FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 1
gennaio/marzo 2006

Il filo spinato della memoria

Il filo spinato della memoria

Ricordi e Memoria è il titolo del volume realizzato nel 2003 dall'ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), sezione di Roma, curato da Vera Michelin Salomon. Nel libro sono raccolte poesie, pensieri, e racconti che i ragazzi di alcune scuole hanno scritto dopo gli incontri avvenuti durante il Giorno della Memoria (27 gennaio), con i testimoni delle deportazioni della dittatura nazifascista o dopo la visita a un campo di sterminio. Sono scritti semplici eppure toccanti, significati, come quello anonimo proveniente dalla Scuola Media n. 4 di Nuoro, che s'intitola Soli:

Con il loro sguardo
imploravano.
Con il loro dolore
si rivelavano.

Tutti fingevano
di non capire,
di non vedere,
di son sapere.

Con il loro silenzio
li hanno traditi
annientati
sterminati.

O la lettera di Erika Silvestri, del Liceo Scientifico "Sandro Pertini" di Roma:

Carissimo Piero,
a quattro giorni dal mio ritorno a casa non posso che pensare al viaggio che ho appena fatto. Non lo dimenticherò tanto facilmente. Sono felice di essere stata ad Auschwitz a 17 anni; lo sono perché sento di avere qualcosa dentro, che prima non avevo. Qualcosa di importante. Non dimenticherò quello che ho visto. Non potrò cancellare dal mio cuore i tuoi occhi pieni di lacrime, quando, sulla Judenrampe, circondato da tutti i ragazzi, mi guardavi e raccontavi. (...) Ti prometto che porterò avanti quello che stai costruendo con le tue parole, per trasmettere ad altri quello che mi hai trasmesso. Le tue memorie; la tua storia di bambino strappato alla sua normalità, dal calore della sua famiglia; un bambino al quale tutti i sogni sono stati cancellati troppo presto. Un bambino che si è ritrovato da solo in un inferno ordinatissimo e spaventosamente studiato per poter essere esattamente quello che è stato: l'inferno.

Forse tutti (o quasi) vogliamo che eccidi del genere non accadano più, o che non venga nemmeno immaginato di deportare popolazioni da un punto all'altro della terra, che sia ben saldo il diritto alla vita, alla dignità di ogni singolo uomo. Eppure il pericolo non è del tutto scomparso, per questo occorre tenere ben desta la memoria, scuoterla con l'infelice ricordo dei campi di sterminio, delle persecuzioni e dei conflitti bellici. Se l'uomo ha sbagliato una volta (e forse non una sola) può tornare a farlo. E comunque di guerre ce ne sono ancora, anzi più di prima. Di soprusi ne accadono tutti i giorni e da un piccolo male ne può nascere uno irrimediabile: a volte è l'indifferenza nei confronti di chi soffre, di chi ha bisogno, di chi viene emarginato, o respinto. Forse è questo il monito del grande scrittore americano Philip Roth nell'ultimo romanzo Il complotto contro l'America, o quello scrittore argentino Ricardo Feierstein che nell'intervista di Sara Pagnini sottolinea il pericolo che idee antisemite possano riprendere il sopravvento, o magari mutare pelle e insinuarsi anche nelle moderne democrazie. Riccardo De Gennaro (coadiuvato dalle foto di Gea Casolaro) traccia un profilo dell'Argentina a trent'anni dal golpe dei generali e della "guerra sporca" che ne seguì. Ambra Laurenzi, esperta fotografa, ha documentato con le sue nitide immagini, che fanno parte del progetto "Le Rose di Ravensbrück" (Cd-Rom in corso di produzione), il campo di sterminio di Ravensbrück: per ricordare più tenacemente, o, per citare la poesia qui sopra riportata, "per non far finta di non sapere".




Deportati in Italia

Quasi 40.000 italiani vennero strappati dalle loro case tra il settembre 1943 e la primavera del 1945 e deportati nei campi nazisti. Solo 1 su 10 fece ritorno.
Negli anni stessi anni le vittime della persecuzione antiebraica in Italia furono 7.579. Di essi 6.806 furono deportati nel lager nazisti: solo in 837 si salvarono. 322 furono uccisi direttamente in Italia.

Il 27 gennaio 1945 ci fu l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. In Italia la legge n. 271/2000 ha proclamato il 27 gennaio "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio.

Per approfondire:
- il sito www.deportati.it dell'ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti);
- il sito www.cdecdbase.it del Centro di documentazione ebraica;
- Liliana Picciotto Fargion, Il libro della memoria - Gli Ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia, Milano, 1991.

Sommario

Breve antologia poetica di Carlos Nejar
a cura di Vera Lúcia de Oliveira

Psicologia e poesia
di Caterina Camporesi

Intervista a Ricardo Feierstein
a cura di Sara Pagnini

Blanca Wiethüchter, Assistere al tempo
di Alessio Brandolini

Come i nazisti, a trent'anni dal golpe argentino
di Riccardo De Gennaro, foto di Gea Casolaro

Ravensbrück
di Ambra Laurenzi

Philip Roth, Il complotto contro l'America
di Alessio Brandolini

Armando Romero, La radice delle bestie
di Alessio Brandolini

Pasolinismo di massa
di Biancamaria Frabotta

La poesia di Giovanna Zoboli
di Alessio Brandolini

Eduardo Mitre, Versi d'utunno
di Antonella Ciabatti


Rubriche

L'ANGOLO DI ED
Memoria
a cura di Giuseppe Ierolli

IL PUGNO DI IVAN
Una piccola furia di nome Ramona
di Ivano Malcotti

ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
Il memoriale dei bambini a Yad Vashem
di Federico Platania

IL CINEMA A PAROLE
Il pianista, di Roman Polanski
di Verónica Becerril




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