FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 5
gennaio/marzo 2007

Alterazioni climatiche

LA VOCE DELLA TERRA

di Elvio Cipollone


L'amara logica della crescita


"se io poterebbe pa' me lo pigliasse io questo male vostro
che a vedervi così malato mi si spezza il cuore."

(Elsa Morante, Il mondo salvato dai ragazzini)

Parlando terra terra glielo direbbe pure io all'omini. Volentieri mi farei carico della loro malattia, se ciò potesse salvarli. Ma ahimè, la mia agonia sarebbe la loro morte. Non c'è scorciatoia. Devono attraversare da soli il dedalo della follia e ritrovare il filo d'Arianna della ragione. Se ce la faranno sopravviveranno, altrimenti amen. Vorrà dire che "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" e non me ne cruccerei più.
Crescere! Hanno questa follia che ormai ha contagiato tutti i popoli nei quali si sono divisi. Crescere! Che poi cosa ci intendono? Produrre di più, consumare di più, che altro non vuol dire che degradare il prezioso patrimonio che gli era stato assegnato. Ne avessero bisogno, poi. Macché.

Redistribuire! Questa sì che sarebbe una bella parola d'ordine per loro. Redistribuire dovrebbero, visto che il 2% più ricco di loro possiede il 50% delle ricchezze!? Non è una grande novità, ma il World Institute for Development Economic Research lo ha documentato in una approfondita e dettagliata analisi. Su 100 persone 80 vivono in abitazioni al limite della vivibilità, 72 sono analfabeti (e soltanto uno ha condotto a termine gli studi universitari), 50 vivono malnutriti e rischiano ogni giorno di morire di stenti, 20 non hanno acqua potabile.
Ma redistribuire significherebbe mettere a freno l'egoismo umano. La vedo dura.

 

elcip@libero.it