ARRIVI

Si parte e non si sa dove si giunge, ma questo numero ARRIVI di Fili d’aquilone ci conduce, propria in apertura, dentro la poesia del francese Bruno Geneste con la silloge Il arrive / Arriva, tradotta da Viviane Ciampi. Restando nel campo della POESIA STRANIERA, Alessio Brandolini recensisce l’ultimo libro del venezuelano Adalber Salas Hernández Nuove carte nautiche (Nuevas cartas náuticas), uscito recentemente in Spagna e traduce diverse poesie da questo libro; del colombiano Felipe García Quintero la silloge (tratta da un libro uscito in Cile) Cose viste (che il vento spoglia e ricopre con l’aria di un altro nome), nella traduzione di Alessio Brandolini. Giorgia Devecchio, in Pittura rupestre, ci introduce alla poesia dell’argentina Luisa Futoransky proponendo diverse traduzioni da un recente suo libro. Infine, sempre per la poesia straniera, la colombiana Lauren Mendinueta pubblica la silloge La ferita del mondo, tratta da un libro tutt’ora in lavorazione.

Per la POESIA ITALIANA: Marco Testi recensisce Il tuo cuore è una grancassa, ultimo libro di poesia di Alessio Brandolini (in Quel viaggio fuori e dentro di noi); Viviane Ciampi propone Partire è niente, silloge poetica arricchita dalle illustrazioni della francese Diane Beauchamps e, infine, Alessio Brandolini ci parla di Exfanzia, ultima raccolta poetica di Valerio Magrelli.

PER LA PROSA proponiamo ai nostri lettori diversi racconti in tema: Riders di Elena Soprano; Gli Arrivanti di Luca Albanese; In attesa di Rossana Carturan e Randagio di Barbara Fabrizio. Non poteva mancare il racconto di Annarita Verzola dedicato ai più piccoli: Eccolo di nuovo, che gira intorno al mondo della lettura.

Infine per la CRITICA: Un traguardo immortale, un brano tratto da un recente libro su Proust di Armando Santarelli, È un demonio, quel Proust!, sul quale l'autore viene poi intervistato da Roberto Maggiani; di Martha Canfield un resoconto del convegno svoltosi a Firenze nel mese di novembre 2022 sull’opera dello scrittore peruviano Mario Vargas Llosa.

PER LE RUBRICHE
Verónica Becerril, per la sua consueta rubrica dedica dal cinema, ha scelto un film di Gabriele Salvatores del 1991: Mediterraneo. Per l’Angolo di ED Giuseppe Ierolli propone la silloge in tema di Emily Dickinson Il giorno arrivò lentamente, con testi da lui tradotti e commentati. Stefano Cardinali, nella sua rubrica dedicata all’ascolto, ci parla (Un’attesa troppo lunga) dell’arrivo dell’album Up (2002) di Peter Gabriel, a dieci anni di distanza dal precedente. Gabriele Nicosia chiude con la vignetta Eccomi! – ovvero Arrivi che possono trasformarsi in lunghe Attese – la zona Rubriche e questo numero di Fili d’aquilone.

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Ricordiamo ai nostri amici lettori che i primi 64 volumi di Edizioni Fili d’Aquilone sono in commercio e si possono acquistare seguendo le modalità descritte nella pagina degli acquisti del sito della nostra casa editrice e nelle varie librerie online, come ad esempio Libro Co., Amazon e Ibs.

Le ultime pubblicazioni per la collana di poesia i fili:

• Poeta di fiume, del colombianoArmando Romero (a cura di Alessio Brandolini)
• Su, dritti in piedi!, dell'argentino Eduardo Ainbinder (a cura di Francesco Tarquini)
• Migrazioni, della messicana Gloria Gervitz (a cura di Stefano Tedeschi)
• Il poeta laureato dell'argentina Laura Crespi (a cura di Federica Silvino)
• Ultimo giorno di viaggio, del venezuelano Ígor Barreto (a cura di Alessio Brandolini)
• Bestiario, della spagnola Virginia Navalón (a cura di Alessandro Mistrorigo)

per la collana gli spilli:

• Il faro monastico, di Armando Santarelli

per la collana Fili d'oro:

• Celebrazione, di Jorge Eduardo Eielson (a cura di Martha L. Canfield)
• Senza titolo, di Jorge Eduardo Eielson (a cura di Martha L. Canfield)

In questa collana in arrivo, entro il 15 dicembre 2022, un altro volume dedicato a Emily Dickinson dopo La goccia che combatte nel mare (sempre a cura di Giuseppe Ierolli): Poesie d'amore.

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Ecco, dopo tanto camminare, siamo giunti a destinazione. Ma dove, e perché? Beh, comunque siamo arrivati e questo è già qualcosa, un segno importante, anche se domani o magari il prossimo mese dovremmo rimetterci in viaggio, raggiungere un altro luogo. Intanto godiamoci l’arrivo di questo nuovo numero, il prossimo, il 63°, lo pubblicheremo a marzo 2023, avrà per titolo CADUTE e speriamo di non farci troppo male.