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CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 35
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Redazione
Alessio Brandolini (coordinatore) È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna) e Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore). Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo. Organizza letture e incontri letterari, soprattutto con il gruppo I libri in testa. Ha fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone
alexbrando@libero.it www.alessiobrandolini.it
Percorso Due di Daniel Calabrese
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Martha Canfield Di origine anglo-italiana, è nata a Montevideo nel 1949; ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza in Sud America, prima in Uruguay e dopo in Colombia, e dal 1977 vive a Firenze dove insegna Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Scrive in spagnolo e in italiano. È autrice di quattro raccolte di versi in spagnolo: Anunciaciones (1977), El viaje de Orfeo (1990), Caza de altura (1994) e Orillas como mares (2004; trad. rumena con testo a fronte, Ţărmuri precum mările, Bucarest, 2006); e di quattro in italiano: mar/mare (1985, versione bilingue), Nero cuore dell'alba (1998), Capriccio di un colore (Le Lettere, 2004) e Per abissi d'amore (LietoColle, 2006). Ha pubblicato saggi e monografie su autori ispanoamericani quali Borges, Cortázar, García Márquez, César Vallejo, Octavio Paz. Ha curato in italiano le singole opere poetiche di numerosi autori (Carlos Germán Belli, Idea Vilariño, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Benedetti, Eugenio Montejo, Márgara Russotto); l'antologia di narrativa Donne allo specchio. Racconti ispanoamericani fra Ottocento e Novecento (Le Lettere, Firenze, 1997) e due antologie di poesia, Voces y luces. Poesia ispanoamericana attuale (Olivares, Milano, 1998) e per la serie Poesia Straniera de «La Biblioteca di Repubblica», Poesia spagnola e ispanoamericana (2004). In spagnolo ha curato e tradotto diversi autori italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Gesualdo Bufalino, Valerio Magrelli, Paolo Ruffilli, e per LietoColle Alessio Brandolini e Guido Oldani. Da dodici anni è consulente italiana del Festival Internazionale di Poesia di Medellín. Dirige la collana "Latinoamericana", della Casa Editrice Le Lettere, ed è presidente del Centro Studi Jorge Eielson, dedicato alla diffusione della cultura latinoamericana.
mcanfield@alice.it
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Viviane Ciampi È nata nel 1946, in Francia, a Lione, città nella quale ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza. Co-fondatrice della rivista d’arte e cultura on line Progetto Geum, ha tradotto dal francese vari saggi di Bernard Noël, poi apparsi sulla rivista di Donatella Bisutti “Poesia e Spiritualità”, e, per la rivista annuale di Jacques Darras e Jean Portante “Inuits dans la Jungle”, un’antologia delle poesie di Alda Merini. Nel 2011 ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Québec, Edizioni Fili d’Aquilone 2011. Collabora, dal 1998, come traduttrice al Festival Internazionale di Poesia di Genova e ad Alliance Française della stessa città. Ha pubblicato: Domande Minime Risposte, Ed. le mani 2001; La quercia e la memoria, Ed. Il ponte vecchio 2004; Pareti e Famiglie, Ed. Liberodiscrivere 2006; Inciampi, Ed. Fonopoli 2008; Le ombre di Manosque, Ed. Internòs 2011; Scritto nelle saline, Ed. Genesi 2014 (Primo Premio assoluto I Murazzi). Partecipa regolarmente a festival nazionali e internazionali e all'estero a rassegne come "Le printemps des poètes, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée à Sète in rappresentanza sia dell'Italia sia della Francia. Dirige la collana di poesie “Stelle vagabonde” per le edizioni Internòs, di Chiavari.
viviane.c@alice.it
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Ambra Laurenzi Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto. Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane. Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990. Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania. Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo. Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.
ambralaurenzi@gmail.com www.ambralaurenzi.com
Impronte della storia. Un percorso a Berlino
La Processione di Assoro. Un percorso fra tradizione e spiritualità
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Jolka Milič È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto almeno una ventina di libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letteratura di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".
