FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 42
aprile/giugno 2016

Residenze

 

CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 42


Redazione

Alessio Brandolini (coordinatore)
È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.

alexbrando@libero.it
www.alessiobrandolini.it

Vivere in un bar. Sull’ultimo libro di poesia di Paola Valverde

Martha Canfield
nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).

mcanfield@alice.it

Viviane Ciampi
È nata nel 1946, in Francia, a Lione, città nella quale ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza. Co-fondatrice della rivista d’arte e cultura on line Progetto Geum, ha tradotto dal francese vari saggi di Bernard Noël, poi apparsi sulla rivista di Donatella Bisutti “Poesia e Spiritualità”, e, per la rivista annuale di Jacques Darras e Jean Portante “Inuits dans la Jungle”, un’antologia delle poesie di Alda Merini. Nel 2011 ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Québec, Edizioni Fili d’Aquilone 2011.
Collabora, dal 1998, come traduttrice al Festival Internazionale di Poesia di Genova e ad Alliance Française della stessa città. Ha pubblicato: Domande Minime Risposte, Ed. le mani 2001; La quercia e la memoria, Ed. Il ponte vecchio 2004; Pareti e Famiglie, Ed. Liberodiscrivere 2006; Inciampi, Ed. Fonopoli 2008; Le ombre di Manosque, Ed. Internòs 2011; Scritto nelle saline, Ed. Genesi 2014 (Primo Premio assoluto I Murazzi).
Partecipa regolarmente a festival nazionali e internazionali e all'estero a rassegne come Le printemps des poètes, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée à Sète (Francia) Sidi Bou Saïd (Tunisia). Dirige la collana di poesie “Stelle vagabonde” per le edizioni Internòs, di Chiavari.

viviane.c@alice.it

Non ho residenze

Zappatore d’ignoto. La poesia di Christophe Corp

Giuseppe Ierolli
Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura sono essenzialmente quattro: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; l'organizzazione di incontri letterari con il gruppo "I libri in testa"; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha inoltre curato due antologie di Emily Dickinson, una di poesie: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012) e una di lettere: Lettere d'amore (ilSaggiatore, 2014) e scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013).
A gennaio 2013 è stato uno dei cinque fondatori della "Jane Austen Society of Italy" (JASIT).

ierolli@hotmail.com

L'ANGOLO DI ED: Residenze di damasco

Ambra Laurenzi
Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto.
Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane.
Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990.
Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania.
Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma
Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste.
Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo.
Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.

laurenziambra@gmail.com
www.ambralaurenzi.com

Piccole residenze della natura

Jolka Milič
È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".

(Foto di Ljubo Radovac)

jolka.milic@siol.net

La poesia di Primož Čučnik

Vera Lúcia de Oliveira
Nata a Cândido Mota, in Brasile, vive e lavora a Perugia, in Italia. È poeta, saggista e docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, dove insegna Letteratura Portoghese e Brasiliana. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche pubblicate in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Romania e Germania. Tra i principali riconoscimenti ricevuti si ricordano: il Premio Sandro Penna (1988), il Premio Nazionale di Poesia “Senigallia Spiaggia di Velluto” (2000), il Premio di Poesia dell’Accademia Brasiliana di Lettere (2005), il Premio “Popoli in cammino” (2005). È risultata fra i tre finalisti vincitori del Premio Internazionale di Poesia Pasolini (2006) e ha ricevuto a Brasília nel 2006 dal Presidente Luíz Inácio Lula da Silva il Premio Literatura para Todos, promosso dal Ministero dell’Educazione brasiliano, per la raccolta inedita Entre as junturas dos ossos, pubblicata in quello stesso anno in 190 mila esemplari distribuiti nelle scuole del Brasile. Nel 2009 ha ricevuto il “Premio Internazionale di Poesia Alinari”, promosso dalla Fondazione Vittorio e Piero Alinari, di Firenze, in collaborazione con la Cattedra “Giuseppe Ungaretti” della Columbia University di New York, per la raccolta inedita La carne quando è sola.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), Brasile, 2002; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos - Antologia Poética, Brasile, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: Le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2006; No coração da boca, (poesia), Brasile, 2006; Entre as junturas dos ossos (poesia), Brasile, 2006; A poesia é um estado de transe (poesia), Brasile, 2010; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), Edições, São Paulo, 2013; O músculo amargo do mundo (poesia), São Paulo, 2014.

