FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 64
luglio 2023

Estate

 

IN APICE DI SETE

di Silvia Comoglio



fu sogno, o arsura?, quella notte —
di mezza estate

I.

— il mio Sempre, sapete,
è questa sola Notte —
di basso Sogno basso
(— terra dove io cospiro
a lento Amore aperto
— a guado di perfetto —
Tempo di respiro


II.

— ora, tu mi guardi,
in quésta Notte sacra?
(— in quésto solo bosco
eterno di lacuna
— terra —
a linfa sgretolata
óltre questo ciglio —
scívolato a fiore
déntro le tue labbra


I.

— puntuale —
óltre questo ciglio
è l’ombra —
aperta di finestra?
(— il fiore —
chiuso nel suo nome
— a versato —
tempo di sutura


II.

— (ma): è iddio, il fiore,
che brucia cadente?
(— l’arsura —
del Tempo che mi asperse
a febbre di coscienza


I.

— com’è lento, il fiore,
chiuso nel suo nome
(— la bócca —
che in apice di sete
fu Tempo che mi asperse
a febbre di coscienza


II.

— (ma): è arsa di labbra
l’acqua del Tempo?
(— e, e la bocca,
in ápice di sete,
è gialla —
torsione di fiore?


I.

— gialla —
torsione di fiore
in ápice di sete?
(— ma, allora,
è terra satura di sete
questa Notte sacra
di basso Sogno basso,
dove io cospiro
a lento Amore aperto?


II.

— (ma): sottratto a questa Notte —
tu, tu saresti, valico che ha casa
dentro le sue ciglia?
(— terra già scucita
del dire per intero
— fune —
rappresa di luce
— e
acqua!
bevuta a sorsate


I.

— tu, tu saresti,
terra già scucita
del dire per intero?
(— il dire che si chiosa
dove tu cantilli
certe strane funi
sfatte di radura


II.

— ca-povolgi, ti dico,
l’acqua dei fiori
(— perché sia
arsa di labbra
l’acqua del Tempo
— terra venuta a risacca
in questa sola ombra —
aperta di finestra


I.

— (ma): chi torna
ora a rivedermi?
(— forse solo iddio
déntro la sua sete


____________


p. s.

prega —
prega per la bocca,
gialla —
torsione di fiore in á-
pice di sete



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