FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 36
ottobre/dicembre 2014

Mare

 

IL CINEMA A PAROLE

di Verónica Becerril



MARE DENTRO
di Alejandro Amenábar


Un film che ha il mare come protagonista e magari con la parola “mare” nel titolo?
Ecco: Mare dentro (Mar adentro, 2004) del regista spagnolo (anche se nato in Cile) Alejandro Amenábar (1972), conosciuto a livello internazionale per l’inquietante e raffinato The Others (2001). Ma va detto che la sua filmografia è da consigliare per esteso e a tutti, a partire dai suoi inizi con Tesis (1996), fino ad arrivare agli ultimi lavori più conosciuti come Agora (2009), di cui abbiamo parlato in questa rubrica nel numero 22.

Mare dentro pone sul tavolo un tema scomodo, quella della eutanasia e si basa sulla vita reale di Ramón Sampedro, un pescatore gallego che dopo un incidente avvenuto in mare resta paralizzato ed è costretto a trascorre i suoi giorni chiuso in una stanza, abbandonato in un letto. Dopo venticinque anni di questa vita triste, statica e lontanissima da ogni sua aspettativa Ramón prende la decisione di farla finita, però qualcuno deve aiutarlo a morire.



Ramón è interpretato magistralmente da un Javier Bardem con un trucco che lo invecchia di vent’anni. L’attore spagnolo ha ottenuto – tra tanti altri premi – anche il Leone d’argento alla miglior interpretazione maschile al Festival del cinema di Venezia nel 2004.
Il protagonista del film trascorre i giorni chiuso in casa del fratello, sempre più afflitto fin da quel maledetto giorno in cui si tuffa da uno scoglio, sbatte la testa e resta tetraplegico. Il suo corpo è immobile ma non la sua mente che gli permette di evadere con la fantasia dalla finestra e di raggiungere il mare. La sua forza è precisamente questa capacità di vedere al di là degli ostacoli, di pensare e analizzare: una visione acquisita grazie alla sua vita di marinaio e pescatore che gli ha permesso, in gioventù, di viaggiare per il mondo, di spostarsi negli spazi aperti, di solcare ogni giorno il mare.

Con la lucidità della sua mente iperattiva decide di mettere fine alle sofferenze, di darsi la morte ma in Spagna l’eutanasia è vietata perciò il protagonista del film si vede costretto a una battaglia legale contro lo Stato, contro una legislazione che gli nega il diritto di decidere della propria vita. La sua storia diventa un caso mediatico ma l’ordinamento giuridico non può dargli ragione. Ramón ha il sostegno della famiglia e sopratutto di un’amica avvocato, Julia, afflitta anche lei da una malattia neurodegenerativa (interpretata da Belén Rueda) ma Julia si tira indietro nel momento della verità.

Sarà un’altra amica del marinaio, Rosa (personaggio reso geniale da Lola Dueñas) che aveva sempre criticato l’eutanasia, ad aiutarlo e lo farà per amore, per rispetto della loro amicizia: sarà lei ad avvicinare alle labbra di Ramon il bicchiere con la dose letale di cianuro di potassio. C’è poco da aggiungere a questa storia dura narrata con vigore e, insieme, con delicatezza. Ricordo soltanto che Mare dentro ha vinto anche l’Oscar come miglior film straniero nel 2005, il Golden Globe, e la maggior parte dei premi Goya (i Davide spagnoli).

Ramón Sampedro, nella realtà, si tolse la vita nel 1998 con l’aiuto di Ramona, l’amica che nel film ha il nome di Rosa.


Mare dentro, di Alejandro Amenábar
con Javier Bardem, Belén Rueda, Lola Dueñas.
Titolo orginale: Mare adentro
Colonna sonora: Alejandro Amenábar
Produzione: Spagna, 2004


becerril.veronica@gmail.com