FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 9
gennaio/marzo 2008

Luoghi narrati

BERLINO, POTSDAMER PLATZ

fotografie e testo di Ambra Laurenzi




Nel suo straordinario libro Specie di Spazi Georges Perec scrive "Lo spazio è un dubbio: devo continuamente individuarlo, designarlo. Non è mai mio, ma mi viene dato, devo conquistarlo".
È ciò che si prova visitando Potsdamer Platz, centro culturale, sociale ed economico della nuova Berlino: un luogo in cui passato e futuro si intersecano nella mente alla ricerca di una chiave di lettura per il presente, un luogo che affascina e contemporaneamente pone interrogativi.

Ogni città racconta la sua storia e la storia di Berlino è compresa anche in questo centro che ricopre l'enorme voragine lasciata dalla guerra e dalle lacerazioni degli anni successivi che ne hanno ritardato la ricostruzione.
Oggi il senso di Potsdamer Platz non risiede nella modernità delle architetture e dei suoi centri commerciali, ma nel produrre un diverso modo di comunicare e di convivere, piazza come luogo di incontro e di scambio.
Paradossalmente ciò che appare costretto all'interno dello spazio chiuso del Sony Center, si apre ai cambiamenti e produce un nuovo modo di essere città, una città che vive la propria evoluzione.

Nel discorso che ha pronunciato a Berlino nel corso dell'inaugurazione della piazza, Renzo Piano, autore del progetto, chiarisce la fondamentale relazione tra il costruire e il vivere "...la città è molto più di un insieme di edifici, di istituzioni, di strade o di piazze.... La città è un modo di essere, è uno stato d'animo, un'atmosfera dello spirito, una sensazione. La città è un'emozione."











 

ambralaurenzi@yahoo.com