www.veraluciadeoliveira.it
veralucia.deoliveira@gmail.com


Collaboratori

Verónica Becerril
È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.

becerril.veronica@gmail.com

IL CINEMA A PAROLE: Rughe, di Ignacio Ferreras

Lino Cannizzaro
Ha esordito negli anni '70 come compositore di musica e ha lavorato per le scuole liguri nell’ambito di progetti turistici-culturali.
Ha firmato una decina di progetti per campagne pubblicitarie e culturali in particolare “I giovani e la città” in collaborazione con “Il Secolo XIX” e per importanti aziende del territorio ligure. Ha collaborato negli anni 80, con Radio Babboleo di Genova. I suoi interessi ruotano attorno alla fotografia e al computer graphic.
È ideatore e animatore (con Viviane Ciampi) del sito letterario multilinguistico e d’arte www.progettogeum.org ed è co-autore del progetto “il Linguaggio degli alberi”.
Per la rivista multiculturale “Icaro” ha organizzato insieme al “Centro Culturale Europeo” un incontro-dibattito sui temi della tv e sue derive tra Bernard Noël intellettuale francese e Antonio Ricci, l’ideatore di “Striscia la Notizia”.
Parlando d’arte è convinto che: “Non solo le nostre mani ci fanno scoprire forme e materie, ma anche il cuore e gli occhi i quali ci mostrano oltretutto la troppa distanza che ci separa dagli altri”.
Ha firmato progetti editoriali come “Ora vi racconto” e “Paesaggio mutevole” per le Edizioni Liberodiscrivere.
Ha ideato e organizzato il concorso letterario triennale “La città dei poeti” per conto del “Festival Internazionale di poesia di Genova” e delle Edizioni Liberodiscrivere, in occasione di Genova Capitale Europea della cultura 2004.

lino.cannizzaro@gmail.com

Non ho residenze

Stefano Cardinali
È nato a Roma nel 1955. Nel 1986 si è trasferito a Latina per amore, pur continuando a lavorare nella capitale. Ex giocatore di basket, appese le scarpe al chiodo, ha scoperto l’amore per la pittura. Nel 1989 ha partecipato alla prima mostra collettiva. Dopo numerose esposizioni con altri artisti, nel 2002 presenta la sua prima personale: La Natura delle Cose.
Dall’esperienza pittorica si è avvicinato alla scrittura pubblicando racconti sul web, in particolare per Anonima Scrittori. Questa nuova avventura lo porta a conoscere Antonio Pennacchi che lo chiama a disegnare per il suo romanzo Canale Mussolini (Mondadori, Premio Strega 2010) le cartine dell’Agro Pontino, prima e dopo la bonifica. Nel 2009 il racconto “Savile Row (i Beatles nell’avvenire)” è stato selezionato e pubblicato su Il Bit dell’Avvenire (2009, Tunuè). “Savile Row” è anche il titolo di una rubrica curata da Stefano Cardinali per Anonima Scrittori che ha generato una serie di storie raccolte nell’ebook “Savile Row - La strada per la musica degli anni settanta” scaricabile gratuitamente sul n. 21 di Fili d’aquilone.
La sua collaborazione con la rivista web Fili d’aquilone inizia con il numero 13 (gennaio/marzo 2009).

cardstefano@libero.it

Doti nascoste

Rossana Carturan
È nata a Torino nel 1966 e vive a Latina. Alcuni suoi racconti, articoli e poesie sono stati selezionati per la pubblicazione su riviste letterarie come “Terza Pagina” di Sovera Multimedia e “Orizzonti” di Aletti Editore. Vincitrice di alcuni concorsi, tra i quali: concorso di poesia “altre poesie d’amore”; concorso “Alla corte di Alessandro Farnese” organizzato dall’Accademia “Francesco Petrarca” di Viterbo; concorso Racconti nella Rete 2007 con la pubblicazione della Newton&Compton Editore; finalista premio Artistrada 2008.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, Quando le volpi si sposano, per Navarra Editore (Finalista Premio Carver 2011). Nel 2012 è finalista al concorso Rai Radio 1 “Tramate con noi” e finalista Concorso IBISKOSNOIR 2012 con il romanzo San Quirino. Nel 2015 è uscito il suo nuovo romanzo Adele (Caracò). Ha tenuto diversi laboratori di Scrittura Creativa e di Poesia.

