FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 48
gennaio/aprile 2018

Piccolo & Grande

 

CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 48


Redazione

Alessio Brandolini (coordinatore)
È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.

alexbrando@libero.it
www.alessiobrandolini.it

Giancarlo Baroni, I merli del giardino di San Paolo e altri uccelli

Eleonora Finkelstein, Tutto si trasforma

Mariano Peyrou, Bambini innamorati

Martha Canfield
nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).

mcanfield@alice.it

Viviane Ciampi
Poeta e traduttrice, nata in Francia, a Lione. Vive a Genova. Nella volontà di ripensare la lettura poetica intreccia spazi sonori tra poesie, poesie performative e voce cantata, mormorata, stratificata. Collabora, dal 1998 come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”. Partecipa a festival nazionali e internazionali: Altramarea, Printemps des poètes, Rencontres des Suds, Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée nelle edizioni di Sète (Francia), Genova, Sidi Bou Saïd (Tunisia), Ramallah (Palestina). Nel 2015 è entrata a far parte della squadra degli animatori di Voix Vives a Sète. Ha cofondato la rivista on line www.progettogeum.org ed è redattrice della rivista Fili d'aquilone. Ha curato e tradotto l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone 2011) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Ed. Le Castor Astral). Dei libri pubblicati citeremo gli ultimi due: Scritto nelle saline, Genesi Editrice, Torino 2014 (Premio I Murazzi), D’aria e di terra, Ed. Fili d’Aquilone, Roma 2016.

viviane.c@alice.it

Claudie Lenzi. Variazioni sulla voce nascosta

L'armonia degli opposti

Giuseppe Ierolli
Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura sono essenzialmente quattro: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; l'organizzazione di incontri letterari con il gruppo "I libri in testa"; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha inoltre curato due antologie di Emily Dickinson, una di poesie: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012) e una di lettere: Lettere d'amore (ilSaggiatore, 2014) e scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013).
A gennaio 2013 è stato uno dei cinque fondatori della "Jane Austen Society of Italy" (JASIT).

ierolli@hotmail.com

L'ANGOLO DI ED: La goccia che combatte nel mare

Ambra Laurenzi
Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto.
Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane.
Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990.
Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania.
Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma
Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste.
Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo.
Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.

laurenziambra@gmail.com
www.ambralaurenzi.com

Il misterioso mondo degli uccelli

Jolka Milič
È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".

(Foto di Ljubo Radovac)

jolka.milic@siol.net

Marjan Manček, due racconti illustrati: La pecorella Be e Il capretto Mek

La poesia di Uroš Zupan

Vera Lúcia de Oliveira
È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.

www.veraluciadeoliveira.it
veralucia.deoliveira@gmail.com


Collaboratori

Domenico Adriano (Coreno Ausonio, 1948)
Insegnante, libraio, editore, iniziò a pubblicare i poeti tramite il quotidiano «Lotta Continua»; proseguì con «Avvenimenti». A sua cura più antologie.
Tra i racconti in versi: La polvere e il miele, L'Officina Libri, 1977; Bella e Bosco, Stamperia dell’Arancio, 1995; Bambina mattina, Il Labirinto, 2002, 2ª ed. 2005 (in inglese e in francese, per la cura di Barbara Carle e Michel Sirvent, Ghenomena, 2013); Papaveri perversi, Il Labirinto, 2008; Dove Goethe seminò violette, Il Labirinto, 2015, 2ª ed. 2016.

