FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 37
gennaio/marzo 2015

D'aria e di terra

 

IL RUMORE DELLA LUCE

di Elena Gerasi



UNA FORMA BELLA

Nuda piccola creatura,
la tua forma non combacia a quella di nessuno.
Eppur sai così bene aderire ad ogni cosa.
Resti bruna terra, frangia d’ombra e tagli di luce.
Immobile contro al sole come alla tempesta.
Alzi polvere o crepi un sorriso.


VOLEVO ESSERE COME IL CIELO

Il silenzio mi ricorda di me,
di lui mi ricordo il silenzio.
Volevo essere come il cielo,
ma pesante com’ero,
sapevo sempre di terra.
Sono nata d’estate
in un caldo giorno di febbraio,
e di allora non ho più memoria.


SUPERSTITI

Nuvole sopra la testa,
il cielo corre chissà dove.
Il superstite a qualcosa
o a qualcuno
resta fermo,
ancorato dalla vita
neanche fosse una reato.

E ora che lo senti su altre labbra
il nome della malattia
che l’ha mangiato,
il sapore ti ritorna in bocca,
di quel bacio che ha divorato
tutto il creato.


PER LAURA

Seduta
ai piedi di ogni giornata
ascolto il rumore di tutta questa luce.
Con le mani ti disegno il volo
di una coccinella e mi dico che
porterà fortuna.

Sopra la terra,
sono la donna che ti ascolta crescere,
sotto la terra,
vorrei essere quella che sentirai raccontare.


TU VOLI

Se ci sei
ti vorrei scalza
per veder le tue impronte
e sentirmi più tranquilla.
Ma tu voli,
unica creatura del mio immaginario.
Attraversi le età e mi illudi di essere immortale.


LA TERRA

La terra nell’impronta abbraccia il passo,
lo trattiene a modo suo,
amante che si accontenta.
Almeno il Signore le piantasse un albero
qui dritto nel cuore,
lasciando delle radici a penetrarla.
Un prato le ha regalato
e teneri fiori che muoiono.


ARIA

Respirare
piano, l’aria sale
e dentro
ci riempie di cielo
fino all’abisso.

Una madre guarda sempre
respirare il suo bambino,
in ipnosi lo ascolta come un canto.
Quanto ci è preziosa la vita degli altri!


GERMOGLIANO LE DONNE

Sdraiami
e confondimi con la terra,
bruna, polverosa, imperfetta.
Cerca con lo sguardo la crepa
del mio corpo,
entrami dentro
come acqua
oppure coprimi
con l’aria di una carezza.
Germogliano le donne
e gli uomini restano a guardare.
Chissà che cosa pensano?


ESERCIZI

Se ci sono traiettorie per
uno sguardo
le mie puntano al cielo.
Fiduciose parabole
ricadono al suolo
e si allontanano
rimbalzando incontrollabili
verso gli altri.
Il volo non lo si impara
ma mi esercito ogni giorno
a cadere.


SULLA PELLE

Sul muro
sagome di corpi al sole,
un’eco tremante della carne
di decine di passanti.
Sono i figuranti
impalati
a guardare il tramonto,
cui io volto le spalle.
Il sole mi basta sentirlo sulla pelle.


UN CAMMINO

Lungo l’Adda seguiamo
il cammino dell’acqua,
scivoliamo nel bosco sopito
coi pensieri a districare gli alberi
e le mani a intrecciar discorsi.

Il verde esplode in secondo piano,
non è quello dei miei occhi,
neri come quei rami scuri
che indicano il cielo con insistenza.

Il mio passo accanto al tuo,
come un canto e un contro canto,
a zittire l’acqua del tuo sguardo,
che casca nel paesaggio
col rumore di un bicchiere rovesciato.

L’albero ricorda tutte le sue foglie
e se muore in un violino canta i loro nomi,
il muschio invece tace
per nascondersi dal sole,
veste il muro di bellezza fino al cielo.

Ma guarda a terra!
come sono felici le nostre ombre!


LA PROSPETTIVA DEI CIPRESSI

C’è un soffio
tra la vertigine
e lo schianto.

L’incanto delle foglie secche
che muoiono danzando.
Guardare avanti è più facile
se c’è un paesaggio a farmi coraggio,
magari era più semplice a maggio ma
amo la prospettiva dei cipressi,
cadenza lenta e infallibile
della mia distanza da un ricordo.


SENTIERI

Si perde, nell’abituarsi al paesaggio,
la sorpresa vertigine
nello scorgere un sentiero
storto, scomodo e pietroso
che risale incerto
il fianco della montagna.

Un verso bello in una poesia,
la luce in una fotografia.

Ci si perde su strade conosciute
e il tuo sguardo,
che mi camminava addosso,
non inciampa più dove dovrebbe.


La silloge è inedita, tranne i primi due testi che provengono dalla raccolta Sulla pelle (Albalibri).



(foto di Alberto Brevi)


elenagerasi@hotmail.com