(Foto di Ljubo Radovac)
jolka.milic@siol.net
La poesia di Veronika Dintinjana
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Vera Lúcia de Oliveira Nata a Cândido Mota, in Brasile, vive e lavora a Perugia, in Italia. È poeta, saggista e docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, dove insegna Letteratura Portoghese e Brasiliana. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche pubblicate in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Romania e Germania. Tra i principali riconoscimenti ricevuti si ricordano: il Premio Sandro Penna (1988), il Premio Nazionale di Poesia “Senigallia Spiaggia di Velluto” (2000), il Premio di Poesia dell’Accademia Brasiliana di Lettere (2005), il Premio “Popoli in cammino” (2005). È risultata fra i tre finalisti vincitori del Premio Internazionale di Poesia Pasolini (2006) e ha ricevuto a Brasília nel 2006 dal Presidente Luíz Inácio Lula da Silva il Premio Literatura para Todos, promosso dal Ministero dell’Educazione brasiliano, per la raccolta inedita Entre as junturas dos ossos, pubblicata in quello stesso anno in 190 mila esemplari distribuiti nelle scuole del Brasile. Nel 2009 ha ricevuto il “Premio Internazionale di Poesia Alinari”, promosso dalla Fondazione Vittorio e Piero Alinari, di Firenze, in collaborazione con la Cattedra “Giuseppe Ungaretti” della Columbia University di New York, per la raccolta inedita La carne quando è sola.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), Brasile, 2002; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos - Antologia Poética, Brasile, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: Le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2006; No coração da boca, (poesia), Brasile, 2006; Entre as junturas dos ossos (poesia), Brasile, 2006; A poesia é um estado de transe (poesia), Brasile, 2010; La carne quando è sola (poesia), 2013.
www.veraluciadeoliveira.it veralucia.deoliveira.m@gmail.com
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Collaboratori
Chiara Adezati È nata e vive a Genova. Laureata in chimica, ha compiuto studi classici e linguistici. Traduce da inglese e tedesco.
Ha pubblicato poesie su diverse riviste, e tre raccolte: Convalescenza, Condiscendenza, Infiorescenza.
In prosa, ha scritto Raccontirochi e altri testi, che riversa nella Rete.
Il suo spazio è piacerechiaraadezati !
Soste e percorsi
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Gloria Bazzocchi È nata a Forlì nel 1963, laureata in spagnolo, è ricercatrice presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Forlì (Università degli Studi di Bologna) dove insegna traduzione dallo spagnolo in italiano nel Corso di Laurea Specialistica in Traduzione Settoriale e per l'Editoria. Nel proprio campo di studi, predilige l'approfondimento dei processi inerenti all'acquisizione dello spagnolo come L2 da parte di studenti italiani, in ambito scolastico ed universitario, focalizzando l'indagine sulle problematiche relative alla formazione di futuri traduttori e mediatori linguistici. La propria formazione universitaria di tipo letterario, l'ha portata a dedicarsi alla traduzione in ambito poetico (per la rivista "Tratti" ha tradotto poesie inedite di R. Alberti, Clara Janés, Vicente Aleixandre, Cristina Grisolía e per "Clandestino" un'antologia della poesia spagnola contemporanea, curata da Pablo Luque Pinilla) e alle problematiche legate alla traduzione della letteratura per l'infanzia e del linguaggio colloquiale giovanile (con particolare riferimento ai romanzi di José Ángel Mañas). Tra i suoi lavori più recenti, l'edizione, assieme a Pilar Capanaga del volume Mediación Lingüística de lenguas afines: español/italiano (Ge.dit Editore, Bologna) e l'articolo "El papel de la televisión en la clase de español como lengua extranjera" (Enciclopedia del español en el mundo. Anuario del Instituto Cervantes 2006-2007).
gloria.bazzocchi@unibo.it
Pablo Luque Pinilla: SFO. Foto e poesie della città di San Francisco
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Verónica Becerril È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.
