FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 19
luglio/settembre 2010

Eros

 

MAGDA ZAVALA, TRITTICO DELLE MAREE

di Alessio Brandolini



Il buon amore deambula alla cieca,
battendosi contro il caso.             

Magda Zavala

Magda Zavala è poeta e narratrice della Costa Rica, nata nel 1951, vive a Heredia, a pochi chilometri dalla capitale San José. Ha svolto un intenso lavoro come critico letterario e professore universitario. Suoi primi testi poetici e narrativi appaiono su riviste e antologie dall’inizio degli anni settanta. Nel 1999 ha pubblicato il romanzo Desconciertos en un jardín tropical dove intreccia sperimentazione tecnica, indagine psicologica e ricostruzione storica del movimento giovanile degli anni settanta in Centroamerica.
Tra i numerosi volumi di critica si segnalano Historiografia literaria de América Central (1995) e Literaturas indígenas cerntroamericanas (2002; 2008).

Trittico delle maree (Tríptico de las mareas) è un grosso volume di poesia uscito agli inizi del 2010 a San José (Costa Rica) che segna l’esordio in poesia di Magda Zavala. Normalmente i libri di poesia sono smilzi volumi che contengono una media di quaranta-cinquanta poesie. Qui si sfora questo numero di parecchio, più o meno saranno quattrocento i testi raccolti, ma c’è una ragione: il libro contiene tre libri separati (per questo “trittico), scritti in tempi diversi e pubblicati (per intero) in questa sede. I tre libri sono Habitante estraño, Consejas al amigo incierto, Conjunción, e tracciano un lungo percorso che ha inizio negli anni settanta e arriva fino al 2008. I fili conduttori principali, quelli che risaltano maggiormente agli occhi del lettore, sono l’importanza (e la complessità) del sentimento amoroso, la vita di coppia e la relazione erotica, anche ribelle ma sempre accompagnata da sensuale morbidezza. Il linguaggio lirico è limpido, teso al suo significato primario, a una inusuale chiarezza metrica ed espressiva, ma consapevole dell’ambiguità intrinseca alla parola stessa, dovuta alla sua antica origine, al suo sviluppo e alla sua storia.
La raccolta è un’opera nitida e passionale, una specie di piccola enciclopedia poetica “costruita” giorno dopo giorno, in oltre trent’anni di lavoro letterario. Un diario di bordo poetico, un incessante dialogo sulla condizione di donna, madre, amante, sposa-poeta, cittadina impegnata nel progresso culturale e civile del proprio del paese, per la pace nel mondo e la salvaguardia del nostro pianeta.

L’amore non esclude il conflitto, la lotta, la voglia di emancipazione e indipendenza dal proprio partner, soprattutto quando si tratta di una donna in lotta per una concreta ed effettiva eguaglianza.
I dieci testi qui sotto proposti provengono da Trittico delle maree e sono stati selezionati seguendo il filo rosso dell’Eros. Accolgono infatti voci femminili; percorsi e momenti sensuali ed erotici consustanziali alla relazione amorosa, perché “nessuno frena il fragore delle onde”; difficoltà, conflitti, attese e ambiguità della vita e della relazione di coppia. La poesia di Magda Zavala non scivola mai nel sentimentalismo, agisce sempre con coraggio e trasgressione, ma con la leggerezza filosofica di una poesia che prova a comprendere ogni sfumatura dell’amore e a raccontarla in versi, a viso aperto e senza infingimenti, al lettore.




DIECI POESIE D'AMORE DI MAGDA ZAVALA
da Triptico de las mareas



TRATATO DE BESOS

Me besabas con toda tu boca.
A punto estuve de creer que nada dejabas para ti.

Con la frescura robusta de fruta turgente, tus labios.
Tu lengua, un molusco entendido
y risueño.

Me besaba tu aliento en los oídos
y el ruido zumbón, oscuro,
de tus llamados.