rossana.carturan66@gmail.com

Una crostata di mele

Daniele Catalano
Nasce a Roma nel 1990.
Durante gli studi universitari si appassiona alla fotografia. In un primo momento da autodidatta, e in seguito seguendo corsi specialistici, insegue una sempre maggiore competenza tecnica e culturale, che gli consente di entrare nel mondo del lavoro collaborando con diverse agenzie di eventi sportivi e di competizioni nazionali ed internazionali di danza. Collabora con agenzie fotografiche e parallelamente coltiva personali progetti di ricerca.

danielecatalano@ied.edu

Piccole residenze della natura

Lucia Cupertino (1986)
Scrittrice, traduttrice e antropologa culturale in cammino tra diversi mondi. Ha svolto ricerche universitarie e antropologiche in Italia, Argentina, Messico, Spagna, Germania e Australia su temi legati alle fonti precolombiane e coloniali, mondo amerindio, realtà urbana, cambiamento sociale ed ecologia. È tra le fondatrici de La macchina sognante, web di scritture dal mondo con la quale promuove iniziative culturali in Italia e all'estero. Collabora inoltre con Pressenza, agenzia di informazione sulla non violenza, ecologia e mondo indigeno. Ha curato l'edizione italiana del documentario brasiliano Flor brilhante e as cicatrizes da pedra di Jade Rainho sugli indigeni Guarani-Kaiowà. Attualmente è in Colombia, dove sta prendendo parte ad un progetto di vita ecosostenibile, immersa nella biodiversità di questo pezzo di mondo.
Scrive in italiano e spagnolo e suoi lavori sono apparsi in riviste italiane e latinoamericane quali Nuovi Argomenti, Fili d'aquilone, La macchina sognante, Versante ripido, Sagarana, Iris news, La otra, Círculo de poesía, Bitácora bifronte de La Jornada, Bitácora pública, Vallejo and company.
Il suo primo volumetto di poesia pubblicato si intitola Mar di Tasman (Collana Isole, Bologna, 2014).

luciacupertino@email.it

Non ha tetto la mia casa

Loretta Emiri
È nata in Umbria nel 1947. Nel 1977 si è stabilita in Roraima (Brasile) dove ha vissuto per anni con gli indios Yanomami. In seguito, organizzando corsi e incontri per maestri indigeni, ha avuto contatti con varie etnie e i loro leader.
Ha pubblicato il Dicionário Yãnomamè-Português, il libro etno-fotografico Yanomami para brasileiro ver, la raccolta poetica Mulher entre três culturas, i volumi di racconti Amazzonia portatile e Amazzone in tempo reale (Andrea Livi Editore, Fermo, 2013), quest’ultimo si è meritato il Premio Speciale della Giuria per la Saggistica, del Premio Franz Kafka Italia 2013, il romanzo breve Quando le amazzoni diventano nonne. È anche autrice dell’inedito A passo di tartaruga, mentre del libro Se si riesce a sopravvivere a questa guerra non si muore più, anch’esso inedito, è la curatrice.

loretta.emiri@alice.it

Maloca. Una casa per tutto il villaggio

Annamaria Ferramosca
Vive e lavora a Roma. Fa parte della redazione del portale poesia2punto0.com, dove è ideatrice della rubrica Poesia Condivisa.
Ha pubblicato in poesia: Ciclica, La Vita Felice; Other Signs, Other Circles, Chelsea Editions, New York, serie Poeti Italiani Contemporanei Tradotti; Curve di livello, Marsilio, finalista ai Premi Camaiore, LericiPea, Pascoli e Montano; Paso Doble, Empiria; La Poesia Anima Mundi, puntoacapo; Porte/Doors, Edizioni del Leone; Il versante vero, Fermenti. Ha curato la versione poetica italiana del libro del poeta romeno Gheorghe Vidican “3D”, CFR. Di imminente pubblicazione: Trittici-Il segno e la parola, per dot.com Press.