becerril.veronica@gmail.com
IL CINEMA A PAROLE: Quasi amici, di Oliver Nakache ed Eric Toledano
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Stefano Cardinali È nato a Roma nel 1955. Nel 1986 si è trasferito a Latina per amore, pur continuando a lavorare nella capitale. Ex giocatore di basket, appese le scarpe al chiodo, ha scoperto l’amore per la pittura. Nel 1989 ha partecipato alla prima mostra collettiva. Dopo numerose esposizioni con altri artisti, nel 2002 presenta la sua prima personale: “La Natura delle Cose”. Dall’esperienza pittorica si è avvicinato alla scrittura pubblicando racconti sul web, in particolare per Anonima Scrittori. Questa nuova avventura lo porta a conoscere Antonio Pennacchi che lo chiama a disegnare per il suo romanzo Canale Mussolini (Mondadori, Premio Strega 2010) le cartine dell’Agro Pontino, prima e dopo la bonifica. Nel 2009 il racconto “Savile Row (i Beatles nell’avvenire)” è stato selezionato e pubblicato su Il Bit dell’Avvenire (2009, Tunuè). “Savile Row” è anche il titolo di una rubrica curata da Stefano Cardinali per Anonima Scrittori che ha generato una serie di storie raccolte nell’ebook “Savile Row - La strada per la musica degli anni settanta” scaricabile gratuitamente sul n. 21 di Fili d’Aquilone.
Sul numero 13 di Fili d’aquilone è stato pubblicato il racconto “Una Ricetta esemplare”.
cardstefano@libero.it
Viaggi
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Lucia Cupertino (1986) È antropologa culturale, poetessa e traduttrice. Dottoranda presso l’Università di Bologna, collabora con Confluenze, rivista di Studi Iberoamericani, con la rivista spagnola di storia Ab initio e con Jilas, Journal of Iberian and Latin American studies in Australasia. Su Nuovi Argomenti si occupa principalmente di poesia ispanoamericana. Sue poesie sono apparse nell’antologia Poeti contemporanei 179 (2013, curata da Elio Pecora), nelle riviste Sagarana, Poeti e poesia e nella rivista messicana La otra. Di prossima pubblicazione Mar di Tasman (Collana Isole, Bologna, 2014).
luciacupertino@email.it
Suite del transito
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Francesco Magoga Nasce a Palermo nel 1984, inizia ad approcciarsi alla fotografia da amatore e dopo aver frequentato un corso nel 2012, si iscrive all' Istituto Europeo di Design, dove attualmente frequenta il corso di arti visive nella sezione Fotografia.
Della fotografia apprezza tutte le sfaccettature con una predilezione per l'aspetto documentaristico e la possibilità di ricreare, attraverso l’immagine, ambienti più o meno reali inseguendo una sua personale visione.
All’interno del corso di Progetto Editoriale presso lo IED, quest’anno si dedica ad una trasposizione fotografica de «Le Petit Prince», l'opera letteraria più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry, creando set di ripresa fotografica dove far agire, tra realtà e immaginazione, i personaggi principali.
fra101984@gmail.com
La Processione di Assoro. Un percorso fra tradizione e spiritualità
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Giorgio Mobili (1973) Laureato in Lettere moderne all’Università di Pavia, vive negli U.S.A. dal 1999. Nel 2005 ha ottenuto il dottorato in Letterature Comparate dalla Washington University in St. Louis, Missouri. Attualmente insegna alla California State University di Fresno.
È autore di vari saggi e dello studio Irritable Bodies and Postmodern Subjects in Pynchon, Puig, Volponi (Peter Lang, 2008). La sua poesia in lingua italiana è apparsa nel volume collettivo 1° non singolo: Sette poeti italiani (Oèdipus, 2005), in varie riviste (tra cui L’immaginazione, Steve, Gradiva, La Clessidra, Offerta Speciale, Fili d'aquilone), ed è stata inclusa nell'antologia bilingue Poets from the Italian Diaspora (a cura di Joseph Periconi e Luigi Bonaffini, Fordham UP, 2013).
