FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 7 luglio/settembre 2007 Altre terre |
JORGE DE SENA: UN AUTORE SCOMODO a cura di Mariangela Semprevivo |
Jorge de Sena è nato a Lisbona nel 1919 ed è morto a Santa Barbara, negli USA, nel 1978. Nella sua città natale frequentò gli ambienti letterari dell'epoca, tramite Adolfo Casais Monteiro entrò in contatto con la rivista "Presença" e, successivamente, legò il proprio nome a "Cadernos de Poesia" su cui pubblicò alcuni sonetti entrando anche a far parte della direzione.
Jorge de Sena fu influenzato da varie correnti letterarie, tuttavia riuscì a rendere la sua poesia allo stesso tempo classica e rivoluzionaria cercando di superare le tendenze dell'epoca. Intellettuale scomodo e polemico, ma sempre etico e sincero, che attraverso la poesia ha cercato di restituire dignità all'uomo, conformemente alla missione che il poeta ha stabilito per sé. I suoi versi esprimono l'ansia, la passione e il coraggio di scoprire e capire fino in fondo gli uomini, di comprendere il mondo, malgrado l'intima consapevolezza che ciò non sarà possibile.
De Sena, in maniera provocatoria ma altrettanto dolorosa, non fa altro che mettere a nudo i tabù e le limitazioni culturali della società portoghese di allora, denunciandone le ingiustizie e utilizzando spesso un linguaggio duro, purtroppo, creando tra sé e il proprio Paese una spaccatura che durerà sino alla sua morte.
La sua opera letteraria è vastissima, comprende più di venti raccolte poetiche, due testi per il teatro, più di trenta racconti, una novella e un romanzo, circa una quarantina di volumi dedicati alla saggistica, alla critica, alla storia, al teatro, alle arti plastiche, al cinema e alla teoria letteraria e culturale, senza dimenticare l'importanza dei suoi studi sulla vita e opere di Camões e Pessoa.
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Breve antologia poetica di Jorge de Sena
Como paredes através das quais No espaço dentro mas que não depende Mas o que nos distingue não existe.
Come pareti attraverso le quali Nello spazio dentro ma che non dipende Ma ciò che ci distingue non esiste.
Ah meu Deus! Se toda esta tristeza, Podes ter a certezza que o esmago.
Ah mio Dio! Se tutta questa tristezza, Puoi star certo che la schiaccerò.
Na minha terra, não há terra, há ruas; Na minha terra, não há árvores nem flores. O cântico das aves - não há cânticos, Na minha terra, porém, não há pardieiros, A minha terra não é inefável.
Nella mia terra, non c'è terra, ci sono strade; Nella mia terra, non ci sono alberi né fiori. Il cantico degli uccelli - non ci sono cantici, Nella mia terra, però, non ci sono stamberghe, La mia terra non è ineffabile.
Anos sem fim, à luz do mar aceso, te vi nudez quase total, tão grácil figura juvenil, ambígua e fácil, e ao longe às vezes totalmente nua em só relance de malícia crua. Tudo isso me atraía e me afastava, embora a vista retornando escrava, a teus lugares me tivesse preso. E quase sempre então tua figura, sentada estátua, ou falsa sesta impura, lá era, ao sol, o tempo congelado. Hoje, subitamente, tu não viste ninguém senão o meu olhar quebrado, e com lenta inocência te despiste. Mas quantas rugas no sorriso ansiado!
Anni senza fine, alla luce del mare impetuoso, ti vidi nudità quasi totale, così gracile figura giovanile, ambigua e facile, e da lontano a volte totalmente nuda in una sola occhiata di malizia cruda. Tutto questo mi attraeva e mi allontanava, sebbene la vista rendendo schiava, ai tuoi luoghi mi avesse imprigionato. E quasi sempre allora tua figura, seduta statua, o falsa siesta impura, era là, al sole, il tempo congelato. Oggi, improvvisamente, tu non vedesti niente se non il mio sguardo spezzato, e con lenta innocenza ti spogliasti. Ma quante rughe nel sorriso ambito!
Conheço o sal da tua pele seca Conheço o sal do leite que bebemos Conheço o sal dos teus cabelos negros Conheço o sal que resta em minha mãos Conheço o sal da tua boca, o sal A todo o sal conheço que é só teu,
Conosco il sale della tua pelle secca Conosco il sale del latte che bevemmo Conosco il sale dei tuoi capelli neri Conosco il sale che resta sulle mie mani Conosco il sale della tua bocca, il sale Tutto il sale che conosco è solo tuo,
Não mais! Não mais! Que eu esqueça que te tive, e fina e esbelta, ou suave e alongada, nesse teu rosto ou sob a tua pele: sem mais que orgulho, a força juvenil. Mas como há-de teu corpo em mim ter paz?
Basta! Basta! Che io dimentichi di averti avuta, e fine e snella, o leggera e allungata, in questo tuo viso o sotto la tua pelle: senza altro che orgoglio, la forza giovanile. Ma come può il tuo corpo in me avere pace?
Sonharei, no teu seio calmo, Dormirei, no teu cerrar de pálpebras, Dormirei, nas tuas mãos pousadas no meu corpo, Dormirei, no teu sexo, a solidão do meu Dormirei, na tua vida, a teimosia humana E se, depois, meu amor, formos estéreis,
Sognerò, sul tuo seno calmo, Dormirò, sulle tue palpebre chiuse, Dormirò, sulle tue mani posate sul mio corpo, Dormirò, sul tuo sesso, la solitudine del mio Dormirò, sulla tua vita, la caparbietà umana E se, dopo, amore mio, saremo sterili,
Esta voz com que gritei às vezes Está dentro de mim como um remorso, ouço-a Quando acabava uma soma de silêncios, Esta voz, enquanto um ar de torre à beira-mar Apetece-me explicar, agora, as asas dos anjos.
Questa voce con cui gridai a volte Sta dentro di me come un rimorso, la sento Quando terminavo una somma di silenzi, Questa voce, mentre un'aria di torre in riva al mare Desidero spiegare, adesso, le ali degli angeli.
Esta é a ditosa pátria minha amada. Não. Nada me prende ou liga a uma baixeza tanta Torpe dejecto de romano império;
Questa è la fortunata mia patria amata. No. Nulla mi lega o unisce ad una tanta bassezza Turpe escremento di romano impero; |
Testi tratti da:
Conheço o Sal ... e Outros Poemas, edição literária, Lisboa, Moraes Editores, 1974. Eros de Passagem - Poesia Erótica Contemporânea - Selecção e Prefácio de Eugénio de Andrade, Campo das Letras, Porto, 1997. Poesia I, Moraes Editores, 2ª edição, 1997. Poesia III, Edições 70, Lisboa, 1989. Traduzione dal portoghese di Mariangela Semprevivo
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