FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 5
gennaio/marzo 2007

Alterazioni climatiche

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Infallibile Terra

The Well upon the Brook
Were foolish to depend -
Let Brooks - renew of Brooks -
But Wells - of failless Ground!

*****

Bring me the sunset in a cup -
Reckon the morning's flagons up
And say how many Dew -
Tell me how far the morning leaps -
Tell me what time the weaver sleeps
Who spun the breadths of blue!

Write me how many notes there be
In the new Robin's extasy
Among astonished boughs -
How many trips the Tortoise makes -
How many cups the Bee partakes,
The Debauchee of Dews!

Also, who laid the Rainbow's piers,
Also, who leads the docile spheres
By withes of supple blue?
Whose fingers string the stalactite -
Who counts the wampum of the night
To see that none is due?

Who built this little Alban House
And shut the windows down so close
My spirit cannot see?
Who'll let me out some gala day
With implements to fly away,
Passing Pomposity?

*****

Conjecturing a Climate
Of unsuspended Suns -
Adds poignancy to Winter -
The freezing Fancy turns

To a fictitious Summer
To palliate a Cold -
Not obviated of Degree -
Nor eased - of Latitude -

*****

No Bobolink - reverse His Singing
When the only Tree
Ever He minded occupying
By the Farmer be -

Clove to the Root -
His Spacious Future -
Best Horizon - gone -
Brave Bobolink -
Whose Music be His
Only Anodyne -

*****

The Mountains - grow unnoticed -
Their Purple figures rise
Without attempt - Exhaustion -
Assistance - or Applause -

In Their Eternal Faces
The Sun - with broad delight
Looks long - and last - and golden -
For fellowship - at night -

*****

Did We abolish Frost
The Summer would not cease -
If Seasons perish or prevail
Is optional with Us -

Il Pozzo dal Ruscello
Sarebbe sciocco a dipendere -
I Ruscelli - si rinnovino dai Ruscelli -
Ma i Pozzi - dall'infallibile Terra!

*****

Portatemi il tramonto in una coppa -
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada -
Ditemi fin dove si spinge il mattino -
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!

Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami -
Quanti viaggi fa la Tartaruga -
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!

Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti -
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?

Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?

*****

Ipotizzare un Clima
Di ininterrotti Soli -
Fa più pungente l'Inverno -
La gelata Fantasia si volge

Ad un'Estate fittizia
Per attenuare un Freddo -
Non ovviato dai Gradi -
Né mitigato - dalla Latitudine -

*****

Nessun Bobolink - rinunci al Suo Canto
Quando il solo Albero
Che aveva in mente di occupare
Dal Mezzadro sarà -

Troncato alla Radice -
Il suo Spazioso Futuro -
L'Orizzonte migliore - perduto -
Coraggioso Bobolink -
Per lui la Musica sia
Il solo Conforto -

*****

Le Montagne - crescono inosservate -
Le loro Purpuree figure s'innalzano
Senza sforzo - Spossatezza -
Assistenza - o Applauso -

Nei loro Volti Eterni
Il Sole - con aperta letizia
Pregusta una lunga - ed estrema - e dorata -
Compagnia - per la notte -

*****

Abolissimo il Gelo
L'Estate non cesserebbe -
Se le Stagioni periscano o prevalgano
È opzione che dipende da Noi -

Emily Dickinson, poesie n. 1091, 128, 562, 755, 757, 1014 dell'edizione Johnson


ierolli@hotmail.com
www.emilydickinson.it