(Foto di Dino Ignani)

domenico.adriano48@gmail.com

Raffaela Fazio, Ti slegherai le trecce

Giangiacomo Amoretti
È nato a Imperia nel 1948; vive a Genova, dove ha insegnato per molti anni Letteratura italiana all’università.
Ha scritto saggi sulla storia della critica letteraria, sulla poesia romantica, sulla letteratura ligure ottocentesca e novecentesca e sulla poesia italiana più recente. Con Giorgio Bàrberi Squarotti e Giannino Balbis ha scritto una Storia e antologia della letteratura italiana in sei volumi per i licei (editore Atlas).
Ha pubblicato una prima raccolta di poesie nel volume Tre poeti (Genova, Zaccagnino, 2004), cui hanno contribuito anche Giorgio Bàrberi Squarotti e Giannino Balbis. Una seconda raccolta, Come un canzoniere, è apparsa nel 2011 (Roma, Aracne): con essa ha vinto nel 2014 il Premio Gozzano per la poesia.
Ha pubblicato diverse liriche in varie riviste online e in cartaceo.

giangiacomo.amoretti@gmail.com

Tra piccolo e grande

Luis Armenta Malpica (Città del Messico, 1961)
È poeta e direttore di Mantis Editores. Dal 1974 vive a Gadalajara.
Ha vinto diversi premi letterari, si segnalano: Premio di Poesía Aguascalientes (1966), Premio Nacional de Poesía “Ramón López Velarde” (1999), Premio Nacional de Poesía “Efraín Huerta” (1999), Premio Jalisco en Letras (2008), Premio Nacional de Poesía “José Emilio Pacheco” (2011), Premio de Poesía en el Certamen Internacional de Literatura “Sor Juana Inés de la Cruz” (2013), homenaje y Premio en el III Encuentro de Poetas “Enrique González León” (2016), Diplôme d’Excellence Librex en el Salón del Libro de Iasi, Rumanía, y Premio “Jaime Sabines-Gatien Lapointe” (2017). Per il suo lavoro editoriale ha ricevuto la Pluma de Plata (2006) e en 2014, il Premio “Nichita Stànescu” por la promoción de la literatura rumana contemporánea, durante il Salón Internacional del Libro de Chisinev (República de Moldavia).
Ha pubblicato una ventina di libri di poesia, alcuni tradotti e pubblicati all’astero. I più recenti sono Papiro de Derveni (2014), Envés del agua (2012), El agua recobrata (antologia, 2011), Llámenme Ismael (2014), The Drunkenness of God (2015), Götterdämmerung. Antología personal. (2015), Götterdämmerung. Antologie minime (2015), Greetings to the Family (2016) e Voinţa luminii (2017).
In Italia sono usciti Voluntad de la luz / Volontà de la luce, (2011, a cura di Emilio Coco, Sentieri Meridiani) e suoi testi poetici sono stai inclusi nell’antologia Dalla parola antica alla parola nuova. Ventidue poeti messicani d’oggi (2012, a cura di Emilio Coco, Raffaelli Editore).

armenta@mantiseditores.com

Alfonso Brezmes, Fuga precipitosa

Elena Bartone
È nata a Torre di Ruggiero (CZ) nel 1962 e attualmente vive a Bra (CN) dove insegna lettere.
È laureata in Giurisprudenza e in Lettere con una tesi sull’opera di Cesare Pavese. È presente in molte antologie ed è stata segnalata in diversi premi letterari.
Ha al suo attivo i seguenti libri di poesia: Sonagliere di corallo; Libellule d’altrove; L’ora blu; Palme di velluto; Arcobaleni lunari; Una sillaba sussurrata; Francesco, nel silenzio; Vento d’onde.

elenabartone@inwind.it

Piccoli frammenti di vita

Verónica Becerril
È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.

