FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 8
ottobre/dicembre 2007

Tracce d'Europa

OLTRE I CONFINI
PER CONOSCERE L'EUROPA

di Ambra Laurenzi



La linea di confine non è che una linea immaginaria, una sottile barriera tra due paesi e tuttavia il suo attraversamento corrisponde ad un faticoso passaggio psicologico avendo il tempo e la storia caricato quella linea ideale di significati diversi che producono reazioni dissimili e spesso contraddittorie.
Dalla parte opposta di un qualsiasi luogo di frontiera, la strada appena percorsa prosegue nel nuovo paese ma questa barriera è sufficiente a modificare la nostra percezione del luogo e dello spazio: diventiamo improvvisamente stranieri in un territorio da scoprire e in cui nuovamente orientarci.
Al di là del confine si alternano sensazioni di timore e diffidenza ma anche di fascinazione e curiosità. Per questo motivo con molto piacere riceviamo i lavori di due giovani autori che raccontano, attraverso la fotografia, un aspetto, o più esattamente, un'emozione legata ai loro rispettivi paesi.



© Øyvind Nyborg Gregersen

Øyvind Nyborg Gregersen, norvegese, racconta uno dei luoghi che nel nostro immaginario è sinonimo di lontano, il circolo polare. Le fotografie ci conducono in un territorio ancora incontaminato dove risulta prepotente l'enormità del cielo, la durezza della terra e la luce di una notte infinita che non raggiunge mai quel divenire che ad altre latitudini è atteso e raggiunto, in questo luogo nelle notti d'estate, il giorno insegue il giorno.
Utilizzando al meglio la luce che questa straordinaria natura mette a disposizione, Gregersen rende una testimonianza d'amore per la propria terra che, come sottolinea egli stesso nella breve introduzione, è selvaggia, bella e drammatica.



© Andrejs Zemdega

Con orgoglio Andrejs Zemdega, lettone, descrive nel testo introduttivo e attraverso le fotografie, le bellezze naturalistiche del suo paese e le piacevoli proposte che accolgono il visitatore.
L'autore ci accompagna nel paesaggio delle grandi foreste di abete rosso e degli spazi verdi interrotti da piccoli laghi, luoghi che sono rappresentati, non solo come località amene da visitare, ma come una proposta di vita sana e felice nelle tradizionali case di legno. Ed è questo l'aspetto più interessante del suo percorso: voler condividere con altri la parte più intimista delle bellezze del suo paese, incentivando in questo modo un autentico scambio culturale.

Nel percorso di costruzione di una "nuova Europa", non può essere infatti sottovalutato questo necessario confronto tra identità diverse che devono integrarsi, pur mantenendo la propria specificità culturale, e questa integrazione non può che passare attraverso la conoscenza e un reciproco scambio.

 

ambralaurenzi@yahoo.com