FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 14
aprile/giugno 2009

Infanti

IL CINEMA A PAROLE

di Verónica Becerril


LA CITTÀ DI DIO
di Fernando Meirelles

Buscapé, Dadinho, Angelica e Berenice sono i bambini protagonisti del film La città di Dio (City of God, 2002), il capolavoro del regista brasiliano Fernando Meirelles presentato fuori concorso al 55° Festival di Cannes. Il film è stato acclamato dal pubblico che vedendolo ha scoperto (o compreso meglio) la sordida realtà delle “favelas” brasiliane.
La vita di due bambini fra povertà e droga, odio e violenza, bande rivali, armi da fuoco e uccisioni, è raccontata con un linguaggio perfetto dalla voce narrante di Buscapé (Alexandre Rodrigues) che attraverso le sue paure, l’onestà e i sogni, rappresenta la speranza della “città di Dio”, soprattutto quando riuscirà ad evadere dal ruolo che gli è stato predestinato nascendo da quelle parti.
Il film si basa sul romanzo del brasiliano Paulo Lins, dal quale era nata anche una serie televisiva, e narra la vita reale e quotidiana nella pericolosa periferia di Rio de Janeiro (conosciuta come Cidade De Deus, una delle tante favelas che circondano la città) tra gli anni Sessanta fino agli anni ottanta (via via sempre peggiore), dove è impossibile un’infanzia serena e i più deboli sono i primi a cadere sul campo: in Brasile, ogni anno, migliaia di bambini muoiono colpiti da armi da fuoco.

Tutto è visto dagli occhi di Buscapé, un adolescente introverso che sembra destinato, come gli altri, a un mondo senza speranza che conduce alla criminalità. La vita del quartiere è dominata da rapine e corruzione, da lotte spietate e continui scontri con la polizia, ma Buscapé preferisce restarne fuori e sognare di lavorare, come fotografo, così da uscire dai bassifondi e dalla violenza.
Dadinho ha la stessa età di Buscapé e anche il suo futuro sembra già ben delineato: mira a diventare il più famoso criminale di Rio de Janeiro.
Poi, nel corso degli anni, i sogni dei due bambini diventano realtà: Buscapé inizia a lavorare per un giornale come fotografo e Dadinho, che cambia il suo nome per Ze Pequeño, diventa davvero il più temuto trafficante di cocaina a Rio de Janeiro, bravo a circondarsi di disperati disposti a tutto.

Città di Dio è un quartiere situato nella zona ovest della città di Rio de Janeiro, costruito nel 1996 durante il processo di sradicamento dei villaggi di emergenza. Con una popolazione di circa 50 mila abitanti gli indicatori sociali di questa zona sono i più critici del Brasile. Il film di Meirelles è riuscito a focalizzare l’attenzione dei media su questo quartiere, costringendo le autorità a intervenire, a occuparsi dei suoi gravi problemi.
Nei 130 minuti di Città di Dio Fernando Meirelles ha raggiunto la notorietà internazionale con un lavoro autentico, corale e dai tratti neorealisti, soprattutto dopo la nomination nel 2004 all’Oscar come miglior regista. Un anno dopo ha diretto l'acclamato The Constant Gardener - La cospirazione e nel 2008 ha acquistato i diritti di Cecità, del premio Nobel portoghese José Saramago.



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