FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 69
marzo 2025

Identikit

 

RIMEDI INEFFICACI PER L’INSONNIA

di Giancarlo Cavallo



a Rossella


DORMENDO

Divento notte
scisso tra sogno e sonno
nuoto sperando
di ricongiungermi al risveglio.
Spesso tutto è perduto
questo e quello.


EPIFANIE 1

Nel prima mi risveglia
un’alba col suo azzurro
intermittente
una “pantera” scòrta
la mandria inconsueta
sperduta sull’asfalto
cittadino.
Talvolta evade il sogno
furtivo nella vita.


ATTRAZIONE LUNARE

La città del sonno
sgretolata dal vento
sabbia sottile nella clessidra
diventa spasmodica
attesa dell’alba
duna del deserto
cielo senza stelle
abitanti perduti nel sogno
irraggiungibile all’orizzonte.
Gentile la luna
mi dona il soave
conforto del tuo profilo.


PARAFRASANDO

La poesia ha ragioni
che la sintassi non conosce.
(Non per questo il poeta può
ignorare la sintassi).


EPIFANIE 2

La notte insonne
dell’uomo sulla luna
due donne ignare
forse del grande passo
(e del piccolo umano
lì al balcone)
parlando frettolose vanno
all’inflessibile turno
di lavoro.
Sui tetti come sempre
anche la luna
aspetta il cambio
senza curarsi delle stelle
e strisce della bandiera.


RIMEDI INEFFICACI PER L’INSONNIA

Rientrare nel sogno
di soppiatto
cercando inutilmente
la toppa da infilare
o il filo di una
Arianna sconosciuta.
Contare al buio la fila
dei minuti che mancano
al liberatorio trillo
della sveglia.
Fingere il respiro regolare
di chi nuota sereno
verso il giorno.
Scrivere immaginarie
parole d’amore
sul corpo della bella
Rosa che ti dorme accanto
dannandoti per ogni
incauto movimento
per quel cigolio vecchio
della rete del letto
o delle ossa.
Non resta che aspettarla
insonne sulla riva mentre
l’ultimo lembo di sonno
cela la luce del suo sorriso.


EPIFANIE 3

Ormai è solo il titolo
di un vecchio film
Il lungo sonno
visto e vissuto tanto
tanto tempo fa,
in gioventù.


PREFISSO NEGATIVO

In, minima negazione –
in-tangibile in-visibile
in-significante –
eppure immagino
Sonnia dea del sonno
sgorgare dal suo cuore
in-quieto
per dare requie,
estasi dell’insonne,
breve assenza dell’insonnia
in-insonnia.


PENDOLARE

Se il lento treno del sonno
risacca di respiro che ritorna
cresta d’onda che scruta l’orizzonte
si ferma nel buio della notte
alla solita vecchia stazione
e non riparte, e non riparte più
lascia che la ragione resti
avvolta nella nebbia del mistero
attraversa il binario del lenzuolo
e pazientemente attendi
la fascinosa alba degli amanti.


HYPNOS E THANATOS

Acca e Tiacca sono
gemelli
forse per questo
alla mia età
soffro d’insonnia.


MINOTAURO INSONNE

Un filo del sogno resta
impigliato nella rete
un volto un’emozione
un nome da tempo
ormai obliato.
Però quel filo non m’aiuta
confuso mi smarrisce nel vago
labirinto del dormiveglia.


BONACCIA

A vele spiegate
senza àncora senza rotta
senza porto la nave di carta
sta.
Attende forse
che il vento del sonno
la sospinga nell’oscuro
mare notturno ma,
anche per questa notte,
invano.


PORTO SALVO

Trovarsi come sempre
ancora sveglio
sul letto di Procuste
dei dolori presunti
o immaginari;
la notte è un mare aperto
senza porti né luce all’orizzonte.
Averti accanto è
l’unica salvezza.


TESORO

Con le mie insonnie
al sonno che ti ha rapita
lieto pago il riscatto.


INTERMEZZO NON MUSICALE

Tra il vasto mondo fuori
ed il profondo
mondo di dentro
l’area di sosta
dove il sonno
si ferma ad aspettare
il suo e il mio ritorno.


OLTRE LA NOTTE

Chiedo al fantasma
gentilmente
di ritornare presto
nel suo mondo.
Mi basta sognare
ad occhi aperti
la fine della notte
ed il ritorno felice
del signore del giorno.


TEOREMA

Difficile dimostrare
un teorema d’amore:
per gli uni è gioia
per gli altri è immensa
pena.
Invano mi arrovello
sul cuscino invano trovo
complessissimi arcani
assiomi che svaniscono
nel pulviscolo lieve
del mattino.


RISVEGLIO
(troppo lungo per essere un haiku)

Non so se il canto che sento
sia quello dell’ultimo
uccello notturno o quello
del gaio
messaggero
della nuova aurora.


P.S.: PARAFRASANDO (ANCHE) PESSOA

Figura retorica
questa mia insonnia
iperbole metafora
ossimoro perfino
falsa verità
falsità vera
tutto è perduto tutto
anche l’onore
(benché, confesso
sia un problema per me
trovarne una definizione)
tutto è perduto tutto
fuorché l’amore.


POST POST-SCRIPTUM

Scrivere poesie d’amore
è un crimine contro
la disumanità.
Poeti criminali sappiatelo:
qualcuno prima o poi
vi arresterà.



gccaval@gmail.com