FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 68
novembre 2024

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ECCEDENZA

di Silvia Comoglio



Eccedenza
(un dire a frammenti)

 

 

 

 
(ma): eccedenza è dunque questa neve
che bussa a questa porta, meglio:
eccedenza è il tempo della neve
che perpetua, bussando, la curva
della porta


____


(ma): esisti? dove, iddio,
si incendia nel cuore, dove —
è un chiaro portare,
le mani,
in terre dette a profeta

 

 
*


— ma: esonda (o salpa?)
tutta questa neve?
(deserto a rapimento
dove a chiosa si vedranno
ombre, curvate a bosco!,
tutte, in fondo —
in fondo al corpo)


— (ma): ma la neve, udibile e lucente,
è tutta, crudelmente, iddio —
iddio in e-ccedenza?


— dico crudelmente per quel lume —
che è specchio di iddio che deborda,
un abbaglio di tempo illimitato tra-
scinato a corpo e ora già dissolto


— (o forse) tutta questa neve
è immobile presenza di un vertice beato,
e la neve, udibile e lucente, è puro —
stato di perdono, bacio che tramanda
la luce originaria


— ma, ma dite, ma la neve,
ripete la luce originaria?
(decifra, la neve,
un angelo che vola?
il bacio che tramanda
la luce originaria?)


— e, la neve, regge —
la luce originaria?
(… o è troppo, forse, ricreare
la luce originaria?
(… abbaglio, la neve, tra-
scinato a corpo e ora già dissolto …


[…]


— (ma) esonda, o salpa,
tutta questa neve?
tutto questo stare —
di iddio in eccedenza?
(… Tempo che rema di palmo
sulla mia mano
(… e, o anche: enclave,
a innesto nel Tempo, dove
dove si schianta, può schiantare,
schiantare di respiro, l’eterna,
curva, della luce?


 

p.s.

eccedenza è il tempo della neve che perpetua,
schiantando, l’eterna, curva, della luce

 


egle.monti@virgilio.it