FILI D'AQUILONE rivista d'immagini, idee e Poesia |
Numero 3 luglio/settembre 2006 Signore Bestie |
QUARTINE BREVI CINESI DEL PERIODO DELLE DINASTIE MERIDIONALI E SETTENTRIONALI a cura di Antonio De Biasio |
La quartina breve della poesia cinese, genere che è durato due millenni, è una composizione di quattro versi di cinque sillabe ciascuno, dove ogni sillaba è un ideogramma, cioè un'idea (una parola, insomma). Ha delle regole molto precise, con l'alternanza di accenti (la lingua cinese ha gli accenti divisi in quattro "toni") tra un verso e l'altro, con la presenza di rime, con la contrapposizione di concetti (per esempio se un verso parla del "fuori", l'altro verso deve parlare del "dentro"; se un verso parla di "andare", l'altro verso deve parlare di "venire", e così via). Con un sapiente gioco anche nella scelta visiva degli ideogrammi (è questo il motivo per il quale la poesia cinese piace anche ai giapponesi che vedono solo l'ideogramma, ne condividono il significato, ma ne perdono la pronuncia e la stessa lunghezza sillabica).
Il periodo storico delle dinastie meridionali e settentrionali, periodo di divisione dell'impero cinese tra dinastie che contemporaneamente governavano una nel nord, una nel sud, è stato un'epoca travagliata durata oltre due secoli e mezzo. La poesia è stata, quindi, quasi un rifugio obbligato per i letterati (che sovente ricoprivano importanti cariche pubbliche) nell'incertezza della vita quotidiana.
I temi delle quartine, improntati spesso alla nostalgia per la terra natale (è sempre stata buona regola, in Cina, che i funzionari esercitassero il loro potere molto lontano dal luogo di origine), non mancano mai di delineare tratti della natura - una nube che passa, un ramo fiorito, un tramonto, un fiume che scorre... - che si possono comprendere meglio pensando a un quadro cinese di paesaggio, dove gli elementi dipinti accennano soltanto, sottintendono altro, sono evocazioni, deboli pennellate, dove il "vuoto" è molto più del "pieno".
I poeti dei quali sono qui presentate alcune quartine brevi hanno tutti lasciato, a parte He Xun, un numero di componimenti variabile ma abbastanza limitato, se non addirittura pochissimi versi.
1.
(He Xun)
Casa mia è posta ai piedi di monti verdi.
(Fan Yun)
Dentro lo scrigno ho uno specchio lucente.
(Liu Xiaochuo)
Da giovane ho conosciuto la musica delle corde del qin di avorio.
1. Poesia d'addio
(Fan Yun)
A est e a ovest delle mura di Luoyang
(He Xun)
Nella pioggerella si levano i vapori della sera,
(He Xun)
Sono già centinaia i ricordi nel mio cuore di forestiero,
(He Xun)
Seguendo il vento turbinano a riva le foglie;
(He Xun)
1.
L'animo passa, il corpo è già andato;
In segreto, nel luogo dove ricama,
(He Xun)
1.
Le foglie del bambù stormiscono alla finestra rivolta a sud;
Negli appartamenti femminili un viandante si è fermato;
(He Xun)
Lo si può sentire, non lo si può vedere;
(He Xun)
In accordo con il volere del mio signore, vado insieme con l'ospite;
(He Xun)
La partenza adesso è arrivata;
(He Xun)
Le maniche di seta fine si arrotolano nel vento;
(He Xun)
Le rondini si dilettano e tornano sotto il cornicione;
(He Xun )
Il portone dei fiori apre mille porte;
(He Xun)
I salici sono gialli, non hanno ancora messo le foglie;
(Jiang Ge)
Le scaglie del drago più non risplendono;
(He Xun)
Oggi mi mancava la voglia di scrivere;
(Jiang Ge)
Le scimmie attuali sono scimmie brave a parlare;
(He Xun)
Sopra gli alberi di giuggiolo sono incomparabili le scimmie:
(He Xun)
Da solo rimango per due notti a Nanpu:
(He Xun)
1.
Sul mondo corrono in folla i signori,
Una sola alba e ho lasciato la camera orientale,
Prendo il qin, il liuto, e mi avvicino a Ruanji,
(Lu Kai)
Ho colto dei fiori, mentre mi veniva incontro un corriere,
(Xie Tiao)
L'erba verde si tende come seta;
(Xue Daoheng)
Siamo entrati in primavera già da sette giorni,
(Jiang Zong)
Con il cuore accompagno le nubi che vanno a sud,
(Liu Chang)
Sono arrivate delle nubi bianche e hanno adombrato la trincea;
(Yu Xin)
La strada per il Passo della Porta della Giada è lunga;
(Tao Hongjing)
Che cosa c'è dentro le montagne?
(Wu Jun)
Dal pendio dei monti vedo venire della nebbia,
(anonimo)
Il vento d'autunno entra dalle finestre
(anonimo)
Da Jiangling vado a Yangzhou, (Traduzione di Antonio De Biasio)
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BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEI POETI
Fan Yun (451-503) Jiang Zong (518-590) He Xun (?-518) Liu Chang (435-498) Liu Xiaochuo (481-539) Lu Kai (? - dinastia Liu Song, 420-479) Tao Hongjing (457-537) Wu Jun (469-519) Xie Tiao (464-499) Xue Daoheng (539-609) Yu Xin (512-580)
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