ferrannam@gmail.com

Le città erano tutte Venezia

Manuela Francavilla
Nasce a Mondovì (Cuneo) nel 1976; si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne e Contemporanee presso l’Università di Torino. Al terzo anno accademico vince una borsa di studio Erasmus che le dà l’opportunità di studiare un anno all’Università di Oviedo in Spagna. Frutto di quest’esperienza è il suo avvicinamento al teatro contemporaneo spagnolo e la conseguente traduzione della Historia de Una Escalera del drammaturgo spagnolo Antonio Buero Vallejo.
Nel 2003 si trasferisce a Madison negli Stati Uniti dove consegue un Master in Letteratura Italiana presso l’università del Wisconsin-Madison e dove tutt’ora vive. Nel frattempo, corregge articoli accademici, tra cui quello intitolato Una traduzione della Relazione sui Tibet e sulle sue Vie (Tibetorum ac eorum Relatio Viarum) di p. Manoel Freyre del professor Michael Sweet, pubblicata in Storialocale 21. Quaderni pistoiesi di cultura moderna e contemporanea nel 2013, traduce dall’inglese e dallo spagnolo per la MF Italian Language Services e insegna corsi di spagnolo e italiano sia presso il Madison College che privatamente.
Negli ultimi anni sviluppa la passione per la letteratura italo-americana, alla diffusione della quale contribuisce con il suo Italian-American Book Club (serate per condividere le impressioni su lavori letterari di questo genere) e con brevi recensioni pubblicate sul suo sito web. Più di recente inizia a lavorare anche a un altro progetto: stilare un elenco (che pubblicherà sul suo sito) di titoli di riviste, cartacee e online, che pubblicano traduzioni letterarie in italiano. Lo scopo è di aiutare i giovani traduttori a trovare e stabilire i contatti con delle riviste che poi diffondano il loro lavoro aiutandoli quindi a intraprendere la carriera del traduttore letterario.

manuela.francavilla@gmail.com

Amicizie italo-afroamericane. Un racconto di Mary Bucci Bush

Cinzia Marulli
È nata a Roma il 6 marzo 1965 dove tuttora risiede. Ha studiato all’università La Sapienza di Roma sino-indologia e sta traducendo alcuni tra i principali poeti cinesi contemporanei e in particolare i poeti brumosi (Bei Dao, Mang Ke ecc..). È curatrice della collezione di quaderni di poesia Le gemme (Ed. Progetto Cultura) e ha pubblicato note critiche su varie riviste di settore (La mosca, Atelier, I fiori del male ecc…). Ha realizzato progetti di videoarte in collaborazione con il Gatestudio Records. È promotrice culturale e cura rassegne di poesia. Suoi testi poetici sono stati tradotti in cinese, greco, inglese, spagnolo e pubblicati in Cina, Bolivia, Colombia, Ecuador, Messico e Spagna.
Ha pubblicato in poesia: Agave (LietoColle 2011) con l’introduzione di Maria Grazia Calandrone e nota critica di Plinio; Las Mantas de Dios-Le coperte di Dio (Ed. Progetto Cultura 2013) in versione bilingue italiano-spagnolo con traduzione di Emilio Coco e introduzione di Mario Meléndez; Percorsi (Ed. La Vita Felice 2016) con prefazione di Jean Portante.

marullicinzia@libero.it

La casa delle fate

Gianni Priano
È nato a Genova nel 1962 e abita (forse malvolentieri) a Voltri, terra “patria”. Probabilmente lui preferirebbe stabilirsi a Borgo Peruzzi, dove ha una casetta sulle colline sopra Molare, in Piemonte. Di mestiere fa l’insegnante. Ha scritto qualche libro ma suppone che non passerà alla storia per questo. E neppure per altro. Ha tre figli e tre gatti sparsi (figli e gatti) qua e là. I figli li ha fatti – come spesso accade – con due donne. I gatti li ha trovati (anzi, sono loro che hanno trovato lui).

gianni.priano@gmail.com

A volte ci piglia tenerezza

Armando Santarelli
È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma).
Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore.
Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».

armando.santarelli@inwind.it

La prigione della felicità. Un commento al Diario della felicità di Nicolae Steinhardt

