FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 12
ottobre/dicembre 2008

Suoni di versi

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Melodie

Musicians wrestle everywhere -
All day - among the crowded air
I hear the silver strife -
And - waking - long before the morn -
Such transport breaks upon the town
I think it that "New life"!

It is not Bird - it has no nest -
Nor "Band" - in brass and scarlet - drest -
Nor Tamborin - nor Man -
It is not Hymn from pulpit read -
The "Morning Stars" the Treble led
On Time's first afternoon!

Some - say - it is "the Spheres" - at play!
Some say - that bright Majority
Of vanished Dames - and Men!
Some - think it service in the place
Where we - with late - celestial face -
Please God - shall ascertain!

*****

Of all the Sounds despatched abroad,
There's not a Charge to me
Like that old measure in the Boughs -
That phraseless Melody -
The Wind does - working like a Hand,
Whose fingers Comb the Sky -
Then quiver down - with tufts of Tune -
Permitted Gods, and me -

Inheritance, it is, to us -
Beyond the Art to earn -
Beyond the trait to take away
By Robber, since the Gain
Is gotten not of fingers -
And inner than the Bone -
Hid golden, for the whole of Days,
And even in the Urn,
I cannot vouch the merry Dust
Do not arise and play
In some odd fashion of it's own,
Some quainter Holiday,
When Winds go round and round in Bands -
And thrum upon the door,
And Birds take places, overhead,
To bear them Orchestra.

I crave Him grace of Summer Boughs,
If such an Outcast be -
Who never heard that fleshless Chant -
Rise - solemn - on the Tree,
As if some Caravan of Sound
Off Deserts, in the Sky,
Had parted Rank -
Then knit, and swept -
In Seamless Company -

*****

I cannot dance upon my Toes -
No Man instructed me -
But oftentimes, among my mind,
A Glee possesseth me,

That had I Ballet knowledge -
Would put itself abroad
In Pirouette to blanch a Troupe -
Or lay a Prima, mad,

And though I had no Gown of Gauze -
No Ringlet, to my Hair,
Nor hopped for Audiences - like Birds,
One Claw upon the air,

Nor tossed my shape in Eider Balls,
Nor rolled on wheels of snow
Till I was out of sight, in sound,
The House encore me so -

Nor any know I know the Art
I mention - easy - Here -
Nor any Placard boast me -
It's full as Opera -

*****

Of Being is a Bird
The likest to the Down
An Easy Breeze do put afloat
The General Heavens - upon -

It soars - and shifts - and whirls -
And measures with the Clouds
In easy - even - dazzling pace -
No different the Birds -

Except a Wake of Music
Accompany their feet -
As did the Down emit a Tune -
For Extasy - of it

*****

How still the Bells in Steeples stand
Till swollen with the Sky
They leap upon their silver Feet
In frantic Melody!

*****

Touch lightly Nature's sweet Guitar
Unless thou know'st the Tune
Or every Bird will point at thee
Because a Bard too soon -

*****

The fascinating chill that Music leaves
Is Earth's corroboration
Of Ecstasy's impediment -
'Tis Rapture's germination
In timid and tumultuous soil
A fine - estranging creature -
To something upper wooing us
But not to our Creator -

Musicisti si cimentano ovunque -
Tutto il giorno - nell'aria affollata
Odo l'argenteo conflitto -
E - svegliandomi - assai prima del mattino -
Un tale trasporto irrompe nella città
Che penso sia quella la "Nuova vita"!

Non è Uccello - non ha nido -
Né "Banda" - di ottone e scarlatto - vestita -
Né Tamburino - Né Uomo -
Non è Inno letto da un pulpito -
Trilli guidavano le "Stelle Mattutine"
Nel primo pomeriggio del Tempo!

Qualcuno - dice - che siano "le Sfere" - a suonare!
Qualcuno dice - quella lucente Maggioranza
Di Donne e Uomini - scomparsi!
Qualcuno - lo crede un rito nel luogo
Dove noi - con ultimo - celestiale volto -
A Dio piacendo - accerteremo!

*****

Di tutti i Suoni sparsi nell'aria,
Nessuno mi Prende
Come quell'antico brano fra i Rami -
Quella Melodia senza fraseggio -
Che il Vento crea - lavorando come una Mano,
Le cui dita Pettinano il Cielo -
Poi scendono vibrando - con fiocchi d'Armonia -
Permessi agli Dei, e a me -

Un retaggio, è ciò, per noi -
Oltre l'Arte di ottenerlo -
Oltre la capacità di sottrarre
Di un Ladro, poiché il Guadagno
È procurato non da dita -
E più interiore delle Ossa -
Un oro nascosto, per tutti i nostri Giorni,
E persino nell'Urna,
Non potrei garantire che l'allegra Polvere
Non si alzi e giochi
In qualche sua bizzarra maniera,
In un Giorno di Festa ancor più pittoresco,
Quando i Venti vanno in giro in Comitive -
E tamburellano alla porta,
E gli Uccelli prendono posto, lassù,
Per far loro da Orchestra.

Imploro la grazia dei Rami Estivi per Colui,
Se un tale Reietto esiste -
Che non ha mai udito quell'incorporeo Canto -
Levarsi - solenne - tra gli Alberi,
Come se qualche Carovana di Suono
Da Deserti, nel Cielo,
Avesse rotto le Righe -
Poi si fosse riunita, e dileguata -
In Salda Compagine -

*****

Non sono capace di danzare sulle Punte -
Nessuno mi ha istruito -
Ma spesse volte, nella mente,
Una Gioia mi possiede,

Che se avessi pratica di Balletto -
Renderei palese
In Piroette da far impallidire una Compagnia -
O lasciare una Primadonna, di stucco,

E anche se non ho Gonna di Tulle -
Né Cerchietto, nei Capelli,
Né saltello per il Pubblico - come gli Uccelli,
Una Zampetta in aria,

Né lancio la mia figura in Balli Eterei,
Né mi avvolgo in ruote di neve
Fino ad uscire di scena, fra la musica,
Con il Teatro che chiede il bis -

Né alcuno sappia che conosco l'Arte
Che menziono - semplicemente - Qui -
Né vi sia Manifesto che mi esalti -
È tutto esaurito come all'Opera -

*****

Degli Esseri è un Uccello
Il più simile alla Soffice Lanugine
Che una Pigra Brezza fa galleggiare
Lassù - nel Cielo Universale -

Si libra - e cambia direzione - e volteggia -
E si misura con le Nubi
In pigra - uniforme - splendente andatura -
Non dissimili gli Uccelli -

Tranne per la Scia di Musica
Che accompagna i loro passi -
Come se la Lanugine emettesse un Suono -
Per la propria - Estasi -

*****

Come sono immote le Campane nelle Torri
Finché gonfiatesi di Cielo
Si slanciano sui loro argentei Piedi
In frenetica Melodia!

*****

Sfiora appena la dolce Chitarra della Natura
A meno che tu non conosca gli Accordi
Oppure ogni Uccello ti additerà
Come Bardo prematuro -

*****

Il fascinoso brivido che lascia la Musica
È conferma Terrena
Dell'impedimento dell'Estasi -
È il germinare del rapimento
In timido e tumultuoso suolo
Una sottile - migrante creatura -
Verso qualcosa di più alto che ci seduce
Ma non verso il nostro Creatore -

Emily Dickinson: poesie J157-F229, J321-F334, J326-F381, J653-F462, J1008-F1008, J1389-F1403 e J1480-F1511
("J": edizione Johnson, 1955; "F": edizione Franklin, 1998)


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