FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 18
aprile/giugno 2010

Aquiloni

 

CONTROVENTI, SETTEMBRE 2004
un progetto di Fabiola Faidiga

con la collaborazione del fotografo e aquilonista Marino Ierman
e dei ragazzi del laboratorio di Borgolavezzaro (No)

presentazione di
Maria Campitelli



CONTROVENTI, SETTEMBRE 2004 è un progetto nato nel contesto di “Air”, mostra sull’aria da me curata nel Novarese, in Piemonte. Fabiola Faidiga vi ha partecipato, interpretando il tema ancora una volta sul piano sociale, coinvolgendo persone, lavorando con i bambini, creando per alcuni giorni un laboratorio per imparare a costruire e decorare aquiloni con la fondamentale collaborazione del fotografo e aquilonista Marino Ierman. L’“Aria” lei l’ha intesa così, animata dal vento, altrimenti l’aquilone non vola; per liberare la creatività spontanea insita in ogni bambino, e convogliarla nella realizzazione di un oggetto, che, con il volo, evoca sogni, aspira ad innalzarsi, diviene metafora di mille concetti e desideri. L’“opera”, il documento, consegue all’operazione di laboratorio, di contatto e scambio attuati nel corso della ricerca per elaborare il manufatto, di interrelazione umana dunque, dato fondante e primario per la crescita di ciascuno, insegnante ed allievo, e terreno fertile soprattutto per Fabiola Faidiga, passaggio obbligato per produrre un lavoro. Che si è concretizzato in una sequenza di foto in b/n, elaborate con photoshop, col solo aquilone colorato, con un filmato girato nell’arco dell’apprendimento ed un video che l’artista ha definito dell’“attesa del vento”, in quanto nel giorno stabilito per il collaudo degli aquiloni, non c’era vento. Ogni bambino, col suo aquilone in mano, sul ciglio di un campo, dinanzi alla distesa infinita delle bionde risaie novaresi, attende il vento propizio per vedere levarsi quell’oggetto che ha costruito con le sue mani. L’attesa, di fronte allo spazio aperto, è un altro motivo che facilmente si carica di significati simbolici e di aspirazioni: diviene l’attesa del percorso esistenziale che per questi giovanissimi è appena alle soglie, e pertanto in gran parte ancora da svolgere.

È da ricordare che nel titolo la data, “settembre 2004” è stata aggiunta in un secondo momento, a evidenziare un lasso temporale in cui è accaduto nel mondo un fatto terribile; mentre nel ricreatorio di Borgolavezzaro dei bimbi erano intenti a svolgere un lavoro piacevole e costruttivo, altrove, lontano, in Ossezia nella scuola di Beslam, riaperta per il nuovo anno scolastico, si compiva una strage di bambini per mano di terroristi. Questo fatto terrifico e sconvolgente si è intrecciato al seminario dei bimbi piemontesi, segnando l’elaborazione del progetto.
Alla fine il lavoro di Faidiga si condensa in una sequenza di immagini, fisse e mobili, d’enunciazione e narrative, memoria e documento, che raccontano e testimoniano un evento progettato, desiderato e sognato, ma non concluso, rimanendo nella sospensione di un’”attesa” che si prolunga all’infinito nel tempo.





Fabiola FaidigaFABIOLA FAIDIGA
È nata a Trieste nel 1958, dove tutt'ora vive e lavora. La sua attività in ambito artistico ha carattere eclettico spaziando all'interno di generi espressivi diversi, dalla fotografia al collage, dalla scultura alla performance. Ma indipendentemente dallo strumento utilizzato, l'attenzione dell'autrice è sempre rivolta all'analisi dei rapporti sociali e delle relazioni umane. Collabora con il Gruppo 78 International Contemporary Art di Trieste e ha all'attivo vari progetti, curati dalla critica d'arte Maria Campitelli, presentati in diverse città italiane e a Londra, l'ultimo nello scorso aprile, alla Tara Bryan Gallery. Collabora alle iniziative del Civico Orto Botanico di Trieste e per la diffusione della rivista d'arte contemporanea Juliet. Il suo ultimo progetto, Circus Meme, è stato presentato nel 2008 a Capodistria (Slovenia), al Museo d'arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia (Trieste) e alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia. Inoltre in forma ridotta è stato presentato all'APT Gallery di Londra e alla Galleria Ground's Art di Parma. Il suo indirizzo: fabiolafaidiga@libero.it