becerril.veronica@gmail.com

IL CINEMA A PAROLE: Summer 1993, di Carla Simón

Lino Cannizzaro
Ha esordito negli anni '70 come compositore di musica e ha lavorato per le scuole liguri nell’ambito di progetti turistici-culturali.
Ha firmato una decina di progetti per campagne pubblicitarie e culturali in particolare “I giovani e la città” in collaborazione con “Il Secolo XIX” e per importanti aziende del territorio ligure. Ha collaborato negli anni 80, con Radio Babboleo di Genova. I suoi interessi ruotano attorno alla fotografia e al computer graphic.
È ideatore e animatore (con Viviane Ciampi) del sito letterario multilinguistico e d’arte www.progettogeum.org ed è co-autore del progetto “il Linguaggio degli alberi”.
Per la rivista multiculturale “Icaro” ha organizzato insieme al “Centro Culturale Europeo” un incontro-dibattito sui temi della tv e sue derive tra Bernard Noël intellettuale francese e Antonio Ricci, l’ideatore di “Striscia la Notizia”.
Parlando d’arte è convinto che: “Non solo le nostre mani ci fanno scoprire forme e materie, ma anche il cuore e gli occhi i quali ci mostrano oltretutto la troppa distanza che ci separa dagli altri”.
Ha firmato progetti editoriali come “Ora vi racconto” e “Paesaggio mutevole” per le Edizioni Liberodiscrivere.
Ha ideato e organizzato il concorso letterario triennale “La città dei poeti” per conto del “Festival Internazionale di poesia di Genova” e delle Edizioni Liberodiscrivere, in occasione di Genova Capitale Europea della cultura 2004.

lino.cannizzaro@gmail.com

L'armonia degli opposti

Alessio Capoccia
Nato a Orvieto nel 1975, laureato in Scienze Naturali, da 14 anni lavora con il WWF gestendo l’Oasi naturalistica di Alviano.
Da alcuni anni si diletta a registrare con la sua fotocamera la bellezza della natura, allo scopo di divulgare e trasmettere il rispetto per il mondo che ci ospita.

 

alessio.capoccia@libero.it

Il misterioso mondo degli uccelli

Stefano Cardinali
È nato a Roma nel 1955. Nel 1986 si è trasferito a Latina per amore, pur continuando a lavorare nella capitale. Ex giocatore di basket, appese le scarpe al chiodo, ha scoperto l’amore per la pittura. Nel 1989 ha partecipato alla prima mostra collettiva. Dopo numerose esposizioni con altri artisti, nel 2002 presenta la sua prima personale: La Natura delle Cose.
Dall’esperienza pittorica si è avvicinato alla scrittura pubblicando racconti sul web, in particolare per Anonima Scrittori. Questa nuova avventura lo porta a conoscere Antonio Pennacchi che lo chiama a disegnare per il suo romanzo Canale Mussolini (Mondadori, Premio Strega 2010) le cartine dell’Agro Pontino, prima e dopo la bonifica. Nel 2009 il racconto “Savile Row (i Beatles nell’avvenire)” è stato selezionato e pubblicato su Il Bit dell’Avvenire (2009, Tunuè). “Savile Row” è anche il titolo di una rubrica curata da Stefano Cardinali per Anonima Scrittori che ha generato una serie di storie raccolte nell’ebook “Savile Row - La strada per la musica degli anni settanta” scaricabile gratuitamente sul n. 21 di Fili d’aquilone.
Nel giugno 2017 ha pubblicato insieme ad Alessio Brandolini il libro di poesie e disegni Il Volto e il Viaggio (Edizioni Fili d’Aquilone) nel quale sono presenti trenta suoi ritratti a china.

cardstefano@libero.it

Rossana Carturan, Ognuno finisce come può

Amelia Colanton
Nom de plume di Antonella Amico (1978), Siciliana degli Iblei, che vive e lavora a Roma. Appassionata di arti visive e letterature contemporanee, è dottore di ricerca in Storia antica e cultore della materia in Storia greca presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Ha pubblicato saggi e articoli sulla storiografia contemporanea sul mondo antico, in particolare sulla figura di Gaetano De Sanctis. Tra i suoi lavori scientifici, la monografia Gaetano De Sanctis. Profilo biografico e attività parlamentare (Tivoli, 2007) e la curatela de La Politica di Aristotele. Libri I, II, III. Traduzione e commento di Gaetano De Sanctis (Tivoli, 2010) hanno portato alla luce documenti inediti di grande importanza per gli studi storici, insieme a saggi come «I buoni storici sono cattivi romanzieri»? Il sogno letterario di Gaetano De Sanctis (in «Rationes Rerum» II-III, 2014/2015), e Gaetano De Sanctis e i «Quaderni di Roma» (in «Storiografia» XVI, 2012).
Ama l’arte dei pittori iblei, suoi conterranei, e ha scritto note critiche edite in cataloghi di esposizioni romane.
Ha pubblicato nel 2017 con Edizioni Ensemble il romanzo Gli Inabissati che ha ottenuto una menzione d’onore al Premio internazionale “Salvatore Quasimodo”.

