FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 55
maggio/agosto 2020

Cenere

 

MITAD CENIZA / MITAD LATIDO:
DIALOGHI ANNODATI CON JORGE EIELSON

di Marco Benacci




Mitad ceniza / Mitad latido [Metà cenere / Metà battito] è un interessante progetto artistico delle peruviane Elisenda Estrems e Nani Cárdenas, realizzato a partire dalla poetica di Jorge Eielson, esposto sinora a San Francisco, Lima e Arequipa, che presto sarà visibile anche al pubblico italiano.
L’idea della mostra nasce innanzitutto dall’amore delle due artiste per il Maestro, in particolar modo per la poesia di cui era fatta ogni sua opera, ma anche dalla necessità di dare forma a questo amore per generare un dialogo artistico con Eielson.

L’esposizione – realizzata con sculture, installazioni, disegni, tessuti e molto altro – è anche fatta da luci e ombre, codici e silenzi, spazi e vuoti, che la rendono un universo affascinante e un’occasione unica per conoscere i tratti dell’arte attuale e scoprire elementi nuovi dell’artista peruviano.
Gli amanti di Eielson vedendo la mostra noteranno nelle opere esposte l’esistenza di un parallelo meraviglioso tra il processo di creazione poetica di Jorge, dove la parola scritta su un foglio prende improvvisamente una forma concreta e visuale, con quello di Mitad ceniza / Mitad latido che non è altro che il frutto della necessità di personificare con l’arte i versi letti nei suoi libri; c’è lo stesso desiderio di rendere la poesia scultura, materializzare la parola, darle una vita nuova.

La grande curiosità è che le due artiste, pur partendo da questo stesso bisogno, intraprendono da subito due strade diverse: le opere di Nani Cárdenas, che sembrano incentrate sulla presenza e assenza delle forme, germogliano prevalentemente dalla raccolta poetica Noche oscura del cuerpo scritta da Eielson nel 1955, mentre quelle di Elisenda Estrems, basate su codici e frammentazioni, da Temas y variaciones (1950). Quindi, oltre a concentrarsi su ogni singolo lavoro, il visitatore è immerso in primis nel rapporto tra opere molto diverse fino a comprendere che l’immersione altro non è che il primo di una serie di dialoghi che rendono la mostra estremamente affascinante: le due strade si ricongiungono, arrivando a una medesima destinazione, il dialogo con Eielson.

Dice Jaime Bedoya:

La poetica di Eielson è la guida o il metodo per la realizzazione di un lavoro di ricerca sulla relazione tra i suoi processi creativi, la produzione artistica e l’opera in sé. Quello che unisce le opere delle due [artiste] è il dialogo con Eielson, l’entrata nel suo universo attraverso la sua poetica.

(da pag. 4 della Presentazione della mostra a San Francisco)

A questo punto ormai il visitatore non può sfuggire e tocca a lui iniziare a conversare ora con Elisenda e Nani, ora con Jorge, tessendo una serie di nodi che si uniscono a un gioco artistico che arriva dalle civiltà preispaniche del Perù e che sottolineano ancora una volta quanto l’eredità di Jorge Eielson sia ancora molto viva.

Mitad ceniza / Mitad latido quindi ci regala anche uno sguardo nuovo sull’universo eielsoniano, una porta celata che si apre, un’idea inedita che ci aiuta a comprendere un altro tassello della vita e dell’opera del Maestro, grazie a tanta bellezza e tanto amore, tanta arte e tanta ispirazione, tanto Eielson e tanto Jorge. E visto che tutta l’esposizione è parte di quel dialogo infinito a lui tanto caro, sono sicuro che un giorno Eielson dalla sua stella risponderà felice.


