FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 7
luglio/settembre 2007

Altre terre

A QUESTO POPOLO È RIMASTO IL SUO POETA

a cura di Ambra Laurenzi

Testo di Ali Rashid, foto di Ambra Laurenzi



Perchè hai lasciato il cavallo alla sua solitudine?
di Mahmud Darwish, ed. San Marco dei Giustiniani - Genova


 


Ali Rashid


Dopo 35 anni, Mahmud Darwish ritorna a Haifa per pochi giorni, così ha scritto il caporale israeliano nella comunicazione: il tempo per recitare una poesia e visitare la tomba di tua madre.

Ho nostalgia del pane di mia madre, del caffè di mia madre / della carezza di mia madre / ho nostalgia......./ Sono invecchiato rendimi le stelle dell'infanzia / fammi tornare / come tornano gli uccelli / al nido della tua attesa.

Sarà il caso, invece per il poeta tutto è scritto, non esiste il caso, il caporale non lo sa, ma noi conosciamo la nostra storia: accade nel trentacinquesimo anniversario dell'assassinio di Ghassan Kanafani, l'autore del romanzo Ritorno a Haifa.




La sala era piena, per ragioni di sicurezza l'evento doveva svolgersi al chiuso, la gente gremisce le strade, sui tetti e sugli alberi, tutti sono tornati bambini e i bambini all'improvviso sono diventati grandi. "Sforzatevi di entrare per la porta stretta".
Lo hanno visto a Damasco recitare in uno stadio pieno di moltitudini, anche a Casablanca. Tutto il mondo arabo si chiedeva cosa avrebbe recitato. Per un istante quel mondo è tornato giovane.



 




 


La nostalgia è la confidenza dell'assente all'assente, lo sguardo del lontano al lontano, la sete dell'acqua alla giara e viceversa. Nell'esilio, il lamento delle case sepolte sotto le colonie si trasmette dall'assente all'assente insieme al latte materno. Ritorni a Haifa, per poche ore, stanco dal lungo viaggio trascorso da te verso di te.

Come la finestra di una casa, mi affaccio sul vento che cerca nel vento una patria.
Mi affaccio sul corteo dei profeti antichi, che a piedi nudi salgono verso Gerusalemme, e chiedo: ci sarà un profeta nuovo per questi tempi nuovi?
Come la finestra di una casa, mi affaccio su Persiani, Bizantini, Sumeri e sui nuovi profughi.
Mi affaccio sulla mia ombra che viene da lontano".



Ci siamo consegnati al vento ragazzini. Senza vela. Un fagotto di sapori, profumi, il sorriso di una casa, la benedizione di mia madre, questa matita non si cancella. Da un cielo all'altro ho intrecciato la mia lingua. Io sono le mie parole.
A questo popolo è rimasto il suo poeta.




Mahmud Darwish

MAHMUD DARWISH

Nato nel 1941 a Borwa provincia di Akka in Galilea. In esilio da 37 anni, è il più grande poeta del mondo arabo e ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per la sua poesia.

Ali Rashid

ALI RASHID

Nato ad Amman il 5 Aprile 1953 Ali Khalil, ma il nome corrente è Ali Rashid come erano rashid il padre, il nonno e il bisnonno, ha vissuto a Lifta, un sobborgo di Gerusalemme, oggi inclusa nella cosiddetta Gerusalemme ovest.
Dal 1978 è membro del direttivo dell'Unione generale dei giornalisti e degli scrittori Palestinesi.
È diplomatico e dal 1986 è primo segretario della rappresentanza diplomatica Palestinese in Italia e membro del Consiglio d'Europa.
Dal maggio 2006 è deputato della XV Legislatura al Parlamento Italiano.