FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 14
aprile/giugno 2009

Infanti

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Bambini

Through lane it lay - thro' bramble -
Through clearing and thro' wood -
Banditti often passed us
Upon the lonely road.

The wolf came peering curious -
The Owl looked puzzled down -
The serpent's satin figure
Glid stealthily along,

The tempests touched our garments -
The lightning's poinards gleamed -
Fierce from the Crag above us
The hungry Vulture screamed -

The Satyrs fingers beckoned -
The Valley murmured "Come" -
These were the mates -
This was the road
These Children fluttered home.

*****

Some, too fragile for winter winds
The thoughtful grave encloses -
Tenderly tucking them in from frost
Before their feet are cold -

Never the treasures in her nest
The cautious grave exposes,
Building where schoolboy dare not look,
And sportsman is not bold.

This covert have all the children
Early aged, and often cold,
Sparrow, unnoticed by the Father -
Lambs for whom time had not a fold.

*****

It would have starved a Gnat -
To live so small as I -
And yet, I was a living child -
With Food's nescessity

Upon me - like a Claw -
I could no more remove
Than I could coax a Leech away -
Or make a Dragon - move -

Not like the Gnat - had I -
The privilege to fly
And seek a Dinner for myself -
How mightier He - than I!

Nor like Himself - the Art
Upon the Window Pane
To gad my little Being out -
And not begin - again -

*****

They shut me up in Prose -
As when a little Girl
They put me in the Closet -
Because they liked me "still" -

Still! Could themself have peeped -
And seen my Brain - go round -
They might as wise have lodged a Bird
For Treason - in the Pound -

Himself has but to will
And easy as a Star
Look down upon Captivity -
And laugh - No more have I -

*****

The Child's faith is new -
Whole - like His Principle -
Wide - like the Sunrise
On fresh Eyes -
Never had a Doubt -
Laughs - at a Scruple -
Believes all sham
But Paradise -

Credits the World -
Deems His Dominion
Broadest of Sovreignties -
And Caesar - mean -
In the Comparison -
Baseless Emperor -
Ruler of nought,
Yet swaying all -

Grown bye and bye
To hold mistaken
His pretty estimates
Of Prickly Things
He gains the skill
Sorrowful - as certain -
Men - to anticipate
Instead of Kings -

*****

I noticed People disappeared
When but a little child -
Supposed they visited remote
Or settled Regions wild -
Now know I - They both visited
And settled Regions wild -
But did because they died
A Fact withheld the little child -

*****

A little Dog that wags his tail
And knows no other joy
Of such a little Dog am I
Reminded by a Boy

Who gambols all the living Day
Without an earthly cause
Because he is a little Boy
I honestly suppose -

The Cat that in the Corner dwells
Her martial Day forgot
The Mouse but a Tradition now
Of her desireless Lot

Another class remind me
Who neither please nor play
But not to make a "bit of noise"
Beseech each little Boy -

*****

Bliss is the Plaything of the child -
The secret of the man
The sacred stealth of Boy and Girl
Rebuke it if we can

*****

Softened by Time's consummate plush,
How sleek the woe appears
That threatened childhood's citadel
And undermined the years.

Bisected now, by bleaker griefs,
We envy the despair
That devastated childhood's realm,
So easy to repair.

Fra sentieri si stendeva - fra rovi -
Fra radure e fra boschi -
Spesso banditi ci oltrepassavano
Sulla strada solitaria.

Il lupo veniva a scrutare curioso -
Il Gufo guardava perplesso all'ingiù -
La figura di raso del serpente
Sgusciava via furtivamente,

Le tempeste ci sfioravano le vesti -
I pugnali del lampo dardeggiavano -
Feroce dal Dirupo su di noi
Il famelico Avvoltoio gridava -

Le dita del Satiro invitavano -
La Valle mormorava "Venite" -
Quelli erano i compagni -
Quella era la strada
Di quei Bimbi eccitati verso casa.