antonella_amico@yahoo.it

Nessuno se n'è accorto

Marisa Martínez Pérsico
È nata a Buenos Aires nel 1978, dove si è laureata in Filologia Ispanica, e vive in Italia dal 2010. Poeta, critica e professoressa universitaria. Ha pubblicato i libri di poesia: Las voces de las hojas (Argentina, 1998), Poética ambulante (Argentina, 2003), Los pliegos obtusos (Argentina, 2004), La única puerta era la tuya (Spagna, 2015), El cielo entre paréntesis (Spagna, 2017) e diversi volumi sulla letteratura argentina, spagnola ed ecuadoriana.
Ha curato antologie poetiche di Leopoldo Marechal, Luis García Montero e Joan Margarit. Ha vinto diversi premi letterari, sia per la poesia che per la sua opera critica, e collabora a riviste e quotidiani.

marisamarp@gmail.com

Una volpina smarrita in Olanda e altre storie d’infanzia

Patrizia Passarelli
È nata e vive a Roma dove insegna lingua e letteratura inglese. Ha pubblicato traduzioni, racconti e recensioni sulle riviste «Arsenale», «Avvenimenti», «Fili d’aquilone» e «La Recherche». Con la casa editrice “Il Labirinto” ha recentemente pubblicato il libro L’angelo del dolore.

patrizia.passarelli@fastwebnet.it

Il gioco delle storie inverse

Armando Santarelli
È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma).
Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore.
Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».

armando.santarelli@inwind.it

Né grandi né piccole: le cipolle

Ilaria Seclì
Salentina nata a Ginevra nel 1975, ha pubblicato D’indolenti dipendenze (Besa, 2005), Chiuderanno gli occhi diario a due voci con Federico Federici, (Quaderni di Cantarena, 2007), Del pesce e dell’acquario (LietoColle, 2009), La sposa nera (I libri dell’Arca, Joker, 2016).
Suoi scritti sono presenti, oltre che sui maggiori siti italiani di letteratura, anche in varie antologie, tra le quali: Poeti Circus, i nuovi poeti intorno ai trent'anni a cura di Giuseppe Goffredo (Poiesis edizioni, 2006), Il segreto delle fragole, a cura di Giampiero Neri e Fabiano Alborghetti (LietoColle, 2006), A sud del sud dei santi. Sinopsie, immagini e forme della Puglia poetica. Cento anni di storia letteraria a cura di Michelangelo Zizzi (LietoColle, 2013), Annotando. Poeti contemporanei 2000-2016 a cura di Marco Ercolani, (La Biblioteca di Rebstein, Quaderno LXI e Quaderno LXII, 2016) e Come una mezzaluna nel sole di maggio, Ricognizione della poesia pugliese (1975- 1994) (Fallone Editore, 2017).
Gestisce il blog http://leragionidellacqua.wordpress.com/

