FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 11 luglio/settembre 2008 Generazioni |
FOTOGRAFIA E GENERAZIONI di Ambra Laurenzi |
Da quel lontano 1839, anno in cui ne venne ufficializzata l’invenzione presso l’Accademia delle Scienze di Parigi, la fotografia grazie alla sua natura intrinsecamente meccanica, è diventata strumento democratico e popolare.
Ripercorrendo la storia della fotografia è possibile oggi incontrare la vita di intere generazioni: dal vastissimo archivio Alinari, fotografi in Firenze dal 1852, che hanno lasciato un’importante documentazione sull’Italia e sugli italiani fino ai primi decenni del '900, alle fotografie degli americani Lewis Hine e Jacob A.Riis, che documentano lo sfruttamento di una generazione di minori nei primissimi anni del ‘900; dalle atmosfere intellettuali e fastose della belle èpoque francese di J.H. Lartigue, alle intense immagini che Dorothea Lange, Walker Evans, Ben Shahn ed altri fotografi realizzarono, nella seconda metà degli anni ‘30 per conto della Farm Security Administration riprendendo quella popolazione del Sud degli Stati Uniti che F.D. Roosevelt definì “un terzo della nazione mal alloggiato, mal vestito e mal nutrito”; dagli straordinari ritratti dell’Italia rurale degli anni Cinquanta realizzati a Luzzara da Paul Strand, alla società americana degli stessi anni raccontata senza celebrazioni e con sguardo disincantato da Robert Frank; dalle fotografie di Donald McCullin che raccontano la grigia provincia inglese degli anni Sessanta in profonda crisi occupazionale, all’impegno sociale e politico di Tano d’Amico che è stato importante testimone degli anni della contestazione e delle rivendicazioni operaie nell’Italia degli anni Settanta.
Le fotografie di Maurizio Frullani fanno parte del libro Gente di Cormòns e dintorni, 1985-2006, con prefazione di Bruno Pizzul, anch’egli cormonese, che raccoglie i ritratti, tra tradizione e contemporaneità, realizzati nel corso degli anni.
Le fotografie di Marco Dandrea, realizzate in India, affrontano invece i terribili e irrisolti problemi sanitari che si tramandano di generazione in generazione, ancora oggi, in molte regioni del sud-est asiatico, dell’America del Sud e dell’Africa Subsahariana.
L’AIFO, l’associazione italiana di cui Dandrea, nel suo servizio, illustra l’attività, ha tra i vari obiettivi, quello della promozione di progetti orientati all’autosviluppo dei popoli. Quale migliore auspicio per le future generazioni di questo, e di altri tormentati paesi? |