FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 65
novembre 2023

Autunno

 

L'AUTUNNO DEI SENTIMENTI

di Lucia Ileana Pop



UN GIORNO

Un giorno mi hai lasciato
un bacio
nel palmo sinistro.
L’ho tenuto
come un tesoro
molto tempo, con gelosia.
Ma oggi,
per difendermi,
senza accorgermene,
ho aperto il pugno
e da esso è volato
uno sciame di farfalle frettolose.
Mi sono domandata come mai
non ero riuscita
a fermarle là.
Le avrei fatto
nido accogliente
e le avrei trattate come delle regine.
Però non ho saputo
rispondere
alla domanda.


VORREI SAPERE

Vorrei sapere
e per questo non riesco
a sentire le tue parole.
Ascolto piuttosto i tuoi silenzi
profondi, dolorosi,
che parlano più di quanto vorresti.
E comunque... so
che un giorno i silenzi
diventeranno canto
di conforto,
e questo dopo che le parole
si saranno trasformate in uccelli migratori
e avranno attraversato l’acqua pericolosa.
Allora la luce toglierà il buio
scivoloso dal mio animo
e risorgerò come l’araba Fenice.


TRA NOI

Tra noi due
si sono adagiate le parole e,
anche se esse sono immateriali,
hanno creato un ostacolo
molto difficile da superare.

Il tempo ha fatto poi anch’esso
dilatare la lontananza tra noi
e, poiché non abbiamo voluto
accettare che potremo
vivere anche nudi,
siamo rimasti rivestiti… di orgoglio,
ma lontani.

I giorni continuavano
a passare come prima
e, mi ricordo bene,
nell’aria si muovevano rimpianti,
ma non sono arrivati né da me a te,
né da te a me.
Forse non sono stati sufficienti
per allontanare
l’orgoglio diventato roccia tra noi.


E POI

E poi, se mi cercassi,
sappi che non sono mai potuta andare via,
che mi sono solo fatta un po’ da parte,
per poter guardare di nuovo il mondo da lontano,
per conoscere l’ombra del filo che ci separa.
Ma ogni volta che girerai il tuo sguardo,
una colomba mi porterà notizia,
la tua nostalgia in arcobaleno si trasformerà
e il ciglio della notte mi accarezzerà.


CONFLITTO

È conflitto d’interesse
tra mente e animo,
tra pace e guerra,
tra la parola sola
e la parola corrisposta.
Siamo in conflitto acuto con i numeri
che non sono dalla nostra parte,
che sono difficilmente pronunciabili
e ancora più difficilmente
divisibili per due.


IL TEMPO, SUA MAESTÀ

Ti domanderanno di me nel minuto in ritardo
tutte le cose nel deserto
e non potrai rispondere, so bene,
solo il vento darà notizia più tardi.

Il mare bollirà anch’esso in attesa,
ma tu lo guarderai da lontano
sapendo allora che nessuno, nessuno ha
una qualche colpa per questo accadimento.

Solo la luna alta ti accarezzerà
in serate troppo lunghe per la tua pazienza,
sussurrando che nessuno la sorte sapeva
e che solo il tempo ha deciso, Sua Maestà.


LA DISTANZA

Ti sei chiesto perché?
Perché fin qui arriva difficilmente
la musica del mio animo,
perché i colori si spengono
finché arrivano da me.
Perché fin qui i raggi della luna
si perdono nel loro cammino,
il mio sorriso sparisce
prima di far vibrare il tuo cuore
e la lacrima mi si asciuga
prima che tu la possa notare.
Perché è inadeguato il tempo
in cui siamo nati, forse,
non per il nostro errore,
perché tra di noi si sono elevate
montagne troppo alte
per poter essere scalate.


SOLITUDINE

L’acqua ha iniziato a scorrere
sempre più piano e più raramente
e io pensavo
si avvicinasse il tempo del riposo.
All’improvviso invece,
uno sciame di farfalle colorate
le sono volate sopra.
L’acqua è iniziata a bollire
e ad agitarsi con ansia,
come se un fuoco consumante
le avesse cambiato la consistenza,
come se un incanto
avesse cambiato la sua essenza.
E si è evaporata più tardi,
e in alveo è rimasta solo la pietra
che avrebbe voluto piangere,
ma non aveva più lacrime,
che avrebbe voluto tremare,
ma non c’era più nessun colpo di vento
capace di spostarla,
solo delle parole amare
le hanno imbalsamato la solitudine
quando la pietra è diventata terra.


luciaileanapop@gmail.com