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POESIE DI JORGE EDUARDO EIELSON


No hay poesía hay solamente

Vida. Lo que pasa es que la gente

No sabe que la poesía

Es vida y sobre todo

Que la vida es poesía

Todo eso es viejo se dirá

Pero qué importa. Todo es también

Completamente nuevo

Todo es manzana cuando escribo

Y nada es banana

Si no me da la gana


Non c’è poesia c’è solamente

Vita. Quello che succede è che la gente

Non sa che la poesia

È vita e soprattutto

Che la vita è poesia

Tutto questo è vecchio si dirà

Ma cosa importa. Tutto è anche

Completamente nuovo

Tutto è mela quando scrivo

E nulla è foglia

Se non mi viene voglia


Amo los astros los amaneceres

Las aguas amargas

Las anguilas y las algas

Los árboles antiguos y las alimañas

Amo los armarios las agujas

Las habitaciones amplias y sin almohadones

Los ángeles atroces pero arrodillados

Los amores de antes algo amarillentos

Casi siempre absurdos y aterciopelados

Y todas las palabras que empiezan por A

Aunque no digan

Ah

Amo gli astri e le aurore

Le acque amare

Le anguille e le alghe

Gli alberi annosi e gli animali

Amo gli armadi e gli aghi

Le abitazioni ampie e senza arredi

Gli angeli atroci ma abbassati

Gli amori antichi un po’ annebbiati

Quasi sempre assurdi e ammalianti

E tutte le parole che iniziano per A

Anche quelle che non fanno

Ah




Mitad ceniza / Mitad latido, che avrebbe dovuto tenersi in Italia nella primavera di quest’anno e rimandata a causa dell’emergenza sanitaria, sarà visibile in tre città emblematiche per Eielson: a Roma, primo approdo nella penisola e dove ha cominciato un nuovo itinerario artistico, a Milano, città della consacrazione artistica e in cui ha vissuto fino alla sua morte, e Firenze, luogo da lui voluto per ospitare la sede del Centro Studi per diffondere la sua opera nonché città della sua cara amica e unica erede Martha Canfield.

Per la sua importanza, il progetto è stato presentato il 27 Febbraio 2020 durante il finissage di Jorge Eielson : Arte Como Nodo / Nodo Como Dono II, organizzata dall’Instituto Cervantes di Roma e dal Centro Studi Jorge Eielson di Firenze, che si è tenuta nella Sala Dalí di Piazza Navona a Roma.

Le poesie di Jorge Eielson qui sopra proposte sono tratte da Senza Titolo [Sin título], a cura di Martha Canfield, Edizioni Fili d’Aquilone, numero 2 della collana Fili d’oro, di prossima uscita.




Nani Cárdenas (Lima, 1969), ha studiato disegno e scultura con Cristina Gálvez e si è laureata presso la Facultad de Arte de la Pontificia Universidad Católica del Perú nel 1993, con il premio per la migliore opera scultorea. Tra le sue ultime esposizioni individuali figurano: Jardín Nocturno nel CEDE (Lima, 2017), Cartografías del Naufragio nella Sala Luis Miró Quesada Garland (Lima, 2015), Picnic nella Galería Yvonne Sanguinetti (Lima, 2011), Cuaderno de Dibujo nella Galería Enlace (Lima, 2009), Cromoterapia nel Memorial de América Latina (San Paolo, 2010) ed En tránsito nella Galería Beaskoa (Barcellona, 2006). recentemente ha partecipato a diverse mostre collettiva a Lima, Santiago del Cile, Bogotá, La Paz, New York, Washington e Roma. È membro del Colectivo Andamio.
www.nanicardenas.com


Elisenda Estrems (Lima, 1975), artista visuale e coordinatrice di progetti artistici, si è laureata in Artes Visuales nella Escuela INBA La Esmeralda di Città del Messico nel 2001. Tra le sue ultime esposizioni individuali figurano: Lo vital y lo sagrado presentato nella COP21, Le 104 Cent-Quatre (Parigi) e Feria Estampa 2015, (Madrid), Porosidad y territorio nel Centro de la Imagen (Lima), Futuro Caliente / Escultura e intervención de arte colaborativo, nell'ambito della COP20; Diáspora y Retorno nella Galería Valenzuela Klenner (Bogotà), Dibujos de Héroes (Città del Messico), Ningún lugar mejor que éste, La Otra (Bogotà).
www.elisendaestrems.com


marco.benacci@live.com