ilariasecli@libero.it

Infinito resto

Francesco Tarquini
È nato nel 1940 a Roma, dove risiede. Ha lavorato per trent’anni alla RAI, dedicandosi in modo prevalente all’editing di sceneggiatura di progetti di fiction e alla loro produzione, ed è stato tra i fondatori e i responsabili della Scuola di sceneggiatura. Dagli anni ’70 si occupa di cultura ispanoamericana, e in qualità di “esperto della materia” ha tenuto per alcuni anni seminari di letteratura argentina presso l’Università di Roma. Ha pubblicato su riviste tra le quali Letterature d’America e Lingua e Stile, saggi su vari autori ispanoamericani, e nel 1982 ha tradotto per Feltrinelli il romanzo Dejemos hablar al viento di Juan Carlos Onetti (Lasciamo che parli il vento). Dal 1980 al 1982 ha collaborato al quotidiano Il Manifesto con interventi di critica letteraria. Nel 2012 ha tradotto Molestando a los demonios del poeta argentino Daniel Samoilovich, di cui ha scritto la postfazione, seguito nel 2015 da Contratiempo di Edgardo Dobry, con suo saggio introduttivo. Entrambi i libri sono stati pubblicati dalla casa editrice Fili d’Aquilone, sulla cui omonima rivista erano già comparse sillogi degli stessi autori.
Nel 2016 ha pubblicato due raccolte di testi poetici di Juan José Saer da lui tradotti, sulla rivista Poeti e poesia diretta da Elio Pecora e su Officina Poesia Nuovi Argomenti. Sempre su Nuovi Argomenti è apparsa una silloge di Mirta Rosenberg.
Ha pubblicato nel 2003 per Manni editore la raccolta di racconti Figure di spago e nel 2013, per Era Nuova, il testo teatrale Nato in una notte di tempesta – Capitano Salgari, rappresentato al Teatro dei Rozzi di Siena per il 150° anniversario della nascita del grande scrittore d’avventura.
Dal 2012 al 2015 ha curato Poeti tra le volte, incontri con i poeti dell’area romana.
Ha condotto per oltre un decennio laboratori di scrittura, e attualmente opera come tutor di scrittura creativa.
Collabora con traduzioni di poesia, interventi critici, racconti, a Fili d’aquilone e altre riviste.

tarquini.francesco@fastwebnet.it

Daniel Samoilovich, Le Incantate

Stefano Tedeschi
È nato a Roma nel 1961, dove vive. Dottore di ricerca in Studi Americani con uno studio sulla ricezione della letteratura ispanoamericana in Italia (“Alla ricerca dell’ultima utopia. La letteratura ispanoamericana in Italia, 1955-2000”), dal 2014 è Professore Associato di Lingua e Letterature Ispanoamericane presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dove lavora dal 2000. Fa parte di numerosi gruppi di ricerca, nazionali e internazionali, e ha stipulato diversi accordi di collaborazione interuniversitaria. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e internazionali, oltre a contributi per pubblicazioni collettive.
Ha pubblicato le monografie All’inseguimento dell’ultima utopia (Roma, 2006), La riscoperta dell’America. Francisco J. Clavigero e la storiografia messicana del Settecento (Roma, 2006) e l’antologia Letteratura Ispanoamericana. Storia e Testi, in collaborazione con Fausta Antonucci (Roma, 2008). Ha tradotto Il mare delle lenticchie di Antonio Benítez Rojo (Ilisso, 2005), Bestiario e Confabulario di Juan José Arreola (Sur, 2017) e Il Plinto di David Rosenmann – Taub (Le Lettere, 2017).

stefano.tedeschi@uniroma1.it

La poesia di Elsa Cross

Marco Testi
È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume “Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo La voce di Rebora alle porte del silenzio in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini.

testi.marco@alice.it

Alla ricerca di ciò che abbiamo perduto. Vagabondaggio e senso della vita nel primo romanzo di Marilynne Robinson

Linda Torrresin (1986, Cittadella, PD)
È docente di Mediazione Linguistica russa e Italiano L2 per studenti Erasmus presso la SSML della Fondazione Universitaria San Pellegrino, dove è anche responsabile della Certificazione PLIDA. Lavora inoltre come traduttrice giurata di russo e bulgaro presso il Tribunale di Venezia, interprete di conferenza, traduttrice freelance.
Laureata con lode in Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel 2016 ha conseguito un Dottorato di ricerca in Lingue, culture e società moderne con un progetto sulla prosa simbolista russa.
È autrice di una quarantina di pubblicazioni, fra cui articoli su riviste nazionali e internazionali e traduzioni (da russo, inglese e tedesco). Ha pubblicato una monografia dal titolo Russia è follia. Un viaggio nella letteratura russa ai confini del normale (Edizioni Eiffel, 2016).

linda.torresin@gmail.com

La poesia postmoderna di Aleksandr Erëmenko

Annarita Verzola
È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un circolo didattico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.

annver3@gmail.com

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