FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 35
luglio/settembre 2014

Soste & Percorsi

 

IMPRONTE DELLA STORIA
Un percorso a Berlino

fotografie e testo di Ambra Laurenzi




Il Novecento è stato un secolo testimone di avvenimenti di assoluta importanza per la storia europea contemporanea, avvenimenti che hanno influito sull’identità dei singoli paesi che ne sono stati protagonisti. Per questo motivo la conoscenza e la riflessione su quanto è accaduto nel secolo scorso, non devono essere né superflue né indifferenti. In questo momento storico, il problema di come preservare memoria e valore degli accadimenti del Novecento, è quanto mai attuale e impone una riflessione sull’importanza di attraversare i luoghi senza smarrire il senso del tempo e degli eventi.
Berlino, è oggi una delle città più interessanti d’Europa, vitale, culturalmente vivace e aperta alle nuove generazioni, sia dal punto di vista artistico che lavorativo. La sua ricostruzione, dopo il 1945 e dopo la caduta del Muro nel 1989, non è stata solo urbanistica ma anche rivolta a ricostruire un’ identità perduta nella tragedia del nazismo e nella dolorosa e profonda ferita imposta alla città dal regime comunista della Germania Est.
Una storia pesantissima, questa, che Berlino ha progressivamente elaborato tanto da diventare oggi la città testimone del Novecento perché i luoghi, indipendentemente dalla loro trasformazione, hanno acquisito per osmosi gli umori degli eventi che qui sono accaduti e di cui è rimasta l’impronta.

Con il termine pietre d’inciampo, in tedesco Stolpersteine, si indicano i piccoli sampietrini ricoperti di ottone, creati dall’artista tedesco Gunter Demnig, che da molti anni degli anni vengono posizionate davanti alle case di ebrei, di diversi paesi, deceduti nei campi di sterminio.
Ma a Berlino, oltre alle Stolpersteine, si trovano molti altri inciampi, monumenti, memoriali, totem esplicativi, che rappresentano un vero e proprio inciampo mentale che ci costringe ad una sosta del percorso, e ci impone la conoscenza.



Pietre d'inciampo



Memoriale Aktion T4 e Rosenstrasse


Passeggiando per il bellissimo parco di Tiergarten ci si imbatte in un monumento commemorativo nel luogo dove sorgeva il palazzo che ha visto le terribili procedure dell’AktionT4 (dall’indirizzo Tiergarten, 4), il programma nazista di eutanasia che prevedeva, da parte dei medici, l’eliminazione dei disabili sia fisici che psichiatrici.
Spesso anche solo un totem, è posto a memoria di avvenimenti che hanno segnato la storia. Rosenstrasse fu teatro di uno dei primi atti di rivolta nei confronti delle leggi razziali, quando un gruppo di donne tedesche, e ariane, organizzarono una protesta, che ebbe successo, sotto il carcere di Rosenstrasse, per chiedere la liberazione dei propri mariti arrestati perché ebrei.



Gr. Hamburger St.


Anche l’attraversamento del Monumento all’Olocausto, all’interno dei suoi monoliti, con un movimento ondulatorio sia visivo che di percorso, trasmette sensazioni di instabilità e di claustrofobia, come in un labirinto in cui non troviamo una via di fuga e di salvezza.
E se qui dobbiamo cercare un percorso d’uscita, davanti al cortile dove è situato il museo di Anna Frank dobbiamo cercare un percorso di entrata, inglobato com’è tra i locali, i murales e altri piccoli musei come quello dedicato ai tedeschi che hanno aiutato ebrei perseguitati, o quello posto all’interno del laboratorio dell’artigiano Otto Weidt, che nascose i suoi impiegati sordi, ciechi ed ebrei, alle persecuzioni della Gestapo.



Memoriale dell'Olocausto



Rosenthaler Strasse, Museo di Anna Frank



Sculture di Eberhard Foest lungo Niederkirchener st


Una linea immaginaria, che mantiene la memoria della separazione di Berlino in due settori, è rappresentata da un percorso di piccoli mattoncini inseriti nella pavimentazione della città a delineare quello che fu il Muro, costruito nel 1961 dal regime comunista e di cui sono stati conservati solo brevi tratti originali.
Questa guerra, tra i regimi comunisti e i paesi occidentali, se pure definita fredda, ha profondamente segnato la seconda metà del Novecento in Europa, con conseguenze che si sono protratte anche nei decenni successivi e anche dopo la caduta del Muro avvenuta nel 1989.



Il Muro a Niederkirchener str



Potsdamer Pl.


Berlino è oggi una delle città più visitate al mondo e, come in tutte le città importanti, i turisti si affollano nei principali luoghi storici e nei musei, o negli immensi spazi in cui il nuovo profilo urbanistico affascina per bellezza ed efficienza, o ancora nei piccoli locali in cui si può mangiare a qualunque ora e con qualunque menù etnico.
In tutte queste opportunità il viaggiatore trova il piacere del suo essere in viaggio, ma forse Berlino richiede qualcosa di più , perché qui le ipotesi di percorso si moltiplicano, ogni percorso moltiplica le riflessioni e ogni riflessione diventa conoscenza.



Resti del Muro a Potsdamer pl



Mostra sulla Stasi



Il Muro a Bernaurer stasse



Topografia del Terrore


ambra.laurenzi@gmail.com