D'aria e di terra

“D’aria e di terra” si apre con un intervento di Viviane Ciampi sulla poesia che esce dal libro, che vaga nell’aria per essere ascoltata: Impasse: “messa in voce” di un suo audio-testo (in italiano e in francese), con le immagini dei fotovideo di Lino Cannizzaro. Sul fronte delle arti visuali si proietta l’articolo di Lucia Cupertino Di targets, schermi, realtà e iperrealtà parlando della campagna promossa dal californiano David Shook: trasformare i droni attivi in Pakistani in mezzi per diffondere cultura e non morte, lanciando in aria milioni di poesie.

Per la prosa abbiamo il racconto di Luciana Mattei, Marie, e il brano Doppio volo di Gabriele Santoni, tratto dal suo ultimo romanzo: Ultimo volo per Caracas. D’aria e di terra s’intitola l’articolo di Armando Santarelli che affronta il mondo dei disabili, dei “matti” che se ne stanno con la testa tra le nuvole. Annarita Verzola propone, anziché il suo consueto racconto per bambini, la favola Il mezzo pulcino, proveniente dalla tradizione spagnola e raccolta nel Libro Verde dello scozzese Andrew Lang. Martha Canfield presenta il romanzo del messicano Jesús Covarrubias L’uomo dal guanto. Storie shakespeariane che il 23 marzo verrà presentato a Roma, presso l’Ambasciata messicana.
Ambra Laurenzi in Il cielo, comunque... ha selezionato alcune sue foto che narrano, per immagini, alcuni aspetti dell’aria e della luce.

Per la poesia abbiamo le sillogi in tema di quattro voci femminili: Elena Gerasi (Il rumore della luce), Rossella Maiore Tamponi (Dall’alto), Viviane Ciampi (D’aria e di terra) e, infine, della colombiana María Clara González (Per sentieri d’aria).
Come di consueto molto spazio alla poesia straniera.
Sanja Roić e Ginevra Pugliese propongono la croata Tatjana Gromača (Una realtà che opprime); Jolka Milič il giovane sloveno Andrej Hočevar; Alessio Brandolini lo spagnolo Antonio Praena (Tra cielo e terra) e il colombiano Felipe García Quintero (Di terra); Viviane Ciampi presenta la poesia della belga Cécile Oumhani (Spostare l’orizzonte).

Per la critica.
Il portoghese Albano Martins recensice l’ultimo raccolta poetica di Vera Lúcia de Oliveira O músculo amargo do mundo (Il muscolo amaro del mondo) uscita da poco in Brasile e del libro propone una scelta di testi. Marco Testi affronta il “romanzo economico” Marx & Keynes recentemente pubblicato da Pierangelo Dacrena. Oscar Palamenga ci parla di un nuovo cantautore, Leo Folgori, e del suo album di esordio Vieni via.

Per le rubriche.
Nell’angolo dedicato a Emily Dickinson, Giuseppe Ierolli in La terra è breve traduce ed esamina alcuni testi della grande poetessa americana dove “l’aria scoscesa” non ha residenza. Verónica Becerril ha scelto il film Tra le nuvole di Jason Reitman che si svolge in volo. Federico Platania, per la rubrica dedicata all’ascolto, ci parla dell’aria frizzante di Manhattan, di primo mattino, dopo aver suonato una notte intera.

Ricordiamo ai nostri lettori che i primi nove libri di Edizioni Fili d’Aquilone (otto nella collana i fili e uno nella collana le ali) sono in commercio e acquistabili con diverse modalità, descritte nella pagina degli acquisti del sito della casa editrice. L’ultimo pubblicato (febbraio 2015) è L’epigrafista di Paulina Vinderman di cui abbiamo parlato nel numero 34 della rivista.

Si tratta dei libri di poesia:

• L'epigrafista, di PAULINA VINDERMAN (2015, a cura di Alessio Brandolini)I
• Pietrisco, di LAURA YASAN (2014, a cura di Alessio Brandolini
• Temperatura voce, di MARIANO PEYROU (2013, a cura di Alessio Brandolini)
• Cardumen, di RODOLFO DADA (2013, a cura di Alessio Brandolini)
• Vi intreccerò in eteree collane, di EMILY DICKINSON (2012, antologia a cura di Giuseppe Ierolli)
• Molestando i dèmoni, di DANIEL SAMOILOVICH (2011, a cura di Francesco Tarquini)
• Palma Reale, di JORGE BOCCANERA (2011, a cura di Alessio Brandolini)
• Poeti del Québec (2011, antologia a cura di Viviane Ciampi)

• Quando l’usignolo, di ANNARITA VERZOLA (2012)

Nei prossimi mesi usciranno altri volumi in preparazione. Si tratta degli autori Daniel Calabrese e Edgardo Dobry, già presentati sulla nostra rivista, e del libro di prose L’isola che sono diventato di Armando Santarelli, abituale collaboratore di Fili d’aquilone con il quale inaugureremo la collana gli spilli.

Su questo numero d’aria e di terra, che di qualche giorno anticipa la primavera, non abbiamo nulla da aggiungere. Per il prossimo ci diamo appuntamento a giugno, ma in punta di piedi visto il titolo rumoroso: SILENZIO.