FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 1 gennaio/marzo 2006 Il filo spinato della memoria |
Il filo spinato della memoria Ricordi e Memoria è il titolo del volume realizzato nel 2003 dall'ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), sezione di Roma, curato da Vera Michelin Salomon. Nel libro sono raccolte poesie, pensieri, e racconti che i ragazzi di alcune scuole hanno scritto dopo gli incontri avvenuti durante il Giorno della Memoria (27 gennaio), con i testimoni delle deportazioni della dittatura nazifascista o dopo la visita a un campo di sterminio. Sono scritti semplici eppure toccanti, significati, come quello anonimo proveniente dalla Scuola Media n. 4 di Nuoro, che s'intitola Soli: Con il loro sguardo O la lettera di Erika Silvestri, del Liceo Scientifico "Sandro Pertini" di Roma:
Forse tutti (o quasi) vogliamo che eccidi del genere non accadano più, o che non venga nemmeno immaginato di deportare popolazioni da un punto all'altro della terra, che sia ben saldo il diritto alla vita, alla dignità di ogni singolo uomo. Eppure il pericolo non è del tutto scomparso, per questo occorre tenere ben desta la memoria, scuoterla con l'infelice ricordo dei campi di sterminio, delle persecuzioni e dei conflitti bellici. Se l'uomo ha sbagliato una volta (e forse non una sola) può tornare a farlo. E comunque di guerre ce ne sono ancora, anzi più di prima. Di soprusi ne accadono tutti i giorni e da un piccolo male ne può nascere uno irrimediabile: a volte è l'indifferenza nei confronti di chi soffre, di chi ha bisogno, di chi viene emarginato, o respinto. Forse è questo il monito del grande scrittore americano Philip Roth nell'ultimo romanzo Il complotto contro l'America, o quello scrittore argentino Ricardo Feierstein che nell'intervista di Sara Pagnini sottolinea il pericolo che idee antisemite possano riprendere il sopravvento, o magari mutare pelle e insinuarsi anche nelle moderne democrazie. Riccardo De Gennaro (coadiuvato dalle foto di Gea Casolaro) traccia un profilo dell'Argentina a trent'anni dal golpe dei generali e della "guerra sporca" che ne seguì. Ambra Laurenzi, esperta fotografa, ha documentato con le sue nitide immagini, che fanno parte del progetto "Le Rose di Ravensbrück" (Cd-Rom in corso di produzione), il campo di sterminio di Ravensbrück: per ricordare più tenacemente, o, per citare la poesia qui sopra riportata, "per non far finta di non sapere".
Quasi 40.000 italiani vennero strappati dalle loro case tra il settembre 1943 e la primavera del 1945 e deportati nei campi nazisti. Solo 1 su 10 fece ritorno. Il 27 gennaio 1945 ci fu l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. In Italia la legge n. 271/2000 ha proclamato il 27 gennaio "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio. Per approfondire: |
Sommario
Breve antologia poetica di Carlos Nejar
Psicologia e poesia
Intervista a Ricardo Feierstein
Blanca Wiethüchter, Assistere al tempo
Come i nazisti, a trent'anni dal golpe argentino
Ravensbrück
Philip Roth, Il complotto contro l'America
Armando Romero, La radice delle bestie
Pasolinismo di massa
La poesia di Giovanna Zoboli
Eduardo Mitre, Versi d'utunno
L'ANGOLO DI ED
IL PUGNO DI IVAN
ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
IL CINEMA A PAROLE
Chi ha realizzato questo numero
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