FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 6
aprile/giugno 2007

Scorie & Rifiuti

L'ANGOLO DI ED

a cura di Giuseppe Ierolli


Gramigna

After a hundred years
Nobody knows the Place
Agony that enacted there
Motionless as Peace

Weeds triumphant ranged
Strangers strolled and spelled
At the lone Orthography
Of the Elder Dead

Winds of Summer Fields
Recollect the way -
Instinct picking up the Key
Dropped by memory -

*****

To her derided Home
A Weed of Summer came -
She did not know her station low
Nor Ignominy's name -
Bestowed a summer long
Upon a frameless flower -
Then swept as lightly from disdain
As Lady from her Bower -

Of Bliss the Codes are few -
As Jesus cites of Him -
"Come unto me" the Moiety
That wafts the Seraphim -

Dopo cento anni
Nessuno riconosce il Luogo
L'agonia che si svolse là
Immota come la Pace

La gramigna schierata trionfante
Gli estranei gironzolano e compitano
La solitaria Ortografia
Dei Morti più Antichi

I Venti dei Campi d'Estate
Ricordano la via -
L'istinto raccoglie la Chiave
Caduta alla memoria -

*****

Nella sua Casa derisa
Una Gramigna Estiva arrivò -
Non sapeva del suo basso ceto
Né della fama d'Ignominia -
Si sistemò per tutta l'estate
Su un fiore senza orpelli -
Poi si dileguò da quel disdegno lieve
Come una Signora dal suo Pergolato -

Di Beatitudine i Codici sono pochi -
Come Gesù che cita Se stesso -
"Venga a me" la Metà
Che sospinge il Serafino -

Emily Dickinson, poesie n. 1147 e 1586 dell'edizione Johnson


ierolli@hotmail.com
www.emilydickinson.it