Nina Smozine
È nata in un paesino della Bassa cremonese nel primissimo dopoguerra ed è vissuta a Cremona fino a 18 anni. Ha scritto il suo primo racconto a sei anni, spontaneamente. Non si trattava di un compitino di scuola. Vocazione subito soffocata dai successivi 13 anni di insegnamento scolastico delle letterature (nell’ordine) italiana, inglese, latina e greca. Si è laureata in Scienze Politiche a Firenze e ha poi lavorato a Milano e a Roma come giornalista professionista (economia e finanza). Non ha scritto nulla fino a 55 anni (lavoro a parte) ed è tutt’oggi una pessima lettrice (raramente riesce a finire i libri che compra, salvo divorarne appassionatamente alcuni). Oltre al corso di scrittura tenuto da Francesco Tarquini, ritiene che l’arricchimento dei suoi mezzi espressivi sia dovuto alle tre lingue straniere che ha imparato a parlare, principalmente frequentando i nativi. Non ha pubblicato quasi niente, né ha cercato di farlo, ma si è qualificata tra i vincitori di due piccoli concorsi letterari: “Parole sopra Esquilino’’ nel 2007 e “Violetta di Soragna’’ nel 2011. Scrive a mano su piccoli taccuini a quadretti, come facevano i vecchi cronisti. Vive a Milano, Cremona e Roma.

som981@hotmail.it

L'ultima residenza

Francesco Tarquini
È nato a Roma nel 1940 e dopo un’esperienza in campo editoriale ha lavorato per trent’anni alla RAI, dedicandosi in modo prevalente all’editing di attività di sceneggiatura di progetti di fiction e alla loro realizzazione. Per alcuni anni ha tenuto in qualità di “esperto della materia” seminari di letteratura ispanoamericana presso l’Università di Roma. Ha collaborato a riviste come “Lingua e Stile e Letterature d’America” oltre che al quotidiano “Il Manifesto”, con saggi e articoli su vari autori fra i quali Juan Carlos Onetti, Mario Vargas Llosa, Juan Gelman, Ricardo Guiraldes. Di Juan Carlos Onetti ha tradotto per Feltrinelli il romanzo Lasciamo che parli il vento. Organizza incontri letterari e conduce laboratori di scrittura. Nel 2003 ha pubblicato il libro di racconti Figure di spago (Manni) e nel 2011 ha curato Molestando i dèmoni, raccolta poetica di Daniel Samoilovich (Edizioni Fili d’Aquilone).

tarquini.francesco@fastwebnet.it

Un posto sulla terra

Marco Testi
È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.

testi.marco@alice.it

Viaggio attraverso il quotidiano. Susana Szwarc e il suo L’occhio di Celan

Alla ricerca del senso. Le liriche di Gian Citton

Linda Torrresin
È nata a Cittadella (PD) nel 1986. Risiede a Venezia, dove nel 2011 si è laureata con lode in “Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali” presso l’Università Ca’ Foscari. Nel 2016 ha conseguito un dottorato di ricerca in Lingue, culture e società moderne presso la medesima università, con una tesi sul romanzo di Fëdor Sologub Tjažëlye sny (Sogni grevi).
Ha partecipato con relazioni a numerosi convegni in Italia e all’estero ed è autrice di vari articoli e traduzioni. L’insegnamento è la sua vera passione, a cui si dedica già da qualche anno. Tra il 2011 e il 2014 ha insegnato lingua italiana a Mosca. Dal 2012 tiene corsi aziendali di russo, inglese, italiano L2/LS e collabora con numerose scuole come docente online. Insegna tedesco all'IPSAR "E. Cornaro" di Jesolo (VE).

linda.torresin@gmail.com

Aleksej Paršikov e il suo metametaforismo

Anna Maria Vanalesti
È nata a Faenza, si è laureata in Lettere all’Università di Bari e ha svolto la sua carriera di Docente e di Preside in alcuni licei di Roma. Si è sempre dedicata alla critica letteraria, scrivendo numerosi testi per la società editrice Dante Alighieri come Storia della letteratura italiana, Segni e percorsi (Antologia della letteratura italiana in 4 vol.), La Mirra nell’ideologia tragica Alfieriana, Leopardi e il fiore del deserto, Lo Specchio (storia letteraria del Novecento e Duemila). Si è anche dedicata alla narrativa, scrivendo Lo scrigno delle fiabe, destinato ai bambini. Attualmente dirige un circolo letterario, Il Leggìo del mare, ad Ostia Lido, dove cura incontri con scrittori e poeti, presentazioni e recensioni di libri. Ha scritto numerosi saggi critici su poeti e letterati italiani, pubblicati in varie riviste.

AVanalesti@libero.it

Abitare nello sguardo del lupo. Sulla poesia di Alessio Brandolini

Annarita Verzola
È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un circolo didattico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.

annver3@gmail.com

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