*****

Alcuni, troppo fragili per i venti invernali
La pensosa tomba racchiude -
Teneramente li ripara dal gelo
Prima che i loro piedi siano freddi -

Mai i tesori del suo grembo
La prudente tomba espone,
Costruendo dove lo scolaro non osa guardare,
E il cacciatore non si arrischia.

Questo rifugio hanno tutti i bambini
Precocemente invecchiati, e spesso infreddoliti,
Passeri, trascurati dal Padre -
Agnelli per i quali il tempo non ebbe ovile.

*****

Sarebbe morto di fame un Moscerino -
A vivere modestamente come me -
Eppure, ero una bambina piena di vita -
Col bisogno di Cibo

Su di me - come un Artiglio -
Smuoverlo era impossibile
Più di liberarmi di una Sanguisuga -
O spostare - un Drago -

Non avevo - come il Moscerino -
Il privilegio di volare
E cercarmi un Pasto -
Quanto più potente Egli - di me!

Né l'Arte - come Lui
Su un Vetro della Finestra
Di spendere la mia piccola Esistenza -
E non - ricominciare -

*****

Mi rinchiudono nella Prosa -
Come quando da Ragazzina
Mi mettevano nello Sgabuzzino -
Perché mi volevano "tranquilla" -

Tranquilla! Avessero potuto spiare -
E vedere il mio Cervello - andarsene in giro -
Era come se avessero confinato un Uccello
A Tradimento - in un Recinto -

A lui basta volerlo
E con la disinvoltura di una Stella
Dà un'occhiata alla Prigione -
E ride - Lo stesso faccio io -

*****

La fede del Bambino è nuova -
Totale - come il Suo Modo di Essere -
Vasta - come l'Aurora
Su freschi Occhi -
Mai che abbia un Dubbio -
Ride - dello Scrupolo -
Crede tutto finto
Tranne il Paradiso -

Dà credito al Mondo -
Ritiene il Suo Potere
Più esteso di Regni -
E Cesare - mediocre -
A Paragone -
Imperatore senza fondamento -
Che domina il nulla,
Pur governando tutto -

Il crescere via via
Fa ritenere sbagliate
Le sue belle idee
Di Faccende Spinose
Acquisisce esperienza
Dolorosa - come la certezza -
Che Uomini - deve attendersi
Invece di Re -

*****

Notavo Gente che spariva
Quando non ero che una bimba -
Supponevo per visite remote
O per colonizzare Regioni selvagge -
Ora so - Che visitavano
E colonizzavano Regioni selvagge -
Ma lo facevano perché erano morti
Un Fatto nascosto ai bimbi -

*****

Un Cagnolino che agita la coda
E non conosce altra gioia
A un Cagnolino così mi fa
Pensare un Ragazzo

Che fa capriole tutto il santo Giorno
Senza bisogno di un motivo
Perché è un Ragazzino
In fin dei conti credo -

La Gatta che in un Angolo si accomoda
Il suo bellicoso Giorno dimenticato
Il Topo adesso soltanto una Consuetudine
Del suo svogliato Destino

Altri tipi mi ricorda
Che non godono né giocano
Ma di non fare nemmeno un "po' di chiasso"
Chiedono a ogni Ragazzino -

*****

La Gioia è il Giocattolo del bambino -
Il segreto dell'uomo
Il sacro furto di Ragazzi e Ragazze
Rimproveriamoli se ne siamo capaci

*****

Ammorbidito dalla perfetta felpa del tempo,
Come appare smussato l'affanno
Che minacciava la cittadella della fanciullezza
Ed erodeva gli anni.

Spezzati ora, da più crudi dolori,
Invidiamo la disperazione
Che devastava il reame della fanciullezza,
Così facile da riparare.

Emily Dickinson: poesie J9-F43, J141-F91, J612-F444, J613-F445, J637-F701, J1149-F1154, J1185-F1236, J1553-F1583, J1738-F1772
("J": edizione Johnson, 1955; "F": edizione Franklin, 1998)


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www.emilydickinson.it