Me besaste alguna vez en la distancia del cuerpo.

Estuve en tu boca, en tus labios, en tus salivas,
en la breve presión de tus dientes,
en el recorrido sabio de tu olfato.

Tuve una y otra vez tus sorbos de aguamiel,
hasta que ya no quedó más
que un roce de adiós
en las mejillas.


TRATTATO DI BACI

Mi baciavi con tutta la bocca.
Tanto da pensare che nulla avresti lasciato per te.

Con la robusta freschezza della frutta turgida, le tue labbra.
La tua lingua, un mollusco abile
e sorridente.

Il tuo alito mi baciava nelle orecchie
e il rumore sibilante, oscuro,
dei tuoi inviti.

Talvolta mi baciasti nella distanza del corpo.

Sono stata nella tua bocca, nelle tue labbra, nella tua saliva,
nella breve pressione dei tuoi denti,
nel saggio percorso del tuo olfatto.

Mille volte sono stata nei tuoi sorsi di idromele,
fino a quando restò soltanto
un tocco di addio
sulle guance.


JUEGOS

Revoloteando en torno a tu cuello,
mordisqueando el nacimiento del pelo,
lamiendo tu mentón,
sorbiendo, intermitente, esos labios seudoesquivos,
depositando besos en los hombros,
tumbando con mi cuerpo el tuyo
soy más libre;
y tú, propiciando que te escale,
que te monte,
que ría feliz mientras me tiendo a lo largo de ti
y me solazo,
eres más brillante en tu hermosura.

Aceptándome así, perdida del decoro
en mi retozo,
me redescubres y te deleitas.

Por supuesto, tú, más sabio ahora.


GIOCHI

Volteggiando intorno al tuo collo,
mordicchiando la base dei capelli,
leccando il tuo mento,
sorbendo, intermittente, quelle labbra pseudoschive,
depositando baci sulle spalle,
abbattendo col mio corpo il tuo
sono più libera;
e tu, propiziando che ti scali,
che ti monti,
che rida felice mentre mi stendo tutta su di te
e mi diverto,
sei più brillante nella tua bellezza.

Accettandomi così, lontana dal decoro
nel mio saltello,
mi riscopri e ti diletti.

Ovviamente, tu, ora più saggio.


A SUELTA VELA

Sé que contravengo cuando te recorro,
mi tacto sincero,
la boca inundada,
todo mi ser en los sentidos.
Nave de vela ardiente sobre ti,
tú, mi puerto sediento,
quisiera yo,
de claridad.

Resígnate,
jamás seré mujer convencional en nuestra cama.

No me temas por eso.
Desátate.


A VELA SCIOLTA

So che contravvengo quando ti percorro,
il mio tatto sincero,
la bocca inondata,
tutto il mio essere nei sensi.
Nave di vela ardente su di te,
tu, mio porto assetato,
vorrei io,
di chiarezza.

Rassegnati,
non sarò mai donna convenzionale nel nostro letto.

Non mi temere per questo.
Sciogliti.


NOSTALGIA GRUESA EN LA GARGANTA

Cuando echo de menos tus manos bien seguras en mi talle,
esa carcajada plena y vibrante,
tu ímpetu de muchacho enamorado,
esa fascinación por la luna de los gitanos literarios
y nuestro juegos secretos con nombres propicios,
nuestras cartas de amor,
los recados debajo de la puerta
y la tibieza de tus reclamos...
me consuelo pensando que fue un delicioso espejismo,
un ensoñamiento en licor de miel,
un racimo de delicias mixturadas
con retozos y sonrisas
de acróbatas inocentes.


