Quasi amici, film del 2011 di Oliver Nakache ed Eric Toledano (uscito in Italia l’anno successivo) è ispirato a una storia vera, quella del tetraplegico Philippe Pozzo di Borgo (autore di Le Second Souffle) e del suo aiutante domestico, o semplicemente “badante”, Yasmin Abdel Sellou, detto Driss. Una storia di soste e percorsi, in tema con questo numero di Fili d’aquilone, e ambientata a Parigi.
Il film narra il cammino di due persone molte diverse ma che, giorno dopo giorno, diventano amici avendo il coraggio di fermarsi a riflettere sulle loro vite, e questo li condurrà ad aiutarsi reciprocamente e a comprendersi meglio.
Driss, interpretato da Omar Sy, desidera soltanto una firma su una lettera per usufruire ancora dei benefici assistenziali e a tale scopo bussa alla porta di un ricco signore tetraplegico. Philippe, l’ammalato, è attratto dalla personalità estroversa e diretta del ragazzo, dalla sua determinatezza e proprio per questo lo considera adeguato al ruolo di suo assistente, più di tante altre persone assai meglio referenziate che si presentano ben vestiti ed educati. Philippe prende la decisione al volo, quando vede che Driss lo tratta come una persona normale.
Ha così inizio, superate le difficoltà iniziali, il loro percorso di vita: i due si conoscono, si affrontano, fino a entrare in confidenza e andando al di là di un semplice rapporto professionale. Driss riesce a far divertire Philippe facendogli dimenticare i suoi problemi fisici, a farlo ridere, a staccarlo dalla sua apatia. Piano piano il loro rapporto si fa più intenso fino a scoprire, insieme, il mondo da un nuovo punto di vista.
Non voglio andare oltre, se per caso qualche lettore non avesse ancora visto il film. Aggiungo soltanto che Quasi amici ha vinto numerosi premi, tra i quali, al Miglior attore, il César 2012 e il Lumière 2012. Al Tokyo International Film Festival 2011 ha ricevuto il Grand Prix come migliore film.
Al di là dei premi ricevuti Quasi amici è divenuto ben presto uno dei film francesi di maggior successo di tutti i tempi, forse perché è una narrazione sostanzialmente ottimistica che tocca le corde emotive più profonde dello spettatore, un film dove si ride e si piange. Una storia a un tempo cruda e brillante, ben diretta soprattutto nei fitti dialoghi tra i due bravi protagonisti.
Quasi amici, di Oliver Nakache ed Eric Toledano
con François Cluzet e Omar Sy
Titolo orginale: Intouchables
Colonna sonora: Ludovico Einaudi
Produzione: Francia, 2011
becerril.veronica@gmail.com
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