Il futuro a volte sta scritto nel giorni che viviamo. Leggendo le righe del presente si traccia il futuro di ogni essere umano. L’argomento che in questo numero ci interessa – il futuro – è servito d’ispirazione al mondo del cinema lungo la sua storia, dal geniale 2001:Odissea nello spazio, film di Stanley Kubrick del 1968, alla saga Ritorno al futuro di Robert Zemeckis.
In base all’argomento, questa volta mi voglio soffermare precisamente nella capacità del presente di modificare il nostro futuro, ed è per questo che ho scelto Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, film uscito nelle sale nel 2008.
Quest’aspra commedia, che inizialmente può apparire abbastanza banale, racchiude in sé malinconia e verità. Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Valerio Mastrandea, Elio Germano, Laura Morante e Massino Ghini, formano il cast di questo canto corale alla voglia di vivere.
Isabella Ragonese è Marta, la protagonista, ventiquattrenne siciliana trapiantata a Roma. Marta, appena laureata con lode in filosofia, non riesce a trovare lavoro e, allo stesso tempo, deve far fronte alla separazione dal suo compagno che per lavoro viaggia all’estero. Alla fine, Marta fa la scelta di migliaia di ragazzi appena laureati: si mette a lavorare in un call center nella squallida periferia romana. Scopre un mondo diverso e alienante, pieno di sfumature che mai avrebbe immaginato.
Marta entra nel call center con l’aiuto di Sonia, una ragazza madre interpretata con grandissima intensità da Micaela Ramazzotti. Anche se appartengono a due realtà molto diverse, le due ragazze diventano amiche nel mondo della Multiple, l’agenzia call center per la quale lavorano specializzata nella vendita di un apparecchio per la depurazione dell’acqua.
Stupisce la visione del regista toscano di questi luoghi di lavoro precario, come se fossero un Grande Fratello dove si controlla ogni gesto delle persone, minando pian piano la loro personalità, facendole diventare anche matte, come accade ad alcuni dei compagni di lavoro di Marta. Per via della competizione e l’ansia per il futuro.
La mente di tutto questo mondo infernale è Claudio (Massimo Ghini), che comanda a sua volontà gli impiegati e la stessa Daniela (Sabrina Ferilli), caporeparto delle donne.
Per Tutta la vita davanti Paolo Virzi si è ispirato al libro della blogger sarda Michela Murgia, Il mondo deve sapere (2006), ma lui è andato oltre, spingendo sui toni grotteschi e comici che fanno sorridere, ma lasciano un’amara malinconia che poi non ti si toglie dalla testa.
E pensi: è possibile un mondo migliore?
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