INVERNO

Da qualche decennio a un’estate più lunga corrisponde un inverno più corto e meno freddo, dobbiamo agire presto altrimenti molte terre, con lo scioglimento dei ghiacci, verranno sommerse. Di questo parla il racconto di Alessio Brandolini Un caldo inverno, che chiude questo numero. Per restare nel mondo della PROSA, ecco la storia di Marco Galetto The winter gets you down, a seguire quello di Paolo Romano La notte più fredda (aspettando F.); il racconto di Carmela Chiara Imbrogiano Obbligo dotazioni invernali; di Armando Santarelli Centomila gavette di ghiaccio e quello di Carola Cestari, A inverno inoltrato. Infine, come di consueto, una storia dedicata ai più piccoli: Inverno. Il piano si attua di Annarita Verzola.

Molto spazio dedicato alla poesia, soprattutto straniera: siamo a marzo e questo mese è dedicato a questa forma letteraria.
Nell’ambito della POESIA STRANIERA Alessio Brandolini parla del lavoro dello spagnolo Eduardo Moga, traducendo testi poetici dal suo ultimo libro Tu non morirai. [Tú no morirás]; Sara Comisso ci fa conoscere l’autrice di Madrid Julia Piera e il suo libro B de Boston. La poetessa francese Marilyne Bertoncini propone la silloge poetica Hivers da lei stessa poi tradotta in italiano (Inverni). Silvia Favaretto, in La bracciata finale, ci fa conoscere il poeta ecuadoriano Marcos Rivadeneira Silva; Stefano Busellato il poeta brasiliano (di origini italiane) Marco Lucchesi e il suo libro Clio.
In viaggio con Lucero Alanís, è un ricordo del messicano Luis Armenta Malpica dedicato alla sua connazionale recentemente scomparsa e pubblicata in Italia da Edizioni Fili d’Aquilone. Marco Testi parla della poesia del venezuelano Adalber Salas Hernández (Alla ricerca del mare perduto) in riferimento al libro pubblicato in Italia Nuove mappe nautiche. Venezuelana è anche Edda Armas e ce la fa conoscere Silvio Mignano, in riferimento soprattutto al libro Talismani per la fuga pubblicato nel 2022 in Spagna [Talismanes para la fuga].
Marco Benacci invita alla lettura del libro di poesia Messaggio inviato sulla punta di una lancia del grande poeta colombiano Giovanni Quessep, con una breve ma intensa recensione. Giorgio Cavallo in Odore Umano, parla della poesia di Barbara Korun e del suo libro uscito in Italia nel 2021, tradotto da Jolka Milič.

La sezione dedicata alla POESIA ITALIANA si apre con la silloge in tema Inverni di Sarah Stefanutti. Bianco con riserva è la scelta poetica di Viviane Ciampi accompagnata da suoi acrilici. Azzurra D’Agostino ci propone un lavoro intitolato Nel freddo dove si cammina in fretta. Fabio Pusterla ha operato una scelta di testi per “una piccola antologia personale” al quale ha dato il titolo Il motivo dell’inverno. Silvio Favaretto in Inverno presso l’Hangpu ha scelto per noi degli haiku.

Per la CRITICA letteraria: Marco Testi, in Una ragione senza armi, una solitudine senza ragione recensisce Stella Maris, il secondo libro del dittico finale di Cormac McCarthy pubblicato in Italia nel 2023. Marco Benacci, in L’importanza della cenere fa alcune riflessione sul libro di poesia di Alessio Brandolini Il tuo cuore è una grancassa. Armando Santarelli in L’invasione della Polonia valuta alcune considerazioni di Alessandro Barbero sulle cause che fecero esplodere il secondo conflitto mondiale.

Per le RUBRICHE, Giuseppe Ierolli, per l’Angolo di Ed, ha selezionato testi poetici di Emily Dickinson e una lettera (con i consueti commenti) e ideato la silloge I pomeriggi d’inverno, basata sulla stagione più fredda dell’anno, con la sua particolare angolazione della luce e le Bianche delizie invernali. La vignetta Inverno di Gabriele Nicosia ci mostra l’allarmante cambio climatico di cui parlavamo all’inizio di questo editoriale. Verónica Becerril, per la sua consueta rubrica dedicata al cinema, ha scelto un classico dei fratelli Cohen: Fargo, dove il freddo gioca un ruolo da protagonista. Chiude la sezione delle Rubriche (e questo numero dedicato all’inverno) Stefano Cardinali che in Una inaspettata e inevitabile passione dedica il suo intervento sull’ascolto al gruppo musicale britannico Portishead e alla loro album di esordio Dummy (1994).

* * *

Ricordiamo ai nostri amici lettori che i primi 73 volumi di Edizioni Fili d’Aquilone sono in commercio e si possono acquistare seguendo le modalità descritte nella pagina degli acquisti del sito della nostra casa editrice e nelle varie librerie online, come ad esempio Libro Co. (nostro distributore), Amazon, Ibs e Libreria Universitaria.

Le ultime pubblicazioni per la collana di poesia i fili:

• La rovina che nomino, della colombiana Andrea Cote (a cura di Alessio Brandolini)
• Messaggio inviato sulla punta di una lancia, del colombiano Giovanni Quessep (a cura di Alessio Brandolini e Martha L. Canfield)
• Cose viste, del colombiano Felipe García Quintero (a cura di Alessio Brandolini)
• Pittura rupestre, dell'argentina Luisa Futoransky (a cura di Giorgia Delvecchio)
• Nuove carte nautiche del venezuelano Adalber Salas Hernández (a cura di Alessio Brandolini)
• Poeta di fiume, del colombiano Armando Romero (a cura di Alessio Brandolini e Martha L. Canfield)

per la collana gli spilli:

• Il faro monastico, di Armando Santarelli

per la collana Fili d'oro:

• Dell'amore assoluto, di Jorge Eduardo Eielson (a cura di Martha L. Canfield)
• Poesie d'amore, di Emily Dickinson (a cura di Giuseppe Ierolli)
• Celebrazione, di Jorge Eduardo Eielson (a cura di Martha L. Canfield)

per la collana i nodi:

• Missori / Missouri, di Giorgio Mobili
  Libro che inaugura la collana dedicata alla poesia italiana contemporanea.

* * *

Dopo un autunno piuttosto mite è arrivato un INVERNO che sembra un prolungamento della stagione precedente: con dentro giornate primaverili e poi ecco che all’improvviso arriva un diluvio, una grandinata. Ora le stagioni, come l’amore, possono venire all’improvviso. Allora buona lettura “invernale” di questo nuovo numero di Fili d’aquilone. Ci rivedremo a metà luglio: sarà già estate ma il nuovo numero, il 67, avrà titolo PRIMAVERA. Così, tanto per chiudere il ciclo delle 4 stagioni. Buona lettura a tutti!