquilone vi augura buone (e spassose) vacanze, al mare o in montagna, in campagna o in città. Appuntamento ai primi di novembre. Tutti dicono che siamo in crisi, più o meno planetaria, e allora il numero 24 avrà per titolo CRISI.