FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 31
luglio/settembre 2013

Amori & Distacchi

 

UN AMORE CON DUE BRACCIA

di Donatella Bisutti



CONGEDO

Il nostro amore
sembrava ancora intatto
nuovo nuovo
appena spettinato
quando all’improvviso
senza nemmeno un cenno di preavviso
te ne sei andato


ROTTURA

Qui nella casa ancora
tutto protrae l’inganno
ancora non hai telefonato
per venire a ritirare la tua roba
la tua vestaglia cinese
appesa nel bagno al suo posto
di sempre
il separadita di cellulosa rosata
schiacciato dentro una pantofola
la camicia lava e stira appesa accanto alle mie
il tuo maglione arcobaleno piegato
sulla panca della toletta.
I nostri indumenti si amano ancora
al di là di noi
loro sì sono fedeli
più tolleranti meno infantili
di noi.
Non ho lavato il tuo asciugamano rosso
per paura di vederlo stingere sangue
più melodrammatico di me.
Mi sforzo di essere civile agli amici
dico soltanto: non c’è –
è in viaggio – assiste sua madre:
è peggiorata poverina. –
rimandando la rivelazione della verità.
Intanto il rapporto in qualche modo continua
è come gli abiti del morto
appesi dentro l’armadio
ma Lazzaro chissà
potrebbe risuscitare?


*

Mi hai lasciato
L’avevi annunciato
fin dall’inizio
solo io
non ti avevo creduto
pensavo tu lo dicessi per scherzo
per sbadataggine
perché volevi darti delle arie
Invece no: lo dicevi sul serio.
Questa fine te la portavi dentro
fin dal principio.
Così ostinato
come un bambino che si accanisce
a non voler lasciare il suo gioco.


*

Hai sbattuto la porta
senza dire perché.
Forse
non lo saprò mai
non ritornerai indietro
a spiegarmelo.
Io dietro la porta chiusa
alle tue spalle
nella stanza vuota
sento questo vuoto
che mi stringe alla gola
mi soffoca
il pianto.


*

Oggi è San Valentino
il primo
senza di te
venivi con un fiore mi invitavi a cena
a lume di candela mangiavamo ostriche
con lo Chablis.
Adesso del regalo mi rimane
solo la carta che l’avvolgeva
spiegazzata
solo la pena.


*

Torna dico non tornare
non ti voglio più vedere
era tutto sbagliato non eri
quello che sembravi
è così chiaro adesso che non mi amavi
forse non mi hai amato mai?
o giocavi? mi ingannavi?
Eppure anche tu devi averci creduto
se no non saresti fuggito
lasciando i tuoi libri sparpagliati – un vestito
il pennello da barba la vestaglia
tutte queste povere care cose abbandonate
sul campo di battaglia


*

Soprattutto spero
di non rivederti
spero che mai più tu ritorni
Come ho potuto come ho potuto per tanto tempo
sopportarti? per strada spero di non incontrarti
ma nel caso
mi vesto più elegante
mi trucco
vorrei tu mi vedessi
come sono bella adesso


*

Una lacrima cos’è?
Questo po’ d’acqua tiepida – o rovente?
che rotola rotola e poi si asciuga
lascia solo una breve traccia sulla pelle
appiccicosa
di sale
questo dolore che esala e si prosciuga
e non rimane
quasi niente?


*

Oh ti amo ti amo ti vorrei
vicino
ancora qui
perché non vieni non ritorni?
appena un minutino per vedere
di nuovo com’è?
magari scopro che non è
poi così
finalmente mi allontano
per sempre da te


*

Torna amore accetta l’imperfezione non siamo
più gli adolescenti che si tenevano per mano
ma ora che sappiamo
quanto contraddittoria sia la vita
e niente può essere detto che sia davvero vero
solo questo possiamo – volerci bene
accettarci come siamo
con i nostri limiti, gli errori, il venir meno.


*

Io sono colpevole quanto te.
Tu sapevi che niente di quanto dicevi era vero
Anch’io lo sapevo ma mi piaceva illudermi
che fosse vero.
Tu volevi ingannarmi.
Io volevo farmi ingannare.
Nessuno dei due era migliore dell’altro.
Invece di vivere preferivamo sognare
Poi un giorno ci siamo dovuti svegliare
eravamo arrivati al capolinea
bisognava scendere
ricominciare a camminare.


*

È stato bello
finché i sogni sono durati
guardare come bambini
nella lampada di Aladino
poi i sogni sono finiti
la lampada è stata svenduta.


I testi sono tratti dalla raccolta Un amore con due braccia, in uscita presso LietoColle Editore.



donatellabisutti@gmail.com