FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 21
gennaio/marzo 2011

Futuro

 

FUTURO: confusion vs light

Fotografie e testo di Luca Attilio Caizzi

a cura di Ambra Laurenzi



Non è possibile parlare di futuro se non si parte dall’uomo. È lui che abita questo pianeta, ed è nella sua mente che, da tempi molto remoti, dibatte questo argomento. Dalla saggezza paranormale degli indovini, all'avvento del metodo scientifico, dalla futurologia degli esperti di macroeconomia o consulenti di management, alla concezione lineare del tempo, definita dall’incontestabile dizionario come la parte di tempo che ancora non ha avuto luogo.
Ecco, tali e tanti uomini hanno basato la propria esistenza, il proprio lavoro, sul raggiungimento di un obiettivo rappresentato da un futuro migliore del presente che si sta vivendo.
Punto e a capo.

Da un discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano ho tratto queste parole, molto importanti per le nuove generazioni "...a tutti i giovani la società e i poteri pubblici debbono dare delle occasioni, e in primo luogo debbono garantire l'opportunità decisiva di formarsi grazie a un sistema di istruzione più moderno ed efficiente, capace di far emergere i talenti e di premiare il merito. Più crescita, più sviluppo nel Mezzogiorno, più futuro per i giovani, più equità sociale."
Positività, speranza, sono i sentimenti che dovrebbero scaturire dall’ascolto di queste parole, ma tutto rischia di trasformarsi in ansia, e di conseguenza confusione, a causa di una vita reale poco sincera, che ci mette di fronte a scelte affrettate, a tappe da bruciare sempre più velocemente; a sguardi al passato e al raggiungimento di una tranquillità mentale che il più delle volte coincide con la più squallida delle apparenze. Viviamo in una società di falsi miti, coniati dal pentolone magico dei media.
Ecco dunque la questione posta a due gruppi a campione.

Al primo gruppo (A) è stata posta la domanda: COME VEDI IL TUO FUTURO? CONFUSO (nero)? o CHIARO (bianco)? Comprende elementi di età non inferiore ai 14 anni e non superiore ai 40.

Al secondo gruppo (B) invece, che comprende elementi di età non inferiore ai 41 anni e non superiore ai 70, è stata posta la seguente domanda: LE ASPETTATIVE CHE AVEVI PER IL TUO FUTURO QUANDO ERI RAGAZZO/A SI SONO REALIZZATE? NO (nero )? SI (bianco)?

Le risposte evidenziate dai colori Nero e Bianco hanno dato, attraverso l’evidenza del cromatismo, una visione immediata del risultato, e qualche riflessione.




COME VEDI IL TUO FUTURO?



Lorenzo B. (22)
Studente

il futuro dipende da me
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Lorenzo M. (24)
Aspirante attore

buio, confusissimo
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Nicola C. (20)
Studente

una sfida senza fine
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Riccardo G. (31)
Commesso

sono tranquillo
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Joyce D. (21)
Studente

viviamo negli squilibri
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Cosimo N. (22)
Studente

lo decido io
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LE ASPETTATIVE CHE AVEVI PER IL TUO FUTURO QUANDO ERI RAGAZZO/A SI SONO REALIZZATE ?



Luigi P. (48)
Autista ATAC

guido come mio babbo
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Sante D. (50)
Imprenditore

volevo fare lo stilista
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Francesca B. (41)
Ricercatrice

dentro me, il futuro
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Marzia U. (48)
Imprenditrice

lavoro sin da ragazzina
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Luca T. (42)
Artista di strada

bevo ma per lavoro
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Giovanni T. (65)
Speedy Boys

sempre col sorriso
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luca.caizzi@gmail.com