NOSTALGIA GROSSA NELLA GOLA

Quando mi mancano le tue mani ai miei fianchi,
quella risata piena e vibrante,
il tuo impeto di ragazzo innamorato,
quel fascino per la luna degli zingari letterari
e i nostri giochi segreti con nomi propizi,
le nostre lettere d’amore,
i messaggi sotto la porta
e la tiepidezza dei tuoi richiami...
mi consolo pensando che fu un delizioso miraggio,
una fantasticheria in liquore di miele,
un grappolo di delizie mescolate
a saltelli e sorrisi
di acrobati innocenti.


ESTA ESPERANZA

Ando siempre pensando en diluirme
antes que dejarte.
Así de necia es mi locura
y más aún la esperanza de que cambies.

Por eso me quedo, empecinada,
aunque día a día te miro como siempre,
deambulando a tu soberano gusto
en rutas erráticas,
sin más que tu propria presencia
en diferido.

Si sigo aquí es por puro vicio
de esperar milagros.


QUESTA SPERANZA

Vado sempre pensando che mi diluirei
anziché lasciarti.
Così goffa è la mia pazzia
e più ancora la speranza che tu cambierai.

Per questo rimango, ostinata,
benché giorno dopo giorno ti guardo come sempre,
deambulando verso il tuo sovrano gusto
in rotte erratiche,
soltanto con la tua stessa presenza
in differita.

Se resto qui è per puro vizio
di aspettare miracoli.


*

      (Para los buenos ex amantes)

Si algún día cualquiera
te llego a ver, ajeno e insensible,
como si no hubiéramos gozado jamás
nuestra coincidencia,
será indudablemente
en una despiadada pesadilla.


*

        (Per i buoni ex amanti)

Se un giorno qualsiasi
arriverò a vederti, estraneo e insensibile,
come se non avessimo mai goduto
il nostro incontro,
sarà di sicuro
in un incubo crudele.


NOSOTRAS LAS MUJERES

      Por Jorge Debravo, siempre presente.

(En la habitual laxitud de las palabras
se esconden, fieros, los malentendidos)
                                             M.Z.

Un mundo para hombres y mujeres,
mano a mano, sin profetas.

Y entre nosotras, bienvenidos
los hombres dispuestos a un abrazo común,
capaz de rodear con auténtica ternura
la Tierra.


NOI, LE DONNE

      Per Jorge Debravo, sempre presente.

(Nell’abituale rilassamento delle parole
si nascondono, feroci, i malintesi)
                                             M.Z.

Un mondo per uomini e donne,
a mani unite, senza profeti.

E tra di noi, benvenuti
gli uomini disposti a un comune abbraccio,
capace di avvolgere con autentica tenerezza
la Terra.


CARTA

Querido amigo:

Si pienso en vos,
pierdo el gusto por las buenas costumbres,
reniego de las frases remilgadas que cruzan entre sí
hombres y mujeres en el umbral de la conquista,
me canso de esperar tu aviso,
me estorban las cautelas
y quiero intensamente, y pronto,
el desafuero.


LETTERA

Caro amico:

Se penso a te,
perdo il piacere delle buone abitudini,
rinnego le frasi affettate che tra di loro incrociano
uomini e donne alla soglia della conquista,
mi stanco d’aspettare il tuo arrivo,
mi disturbano le cautele
e voglio intensamente, e presto,
la trasgressione.


DESTERRADO

El buen amor deambula a ciegas,
golpeándose contra el azar.


ESILIATO

Il buon amore deambula alla cieca,
battendosi contro il caso.


LIBERTAD PRIMARIA

A la eterna libertad de los cuerpos
ninguna institución humana la confina,
sigue dando oportunidad a la especie.

Nadie frena el fragor de los oleajes,
nada los reduce,
existen solamente, con sus ritmos remotos.


LIBERTÀ PRIMARIA

L’eterna libertà dei corpi
nessuna istituzione umana la confina,
continua a dare opportunità alla specie.

Nessuno frena il fragore delle onde,
niente le riduce,
esistono solamente, coi suoi ritmi remoti.


Traduzione dallo spagnolo di Alessio Brandolini


alexbrando@libero.it