FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 11 luglio/settembre 2008 Generazioni |
IL CICLO DELLE FIAMME DEL POETA a cura di Vera Lúcia de Oliveira |
Antônio Lázaro de Almeida Prado, nato a Piracicaba, nella regione di San Paolo, nel 1925, noto studioso e critico letterario, ha insegnato a lungo nella Faculdade de Letras e Ciências de Assis (Universidade Estadual Paulista), dove era cattedratico di Teoria della Letteratura e di Letteratura Comparata. Oggi, professore emerito, continua a collaborare con riviste scientifiche nazionali e internazionali, viaggia per conferenze e corsi sulla poesia e sulla letteratura e si dedica al giornalismo, attività con la quale si onora di aver iniziato la carriera nel mondo delle lettere, nel 1944.
Adiados da Morte e (provisórias) Vitualhas da cárie ruminante, Invejosos de ti, ora saudamos Em teu verbo, imune à entropia, O irmão ressurrecto e triunfante.1
Ave, Murilo, noi che siamo Con Ciclo das chamas e outros poemas [Ciclo delle fiamme e altre poesie], la prima raccolta poetica finalmente data alle stampe nel 2005, possiamo dire che le nostre attese sono state tutte ripagate. Almeida Prado condivide con noi il suo ricco universo lirico, fatto di parole - come suggerito nel titolo - intense e infiammate, che rivelano ancora e sempre l’uomo che non ha fatto mai nulla senza impegno, slancio e dedizione: “O mundo vale, Amor, só quando amamos / E tudo quanto é amor vale este mundo” [Il mondo vale, Amore, solo quando amiamo / E tutto quanto è amore vale questo mondo].
O humilde florescer das alvoradas, O perfume discreto da água pura. Nasci para ousar fazer-me amado
Nacqui per sapere il bene della vita, Nacqui per osare essere amato Al modo di una antica lauda (si noti l’uso di alcuni termini insoliti e dissueti), il poeta canta l’esistenza e non è un caso l’epigrafe di Jacopone da Todi in uno dei testi esemplari del libro, “Esse inquietante rastro…”, in cui c’è una francescana accettazione anche della morte, sorella della vita, poiché “Para viver nascemos, mas a aurora / Supõe a combustão do provisório…” [Per vivere nasciamo, ma l’aurora / Suppone la combustione del provvisorio...].
1Antônio Lázaro de Almeida Prado, Ciclo das chamas e outros poemas, Ateliê Editorial, São Paulo, 2005, p. 25. 2“Sonata de amor”, ivi, p. 167.
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POESIE DI ANTÔNIO LÁZARO DE ALMEIDA PRADO
SABER, SABOR…
Tudo me sabe a chama,
Tutto mi sa di fiamma,
Do osso de meus ossos Do núcleo de meu sono E fui pai e fui filho
Dall’osso delle mie ossa Dal nucleo del mio sonno E fui padre e fui figlio
Para T.
Estás e és. E isto é tudo: Per T.
Stai e sei. E questo è tutto:
Multivalente encanto de meu canto,
Multivalente incanto del mio canto,
Tropeço nos meus sonhos e flutuo,
Inciampo nei miei sogni e fluttuo, (testo inedito)
Giram perto dos olhos neste túnel
Girano vicino agli occhi in questo tunnel (testo inedito)
Ora che sei all’ottantesimo anno, (testo inedito, scritto dal poeta in italiano)
No corpo, o sinal preciso
Nel corpo, il segno preciso (testo inedito)
Ao amigo José Nazareno Mimessi
Ele se vai ao encontro de paisagens, All’amico José Nazareno Mimessi
Lui se ne va all’incontro di paesaggi, (testo inedito)
Envolver o Mundo Abraçar a Vida Construir a Terra Entoar um Canto
Avvolgere il Mondo Abbracciare la Vita Costruire la Terra Intonare un Canto (testo inedito)
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Traduzione dal portoghese di Vera Lúcia de Oliveira |