FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 16
ottobre/dicembre 2009

Isole

 

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Solitudini

Whether my bark went down at sea -
Whether she met with gales -
Whether to isles enchanted
She bent her docile sails -

By what mystic mooring
She is held today -
This is the errand of the eye
Out upon the Bay.

*****

It might be lonelier
Without the Loneliness -
I'm so accustomed to my Fate -
Perhaps the Other - Peace -

Would interrupt the Dark -
And crowd the little Room -
Too scant - by Cubits - to contain
The Sacrament - of Him -

I am not used to Hope -
It might intrude upon -
It's sweet parade - blaspheme the place -
Ordained to Suffering -

It might be easier
To fail - with Land in Sight -
Than gain - My Blue Peninsula -
To perish - of Delight -

*****

They put Us far apart -
As separate as Sea
And Her unsown Peninsula -
We signified "These see" -

They took away our Eyes -
They thwarted Us with Guns -
"I see Thee" Each responded straight
Through Telegraphic Signs -

With Dungeons - They devised -
But through their thickest skill -
And their opaquest Adamant -
Our Souls saw - just as well -

They summoned Us to die -
With sweet alacrity
We stood upon our stapled feet -
Condemned - but just - to see -

Permission to recant -
Permission to forget -
We turned our backs upon the Sun
For perjury of that -

Not Either - noticed Death -
Of Paradise - aware -
Each other's Face - was all the Disc
Each other's setting - saw -

*****

Could I but ride indefinite
As doth the Meadow Bee
And visit only where I liked
And No one visit me

And flirt all Day with Buttercups
And marry whom I may
And dwell a little everywhere
Or better, run away

With no Police to follow
Or chase Him if He do
Till He should jump Peninsulas
To get away from me -

I said "But just to be a Bee"
Upon a Raft of Air
And row in Nowhere all Day long
And anchor "off the Bar"

What Liberty! So Captives deem
Who tight in Dungeons are.

*****

Bereaved of all, I went abroad -
No less bereaved was I
Upon a New Peninsula -
The Grave preceded me -

Obtained my Lodgings, ere myself -
And when I sought my Bed -
The Grave it was reposed upon
The Pillow for my Head -

I waked to find it first awake -
I rose - It followed me -
I tried to drop it in the Crowd -
To lose it in the Sea -

In Cups of artificial Drowse
To steep it's shape away -
The Grave - was finished - but the Spade
Remained in Memory -

*****

The inundation of the Spring
Enlarges every Soul -
It sweeps the - tenements - away
But leaves the Water whole -

In which the Soul at first estranged -
Seeks faintly for it's shore -
But acclimated - pines no more
For that Peninsula -

Se la mia barca sprofondò nel mare -
Se incontrò tempeste -
Se a isole incantate
Piegò le sue docili vele -

Da quale mistico ormeggio
È trattenuta oggi -
Questo è il compito dello sguardo
Fuori sulla Baia.

*****

Si può essere più soli
Senza la Solitudine -
Sono così abituata al mio Destino -
Che forse l'Altra - Pace -

Interromperebbe il Buio -
E affollerebbe la Stanzetta -
Troppo scarsa - in Metri - per contenere -
Il Sacramento - di Lui -

Non sono avvezza alla Speranza -
Che potrebbe intromettersi -
La sua dolce sfilata - profanerebbe il luogo -
Consacrato alla Sofferenza -

Può essere più facile
Perdersi - con la Terra in Vista -
Che raggiungere - la Mia Azzurra Penisola -
Per morire - di Piacere -

*****

Ci tennero disgiunti -
Separati come il Mare
E la Sua incolta Penisola -
Rivelammo "Questi vedono" -

Ci strapparono gli Occhi -
Ci sbarrarono la strada con Fucili -
"Io Ti vedo" Ciascuno subito replicò
Con Segnali Telegrafici -

Con Prigioni Sotterranee - provarono -
Ma attraverso i più spessi artifici -
E la più impenetrabile Muraglia -
Le nostre Anime vedevano - come prima -

Ci chiamarono a morire -
Con dolce alacrità
Ci alzammo sui piedi inchiodati -
Condannati - solo - a vedere -

Salvacondotto per rinnegare -
Salvacondotto per dimenticare -
Noi voltammo le spalle al Sole
A un tale spergiuro -

Nessuno dei Due - badò alla Morte -
Del Paradiso - consapevoli -
L'uno dell'altro il Volto - fu il solo Disco
Che l'uno dell'altro tramontando - vide -

*****

Potessi cavalcare alla ventura
Come fa l'Ape sul Prato
E far visita solo dove mi piace
E Nessuno far visita a me

E civettare tutto il Giorno coi Ranuncoli
E sposarmi con chi voglio
E soffermarmi un poco qua e là
O meglio ancora, scappar via

Senza nessun Poliziotto che m'insegua
O corrergli dietro io se lo fa -
Fino a fargli scavalcare Penisole
Per fuggire via da me -

Ho detto "Non essere che un'Ape"
Su una Zattera d'Aria
E remare a Zonzo per tutto il Giorno
E ancorare "oltre la Sbarra"

Che Libertà! Cosi la immaginano i Prigionieri
Che stanno ben chiusi nelle Segrete.

*****

Privata di tutto, me ne andai lontano -
Non meno privata ero
Su una Nuova Penisola -
La Tomba mi aveva preceduto -

Aveva ottenuto i miei Alloggi, prima di me -
E quando cercai il mio Letto -
La Tomba stava riposando sopra
Il Cuscino destinato al mio Capo -

Mi svegliai per scoprire che era già sveglia -
Mi alzai - Lei mi seguì -
Cercai di seminarla tra la Folla -
Di perderla nel Mare -

In Coppe di artificiale Torpore
D'immergere fino in fondo la sua Figura -
La Tomba - era scomparsa - ma la Vanga
Rimase nella Memoria -

*****

L'inondazione della Primavera
Allarga ogni Anima -
Toglie le - case - di mezzo
Ma lascia un tutto d'Acqua -

In cui l'Anima dapprima estraniatasi -
Cerca flebilmente la sua riva -
Ma acclimatata - non si strugge più
Per quella Penisola -

Emily Dickinson: poesie J52-F33, J405-F535, J474-F708, J661-F1056, J784-F886 e J1425-F1423
("J": edizione Johnson, 1955; "F": edizione Franklin, 1998)


ierolli@hotmail.com
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