La sua prima raccolta, Penelope su Sunset Boulevard, è uscita nel 2010 presso Manni. La seconda, Planet Maruschka, è apparsa nel 2013 presso La Vita Felice. Del 2013 è anche la sua prima raccolta in lingua spagnola Última salida a Ventura. (Mago Editores, Santiago, Cile). Waterloo riconquistata, la sua terza raccolta in lingua italiana, è uscita presso Puntoacapo nel 2014.
giorgiomobili@hotmail.com
Manca qualcosa nella stanza. La poesia di Narlan Matos
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Patrizia Passarelli È nata e vive a Roma. Insegna lingua e letteratura inglese presso il Liceo Artistico di Pomezia. Ha tradotto testi dall’inglese e dallo spagnolo pubblicati sulle riviste “Arsenale” e “Avvenimenti”. Con la rivista “Arsenale” ha lavorato dal 1985 al 1988.
patrizia.passarelli@fastwebnet.it
Il fico di Giacomo
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Armando Santarelli È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma). Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (Quaderni dell’Ambiente, Provincia di Roma, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009). Oltre che per "Fili d'aquilone", scrive per le riviste cattoliche "Tendopoli" e "Incontro per una Chiesa viva".
armando.santarelli@inwind.it
Una vita esausta
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Francesco Tarquini È nato a Roma nel 1940 e dopo un’esperienza in campo editoriale ha lavorato per trent’anni alla RAI, dedicandosi in modo prevalente all’editing di attività di sceneggiatura di progetti di fiction e alla loro realizzazione. Per alcuni anni ha tenuto in qualità di “esperto della materia” seminari di letteratura ispanoamericana presso l’Università di Roma. Ha collaborato a riviste come “Lingua e Stile e Letterature d’America” oltre che al quotidiano “Il Manifesto”, con saggi e articoli su vari autori fra i quali Juan Carlos Onetti, Mario Vargas Llosa, Juan Gelman, Ricardo Guiraldes. Di Juan Carlos Onetti ha tradotto per Feltrinelli il romanzo Lasciamo che parli il vento. Organizza incontri letterari e conduce laboratori di scrittura. Nel 2003 ha pubblicato il libro di racconti Figure di spago (Manni) e nel 2011 ha curato Molestando i dèmoni, raccolta poetica di Daniel Samoilovich (Edizioni Fili d’Aquilone).
tarquini.francesco@fastwebnet.it
Il vero nome delle cose. Sul libro di poesia di Alessio Brandolini Nello sguardo del lupo
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Marco Testi È nato a Tivoli nel 1952 e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e lo è attualmente alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il volume "Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato" in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna. In Una città come mito (Chiccha, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana.
testi.marco@alice.it
Viaggio oltre i miti d’occidente. Tiziano Terzani a dieci anni dalla scomparsa in un libro di Alen Loreti
Abissi, sentieri, ironie e altre storie
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Michele Varcasia Nasce a Roma nel 1964. Ingegnere meccanico in un centro di ricerca, ama da sempre le moto antiche e questo “virus” deve essersi sviluppato da piccolo passando ore seduto sulla vecchia BMW dello zio ad ammirarne i particolari e sognando, un giorno, di possederne una uguale. Questa malattia lo ha portato a scrivere racconti, alcuni dei quali, raccolti nel libro autoprodotto: Motoveloce ed altre storie. Restauratore in proprio delle sue molte moto appena può scappa in garage per coccolarle. Amante del mototurismo, è stato segretario del BMW Moto Club Latina e direttore per l’Italia del Vintage BMW Motorcycle Owners Club, il più grande club americano di BMW d’epoca.
Ha oramai intrapreso il penoso percorso verso il baratro del collezionismo, possedendo più moto di quante non riesca a guidarne.
michelevarcasia@gmail.com
WEHRMACHTsGESPANN
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Annarita Verzola È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un circolo didattico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.
annver3@gmail.com
Caro diario
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