FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 62
novembre 2022

Arrivi

 

IL CINEMA A PAROLE

di Verónica Becerril



MEDITERRANEO
di Gabriele Salvatores


Seconda guerra mondiale. Una nave straniera arriva ad una piccola isola del Mediterraneo, così inizia il capolavoro del 1991 di Gabriele Salvatores con il quale vinse un Oscar ed un Davide Donatello. Parliamo del film Mediterraneo, con cast del tutto eccezionale: Diego Abatantuono, Claudio Bisio ed anche Antonio Catania tra i personaggi di questo film ambientato in una piccola isola del mare Egeo dove arriva questa nave militare con l’ordine di doverla difenderla dagli alleati, visto che viene considerata un punto strategico in mezzo al mar Mediterraneo.

L’arrivo di otto soldati italiani in un’isola dove vivono donne, bambini e anziani sconvolge non solo gli abitanti di questo luogo isolato ma ancor più gli stessi militari che ora, senza nave o nessuna possibilità di comunicare la loro posizione, iniziano pian piano ad inserirsi nella lenta vita quotidiana e la vita degli otto soldati scorre tranquilla. Poi i giorni diventano mesi e i mesi si trasformano in anni. A tre anni dallo loro sbarco un giorno atterra sulla piccola isola, in modo del tutto casuale, un aereo di ricognizione italiano che gli annuncia che il mondo è cambiato: Mussolini è morto, il fascismo è caduto e devono tornare subito in Italia perché ora nulla è come prima. Questa realtà sconvolge ancora una volta la popolazione dell’isola che ormai si era abituata ai soldati italiani, sconvolge anche la vita dei protagonisti di questa storia che vedono tornare gli uomini nel loro luogo natio, alle loro case e ora i soldati devono tornare in Italia, ma non tutti lo faranno.



Questa storia, che potrebbe sembrare semplice, è per me, in modo particolare, un invito a non aver paura mai dello straniero o di ciò che è sconosciuto. È un canto al viaggio, al mondo che ci circonda e soprattutto a questo Mediterraneo che ci bagna e che ci può offrire un mondo diverso dal nostro, una cultura più vasta. E non solo, il film chiaramente ragiona sulla seconda guerra mondiale alla quale, in teoria, stanno partecipando i protagonisti del film. Uomini normali che vanno via da casa per un conflitto e si trovano a dover vivere in un altro mondo, non hanno con sé né armi né odio e allora cosa potrebbe succedere? Ecco, l’integrazione, la capacità di confrontarsi, di andare oltre i pregiudizi. Questo è un nodo centrale nella cinematografia di Salvatores e lo ritroviamo in questo film e nei due precedenti. Mediterraneo (1991) chiude infatti una trilogia iniziata con Marrakech Express (1989) e proseguita con Turné (1990), un trilogia con al centro l’amicizia e i viaggi.


Mediterraneo
di Gabriele Salvatores
con: Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Giuseppe Cederna, Ugo Conti, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Antonio Catania
Produzione: Italia, 1991
Soggetto: Enzo Monteleone
Sceneggiatura: Enzo Monteleone
Musiche: Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani



becerril.veronica@gmail.com