FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 8 ottobre/dicembre 2007 Tracce d'Europa |
FERREIRA GULLAR: di Vera Lúcia de Oliveira |
Ferreira Gullar, nome d'arte di José Ribamar Ferreira, è uno dei più significativi poeti brasiliani contemporanei. È nato a São Luís del Maranhão, nel Nordest del Brasile, il 10 settembre 1930. Primo di otto figli, ha un'infanzia ribelle di chi mal sopporta la rigida disciplina delle scuole di allora. Scopre presto la poesia, anzi - secondo quanto afferma - la poesia lo salva, impedendo che intraprenda la strada di tanti ragazzi difficili finiti nella strada.
Intellettuale controcorrente, inquieto e versatile, per lui la letteratura è un mezzo per incidere sulla realtà. Ha cercato di captare nella poesia la forza e la vibrazione della vita e, in questa ricerca, egli compie un percorso che, dall'estetismo dell'avanguardia brasiliana degli anni '60, sfocia in un lirismo di forte denuncia delle ingiustizie sociali: non si tratta di poesia ideologica o politica, ma civile nel senso più alto del termine.
Viaggia attraverso il continente e sente profondamente che l'assenza di libertà e la mancanza di rispetto per la vita e la dignità di milioni di uomini erano mali endemici in questa parte del mondo. Scrive allora, a Buenos Aires, Poema sujo, una delle sue opere più belle e struggenti, un poema fiume che irrompe dalla solitudine e dal dolore e che lo riportano alla terra natia, São Luís, alle strade, alle case, agli amici, al mondo che credeva perduto e che la memoria ricompone in un momento di precarietà della vita.
Tematiche ricorrenti nella sua opera sono la riflessione sulla genesi della poesia e sulla corrosione del tempo che sottomette gli esseri al dolore e alla morte. È poeta concreto e metafisico, quotidiano ed esistenziale allo stesso tempo. La realtà lo sollecita e questa realtà è la sua materia poetica. Non può concepire la poesia avulsa dal contesto, la parola immateriale, la teoria asettica. La poesia deve uscire e impregnarsi di pioggia e sole, di fumo e rumori, di inquinamento e polvere di strade, case, palazzi e fabbriche. Ciononostante, la sua è una parola depurata ed essenziale, contraria ad ogni retorica, come lo è l'uomo e l'intellettuale. L'arte è una esperienza estetica e al poeta sono richieste, oltre che sensibilità, esperienza e maturità interiore, elaborazione e dominio del linguaggio. E Gullar plasma il linguaggio, lo rende vivo, agile e flessibile, capace di metamorfosi, capace di incorporare i ritmi e i registri più diversi, dal sublime al quotidiano e popolare. In questi quasi sessant'anni di poesia Ferreira Gullar afferma di non aver mai scritto un verso che non avesse sentito come assolutamente necessario. Forse proprio questa sua carica di vitalità e schiettezza, nonché la qualità estetica della sua opera, hanno fatto di lui uno dei poeti brasiliani contemporanei più amati e letti, anche dai più giovani. Egli non si nega, non si sottrae alla vita e agli uomini del suo tempo: spigoloso e contundente, partecipa con generosità a conferenze e incontri in tutto il paese in cui ribadisce che la poesia è una forma di resistenza, sempre più necessaria, contro la massificazione che cancella le identità e riduce l'uomo a merce in questa società di consumo. Pubblichiamo qui l'anteprima di una più vasta antologia che uscirà a breve in Italia. I testi tradotti sono tratti da Toda Poesia (1950-1999), José Olympio Editora, Rio de Janeiro, 2001, 11ª ed. |
POESIE DI FERREIRA GULLAR
NAO HÁ VAGAS
O preço do feijão O funcionário público - porque o poema, senhores,
não fede nem cheira
Per il prezzo dei fagioli L'impiegato pubblico - perché la poesia, signori,
Do fundo do meu quarto, do fundo a noite ocidental obscenamente acesa
Dal fondo della mia camera, dal fondo la notte occidentale oscenamente accesa
Neste divã recostado
In questo divano adagiato
Eu deixarei o mundo com fúria. De fato Não chorarei.
Io lascerò il mondo con furia. Di fatto Non piangerò.
Eu sei que se tocasse
Io so che se toccassi
Do mesmo modo que te abriste à alegria Do mesmo modo que a vida só consome
Nello stesso modo in cui ti sei aperto alla gioia Nello stesso modo perché la vita consuma solo
Entra em casa o poeta de 52 anos. Com o paletó na mão embora neste momento
Entra in casa il poeta di 52 anni. Con la giacca in mano sebbene in questo momento
Longe de mim com seus negros cabelos.
Lontano da me con i tuoi neri capelli.
À Somos todos irmãos Somos todos irmãos Somo todos irmãos Somos todos irmãos
Alla Siamo tutti fratelli Siamo tutti fratelli Siamo tutti fratelli Siamo tutti fratelli
Meu pai foi quando lhe levei
mio padre andò quando gli portai
no dia de Então
nel giorno dei Allora
Ele entrara em surto
Lui ebbe un attacco
Tão vertiginoso urgia enquanto ouvíamos
Così vertiginosa urgeva mentre sentivamo
|
Traduzione dal portoghese di Vera Lúcia de Oliveira
|